You are here

Analisi del contesto

Acea monitora lo scenario di riferimento, intercettando e analizzando i fattori che assumono rilievo per il business e possono influire sul perseguimento degli obiettivi strategici. In particolare, gli ambiti di sostenibilità d’impresa, normativi, regolatori, tecnologici, competitivi e di mercato rappresentano aspetti distinti ma correlati di un quadro complessivo che delinea il contesto entro il quale comprendere la gestione e l’indirizzo prospettico dell’organizzazione.

CONTESTO DI SOSTENIBILITÀ

Economia circolare, decarbonizzazione, smart city e innovazione tecnologica, cambiamenti climatici e impatti ambientali sono alcuni tra i temi che caratterizzano lo scenario di riferimento della sostenibilità per Acea. Su tali ambiti, si segnala l’impegno istituzionale del Governo italiano che, nel 2017, ha approvato la Strategia Energetica Nazionale e la Strategia Nazionale di Sviluppo Sostenibile. La prima definisce la policy di sviluppo al 2030 per reti e infrastrutture, fonti rinnovabili ed efficienza energetica; la seconda declina e recepisce, a livello nazionale, gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals) dell’Agenda ONU 2030, sottoscritti dall’Italia.

Nell’anno è da segnalare l’entrata in vigore del D. Lgs. n. 254/2016, che rende obbligatoria, per alcune tipologie di imprese, tra cui le società quotate, la rendicontazione di carattere non finanziario, equiparandola sostanzialmente, per tempi, controlli e modalità di pubblicazione, all’informativa economica.

Un’altra iniziativa del Governo rilevante per l’evidenziazione degli aspetti sociali di sostenibilità riguarda l’inserimento di 12 indicatori di Benessere Equo e Sostenibile – quali, ad esempio, la disuguaglianza di reddito, l’efficienza della giustizia, la speranza di vita - nel ciclo del Bilancio dello Stato, attraverso la loro inclusione nel Documento di economia e finanza (DEF). L’Italia, grazie a questo atto, è il primo Paese europeo e del G7 ad aver inserito nella propria programmazione economica indicatori di benessere e qualità di vita, al fine di valutare l’impatto delle politiche nazionali sulla popolazione.

La manifestazione, reiterata, di eventi ambientali estremi collegati ai cambiamenti climatici, come la prolungata siccità che ha provocato, nell’anno, una grave crisi idrica nel nostro Paese, ha ormai evidenziato la necessità di articolare un sistema integrato di risposte. A ciò provvederà il Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici, in via di definizione, quale strumento di pianificazione strategica finalizzato ad affrontare il tema della mitigazione e della capacità di resilienza, a fronte dei cambiamenti climatici globali. Il mondo della finanza sta altresì assumendo un ruolo di rilievo nella transizione verso un sistema economico sensibile all’impegno nella sostenibilità, con la diffusione, sempre più ampia, di strumenti quali Social Bond e Green bond, che abbinano la ricerca di finanziatori di lungo termine a progetti industriali connotati da caratteristiche sociali o ambientali.

Alla luce dell’impatto sulla gestione delle risorse ambientali, come ad esempio quelle idriche, e in considerazione dell’attività di fornitori di servizi essenziali per la qualità della vita e lo sviluppo del tessuto economico, le Utility svolgono, sempre di più, un ruolo fondamentale per lo sviluppo sostenibile.

CONTESTO NORMATIVO

Il contesto normativo di riferimento per Acea è ampio ed articolato in funzione della specificità dei business gestiti – idrico, energetico e ambientale – e della varietà degli ambiti su cui intervengono le dettagliate discipline normative e regolatorie che incidono sull’operatività aziendale, dai profili amministrativi autorizzativi a quelli di tutela del mercato e della concorrenza. A tali aspetti si aggiunge la peculiarità della natura di società quotata, con i relativi impatti normativi, ad esempio in termini di disciplina delle comunicazioni al mercato. Lo scenario normativo, pertanto, viene analizzato in ottica multidisciplinare, effettuando una ricognizione circolare ed un’analisi interpretativa continua, al fine di segnalare sviluppi di particolare rilevanza, individuando e valutando rischi e opportunità su strategia e gestione operativa.

