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Il rapporto con le Istituzioni

La relazione con le Istituzioni investe sia la dimensione economica (versamenti di imposte e tasse) sia quella sociale (rapporti con le istituzioni locali, con le Autorità di settore, dialogo con le Associazioni dei consumatori ed altre rappresentanze civili, collaborazioni professionali e istituzionali, ecc.), in coerenza con la normativa vigente e con il Codice Etico del Gruppo.

ll valore economico distribuito alle pubbliche amministrazioni sotto forma di imposte nel 2017 è di 96,5 milioni di euro (143,5 milioni nel 2016). Il tax rate d’esercizio risulta pari al 33,3% (era il 34,5% lo scorso anno).

Acea versa regolarmente contributi e quote di iscrizione dovuti ad enti pubblici e privati, quali le camere di commercio, le autorità amministrative indipendenti, le associazioni di settore e gli organismi di rappresentanza. Nel 2017 l’importo complessivo di tale voce è stato di circa 2,57 milioni di euro, in lieve aumento rispetto al 2016 (2,03 milioni di euro). Nel dettaglio, circa 1,56 milioni di euro sono stati versati alle autorità di regolazione (ARERA, AGCM, Consob e altre autorità di servizi pubblici), 81 mila euro sono stati sostenuti come oneri obbligatori verso le camere di commercio e 934 mila euro per i contributi ad organi confederali e quote associative varie (Utilitalia, Unione Industriali).

Le istituzioni pubbliche rappresentano partner privilegiati per la realizzazione di iniziative utili a generare ricadute positive sul territorio e sulla qualità della vita dei cittadini, anche in virtù dell’essenzialità dei servizi erogati dal Gruppo e del loro impatto sulle comunità (vedi capitoli Clienti e collettività, Personale e Le relazioni con l’ambiente).

Acea interagisce con i diversi soggetti istituzionali nel rispetto dei principi e delle regole sanciti nel Codice etico del Gruppo, che dedica l’articolo 19 ai rapporti con le istituzioni, la pubblica amministrazione e gli organismi politici e sindacali, stabilendo che: «Acea non contribuisce in alcun modo al finanziamento di partiti, movimenti, comitati e organizzazioni politiche e sindacali, anche se aventi natura giuridica di associazione o fondazione agli stessi strumentale, né di loro rappresentanti e candidati.

I rapporti tra l’Azienda e le organizzazioni politiche e sindacali, per quanto riguarda materie d’interesse aziendale, sono ispirati al rispetto reciproco e alla collaborazione.

Ogni relazione deve essere autorizzata dalle strutture preposte, facendo particolare attenzione a evitare situazioni in cui possano verificarsi conflitti tra gli interessi di Acea e quelli del collaboratore autorizzato a stabilire relazioni con l’organizzazione politica o sindacale.

In ogni caso, Acea si astiene da comportamenti volti a esercitare pressioni, dirette o indirette, nei confronti di esponenti politici e sindacali per ottenere vantaggi».

Il presidio delle relazioni con i soggetti istituzionali è definito da un modello organizzativo che attribuisce incarichi e competenze puntuali alle diverse strutture aziendali:

  • la Direzione Relazioni Esterne e Affari Istituzionali garantisce la rappresentanza unitaria delle posizioni del Gruppo nell’interlocuzione con le istituzioni e gli organismi locali, nazionali ed internazionali, al fine di promuovere e tutelare gli interessi del Gruppo e cogliere i segnali di evoluzione dello scenario di riferimento ed i relativi potenziali impatti sul business;
  • la Direzione Affari e Servizi Corporate assicura l’assistenza per tutti gli aspetti giuridici relativi alle attività di Acea SpA e al funzionamento del Gruppo, cura le comunicazioni con le Autorità di vigilanza sul mercato mobiliare (Borsa e Consob), gestisce i rapporti con gli Organismi di regolazione nei settori di riferimento, rappresentando le posizioni Acea nei procedimenti partecipativi di formazione della regolazione, garantendo, inoltre, il coordinamento e l’indirizzo nell’attuazione delle delibere delle Autorità al fine di minimizzare l’esposizione al rischio regolatorio.

Le società operative del Gruppo curano, di concerto con la Capogruppo, la gestione degli aspetti “tecnico-specialistici” dei servizi gestiti – idrico, elettrico, di illuminazione pubblica e del settore ambientale – anche attraverso la concertazione con i diversi organismi amministrativi, di regolazione e controllo. 