In tale scenario si conferma il rilievo di alcuni aspetti particolarmente significativi. Innanzitutto il nuovo Codice degli appalti, che condurrà ad una radicale trasformazione delle regole e dei sistemi di funzionamento della contrattualistica pubblica, è stato oggetto di ulteriore intervento con il c.d. “Correttivo”, di cui al D. Lgs. n. 56/2017. Tra le novità previste rilevano: l’innalzamento della soglia, dal 50% al 100% del valore d’asta, per l’applicazione obbligatoria dei criteri ambientali minimi (CAM); l’obbligatorietà delle clausole sociali, volte a tutelare la stabilità occupazionale; una premialità, in termini di riduzione delle fideiussioni, per le imprese in possesso di certificazioni di processo e prodotto. Sempre più rilevante è poi l’applicazione normativa tesa a tutelare gli interessi dei consumatori, in particolare nel rapporto con gli operatori commerciali e sotto il profilo della privacy. Per quanto riguarda quest’ultimo aspetto, l’anno in esame può essere considerato di piena preparazione all’entrata in vigore, nel 2018, del Regolamento UE 2016/679 in materia di protezione dei dati personali.

La natura industriale dei servizi gestiti, inoltre, rende significativa l’attenzione da porre sui profili normativi amministrativi collegati sia ai procedimenti autorizzativi per la costruzione, il rinnovo e la gestione degli impianti, con evidenti ricadute sulla capacità di garantire la continuità operativa dei business gestiti, sia ai riconoscimenti dei regimi incentivanti degli impianti energetici (titoli di efficienza energetica, ex certificati verdi, altri incentivi riconosciuti dal sistema normativo). In tale contesto assume particolare rilievo l’evoluzione della normativa ambientale dove si segnala il D. Lgs. n. 104/2017 sulla nuova VIA (Valutazione di Impatto Ambientale), in attuazione della Direttiva 2014/52/UE, le cui novità principali sono: tempi più rapidi e perentori per la procedura di VIA, l’accorpamento di tutti i pareri ambientali in un provvedimento unico e l’allargamento delle opere soggette a VIA statale. Da citare, inoltre, la Legge annuale per il mercato e la concorrenza (L. 124/2017) che prevede dal luglio 2019 l’interruzione del regime “di maggior tutela” nel settore energetico. Infine, date le operazioni di acquisizioni e fusioni in corso nel comparto delle Utility, emerge anche il tema della compliance alla normativa antitrust relativa alla disciplina delle concentrazioni, atta a prevenire il manifestarsi di posizioni di abuso di mercato.

CONTESTO REGOLATORIO

Dal punto di vista regolatorio, il 2017 ha contribuito a delineare un quadro di riferimento più articolato e ampio nei diversi settori.

Nel settore idrico, è stato approvato il Testo integrato Corrispettivi Servizi Idrici (TICSI) che fissa i criteri dell’articolazione tariffaria, principalmente per l’utenza domestica, con l’identificazione di una fascia agevolata per il volume di consumi cosiddetto “quantitativo minimo vitale”. La principale novità riguarda l’introduzione progressiva di un criterio pro-capite a livello nazionale, a partire da 1° gennaio 2018, e a regime il 1° gennaio 2022. A questo provvedimento si associano anche tutti gli altri interventi in corso, volti ad estendere agli utenti del servizio idrico gli stessi livelli e strumenti di tutela già presenti nel settore elettrico e del gas, quali: il bonus sociale idrico, l’adozione di procedure per il contenimento della morosità ed il sistema di tutele per il trattamento delle controversie.
L’altro importante filone di intervento dell’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente), nel settore idrico, è rappresentato dalla deliberazione del 27 dicembre 2017 917/2017/R/ IDR, che introdurrà un modello di regolazione incentivante basato sulla classificazione di tre parametri: prerequisiti, standard specifici e generali. Premi e penalità, speculari, saranno quantificati con cadenza biennale, a partire dal 2020, sulla base delle performance dei due anni precedenti. Con la deliberazione del 27 dicembre 2017 918/2017/R/IDRl l’ARERA ha inoltre disciplinato le modalità di aggiornamento delle tariffe per il secondo semiperiodo di regolazione 2018-2019.

Nel settore elettrico, l’ARERA ha continuato a perseguire un percorso di agevolazione di fuoriuscita dalla maggior tutela in vista della fine stabilita al 1° luglio 2019. Con lo scopo di accompagnare questo passaggio, sono stati introdotti alcuni importanti obblighi, tra cui: la predisposizione di offerte “standard” per i clienti finali (offerte PLACET); l’istituzione dell’Elenco dei venditori di energia elettrica; l’attivazione di un Portale web per la raccolta e la pubblicazione delle offerte presenti sul mercato; la promozione di offerte commerciali a favore dei gruppi d’acquisto; il monitoraggio dei mercati al dettaglio. Ulteriori elementi di approfondimento hanno riguardato la resilienza delle reti elettriche, la riforma della struttura tariffaria degli oneri generali di sistema per i clienti non domestici e la ridefinizione del contributo tariffario a copertura dei costi sostenuti dai distributori di energia elettrica e gas naturale, soggetti agli obblighi nell’ambito del meccanismo dei titoli di efficienza energetica. Nel settore del teleriscaldamento, l’ARERA ha mosso i primi passi a valle del D. Lgs. n. 102/2014 e della successiva revisione con il D. Lgs. n. 141/2016. Il legislatore, infatti, impegna l’Autorità a promuovere lo sviluppo del settore del teleriscaldamento e del teleraffrescamento, disciplinando, in sintesi, la regolazione per la qualità del servizio, le condizioni di allaccio e di scollegamento dalle reti, le modalità di pubblicazione dei prezzi da parte degli operatori del settore.

CONTESTO COMPETITIVO E DI MERCATO

Nel settore Ambiente (trattamento e valorizzazione dei rifiuti, incluso il recupero energetico), alla luce di un quadro regolatorio nazionale che prevede forme incentivanti, e in coerenza con le direttive europee in tema di recupero di materia e di energia, oltre che con l’implementazione delle indicazioni dell’Unione Europea sull’economia circolare (closing the loop), il contesto di mercato evidenzia una “domanda potenziale” elevata, data l’attuale situazione di produzione, smaltimento e capacità di trattamento dei rifiuti nelle aree di tradizionale operatività del Gruppo Acea e in quelle limitrofe. Si evidenziano, pertanto, chiare opportunità di consolidamento e sviluppo, tenendo conto altresì della disponibilità di nuove tecnologie (ad esempio nel compostaggio), nonché della possibilità di realizzare forme di integrazione industriale con altri operatori.
Per quanto riguarda l’attività di recupero/smaltimento dei rifiuti prodotti dalle società idriche del Gruppo, in qualità di primo player nazionale del servizio idrico integrato e pertanto forte produttore di fanghi da depurazione, viene stimolata l’esigenza - nell’ambito dei servizi ambientali a valore aggiunto (trattamento fanghi, compost) - di ampliare le potenzialità di smaltimento/recupero dei fanghi, fino alla realizzazione di una completa e diretta gestione in house dell’intera filiera.

Nel settore Energia, comparto vendita, l’aspetto prospettico di maggior rilievo è rappresentato, come già evidenziato, dal completamento della liberalizzazione della vendita al dettaglio, con la prevista abolizione, nel 2019, del regime in maggior tutela. Si attende un incremento di competitività tra gli operatori e la conseguente ricerca di elementi distintivi a valore aggiunto, da perseguire tramite investimenti in innovazione tecnologica e digitalizzazione a servizio del cliente.
Anche per lo sviluppo del comparto Reti-distribuzione di energia, si configura un ruolo rilevante dell’innovazione tecnologica: a favore di un ulteriore progresso nell’automazione ed efficientamento dei processi e per applicazioni in ambito smart metering, smart grid e in ottica smart city. In quest’ultimo ambito (smart city), si possono prevedere, inoltre, potenziali sinergie con altri operatori in merito a nuove opportunità di business (ad esempio banda ultralarga). Le prospettive di crescita dell’area Reti-illuminazione pubblica, per gli operatori con un know how specifico consolidato, risiedono, principalmente, in un incremento della domanda di applicazione di illuminotecnica di ultima generazione a risparmio energetico (LED) da parte dei territori ancora sprovvisti.

Nel settore Idrico, i principali driver evolutivi sono indicati dal progressivo avanzamento, come già rappresentato sopra, della regolazione da parte dell’ARERA che premia l’efficienza degli operatori. In analogia al settore elettrico, infatti, l’Autorità nazionale ha deliberato, a dicembre 2017, la nuova regolazione della qualità tecnica del servizio idrico integrato con un meccanismo di premialità/ penalità legato al rispetto di standard di prestazione (livelli di servizio), nonché di un sistema di indennizzi automatici ai clienti che si aggiunge a quanto già definito relativamente alla qualità commerciale. Si delineano, pertanto, per i gestori del servizio, opportunità di sviluppo strettamente collegate alla capacità di adottare sistemi tecnologici evoluti, modelli informativi e organizzativi ad alta efficienza, standardizzati e replicabili, in grado di incidere sensibilmente sul miglioramento delle performance.

CONTESTO TECNOLOGICO E INNOVATIVO

Lo scenario tecnologico rappresenta uno degli aspetti di maggior dinamismo ed impatto nel perimetro di analisi del contesto di riferimento per Acea. L’intensa e costante attività di ricerca e sviluppo da parte dei produttori di servizi tecnologici, nonché l’applicazione pervasiva di tali tecnologie in tutti gli ambiti di operatività del Gruppo, ha fatto sì che per il Gruppo l’anno in esame sia stato caratterizzato da una rifocalizzazione sulle tematiche di Innovazione, individuando all’interno della Funzione del CEO Office, a diretto riporto dell’Amministratore Delegato, la struttura di indirizzo strategico e monitoraggio delle iniziative di innovazione per gli anni 2018-2022, indirizzando le nuove attività su tre “pillar”:

  • Clienti: fornendo servizi che pongano al centro l’esperienza del cliente e il valore percepito;
  • Infrastrutture: con focus sulla sicurezza e la conduzione ottimale delle infrastrutture come parametro essenziale della qualità del servizio e
  • People: con l’obiettivo di migliorare l’esperienza delle nostre persone per migliorare Acea.

Nel corso del 2017 sono state avviate o sono proseguite iniziative d’innovazione su numerosi ambiti, con ricadute positive previste sui clienti, sulla collettività e l’ambiente. Gli impatti positivi sulla qualità dei servizi erogati e sulla relazione con i clienti, ad esempio, vengono generati dallo sviluppo di servizi ad alto contenuto tecnologico, collegati alla piattaforma Acea 2.0, dalla evoluzione del Customer Relationship Management, così come dal piano di sostituzione dei contatori idrici con innovativi sistemi di telelettura. Progetti di innovazione tecnologica con impatti positivi sulla collettività e l’ambiente, riguardano, ad esempio, l’ammodernamento e ampliamento della rete di illuminazione pubblica con LED, l’impiego di tecnologia satellitare, monitoraggio geologico e multi parametrico, attraverso “machine learning”, per rilevare eventuali violazioni di terzi delle aree di salvaguardia delle sorgenti e prevenire e prevedere fenomeni di dissesto idrogeologico, nonché tutelare la rete dei sotto-servizi gestita da Acea nella Capitale.