INTERVENTI DELLE AUTORITÀ DI SETTORE NEI CONFRONTI DI ACEA: ISTRUTTORIE, PREMI E SANZIONI

L’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente ha istituito un meccanismo di premi e penali nei confronti delle imprese che gestiscono i servizi dalla stessa disciplinati. Nel 2017, in riferimento alla gestione dell’anno precedente, Areti ha dovuto corrispondere una penale di circa 941 mila euro in tema di regolazione della continuità del servizio elettrico per utenti BT. Sempre con riferimento alla continuità del servizio del 2016, Areti ha corrisposto, a titolo di indennizzi verso gli utenti e penali versate alla CSEA (Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali), circa 1,2 milioni di euro con riferimento alle interruzioni prolungate estese e circa 101 mila euro per il superamento degli standard prefissati per gli utenti MT. Acea Ato 2 ha corrisposto a titolo di indennizzi automatici verso i clienti circa 2,7 milioni di euro, di cui la maggior parte riferita ad indicatori di fatturazione, mentre, per le eventuali premialità per gli standard di qualità del servizio erogato nel corso del 2017, sono stati comunicati i dati nel gennaio 2018 alla Segreteria Tecnica Operativa dell’Ente di Gestione d’Ambito di riferimento per le verifiche del caso. Nell’ambito del ricorso promosso da Acea Energia per l’annullamento del provvedimento sanzionatorio adottato nel novembre 2015 dall'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM), a conclusione del procedimento PS9815, in tema di attivazione di contratti non richiesti, il TAR Lazio – con ordinanza del 17 febbraio 2017, n. 2547 – ha disposto di sottoporre alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea le questioni pregiudiziali sollevate dalla società, legate all’interpretazione dell’art. 27 bis, comma 1 del Codice del Consumo, che vertono, sostanzialmente, sulla competenza dell’Autorità suddetta a sanzionare, a titolo di pratiche commerciali scorrette, condotte oggetto di specifica disciplina regolatoria. È da segnalare che l’AGCM ha avviato, nel mese di maggio, un procedimento istruttorio nei confronti di Acea e Acea Energia per presunta violazione dell’art. 102 del TFUE relativo ad abuso di posizione dominante. Il procedimento è in corso ed il termine per la sua conclusione è fissato a giugno 2018. Risultano, inoltre, ancora pendenti innanzi al Tar Lazio i ricorsi promossi da Acea Ato 2 avverso il provvedimento sanzionatorio reso nel procedimento PS9916 - inerente pratiche commerciali scorrette poste in essere nell’espletamento di alcune attività di fatturazione, il recupero dei crediti e la gestione dei reclami - e da Acea Energia avverso il provvedimento sanzionatorio emesso nel procedimento PS9354 - avente ad oggetto la violazione del Codice del Consumo nell’espletamento di alcune attività di fatturazione e il recupero dei crediti. Per quanto riguarda i procedimenti contenziosi in materia ambientale con le autorità pubbliche deputate (Arpa, Corpo Forestale, ecc.) si rinvia a Le relazioni con l’ambiente e al Bilancio Ambientale.

LE COLLABORAZIONI PER LA TUTELA DEL PATRIMONIO COMUNE

Acea, in sinergia con le Istituzioni pubbliche preposte e con gli enti di ricerca, cura iniziative e progetti di natura sociale, ambientale e per la sicurezza e tutela del patrimonio comune.

Nel 2017 il Tavolo multi-istituzionale per la cura delle fonti idrico-potabili operativo in Acea Ato 2 si è riunito in occasione di una speciale sessione di studio e confronto sul tema del Water Safety Plan. L’incontro si è svolto nell’area protetta delle sorgenti dell’acqua Vergine alla presenza di rappresentanti istituzionali di riferimento (Roma Capitale, Regione Lazio, Arpa Lazio, Asl RM2, Asl RM6, Polizia Municipale, Città Metropolitana) che hanno rappresentato la piena disponibilità a collaborare nella realizzazione dei “Piani di Sicurezza” per il territorio dell’ATO2, con il coordinamento di Acea Ato 2, in qualità di gestore del Servizio idrico Integrato - come previsto dalle linee guida redatte dell’Istituto Superiore di Sanità.

Acea Ato 2 è anche tra i soggetti firmatari del “Contratto di fiume Tevere nell’area urbana di Roma” - siglato insieme ad altri enti pubblici e privati per la fruizione e lo sviluppo economico del Tevere. In tale ambito ha proseguito l’attività di monitoraggio delle acque fluviali e completato la realizzazione di 2 nuove stazioni di monitoraggio (a Poggio Mirteto, collocata sul Tevere prima dell’ingresso in città, e sull’Aniene poco prima della confluenza con il Tevere), che sono state integrate nella rete di monitoraggio in continuo di Acea Ato 2, attualmente composta da 6 centraline automatiche telecontrollate. A queste andrà poi ad aggiungersi la stazione di Porta Portese, in fase di acquisizione dalla Regione Lazio in forza di una apposita convenzione. La società idrica sta inoltre contribuendo fattivamente, nell’ambito dell’iniziativa Agenda Tevere, alla fase di raccolta e creazione di una banca dati infrastrutturale che possa essere immediatamente disponibile per le iniziative che vedranno la luce nei prossimi mesi.

Sempre in ambito di collaborazione istituzionale per la tutela delle fonti idrico-potabili è da segnalare la creazione da parte di Acea Ato 5 di un tavolo con la ASL di Frosinone, al fine di attivare analisi e ipotesi di soluzione inerenti eventuali problematiche che possano impattare sulla qualità dell’acqua distribuita nel territorio a seguito di fenomeni emergenti, come, ad esempio, la siccità che ha caratterizzato l’anno in esame.

Acea è impegnata in materia di sicurezza e di prevenzione e gestione di emergenze e situazioni critiche, condividendo le proprie competenze tecnico-specialistiche in gruppi di lavoro di alto profilo istituzionale e garantendo supporto, in situazioni di allarme, alle Autorità competenti in materia di salute pubblica, protezione civile e pubblica sicurezza.

Tra i temi di maggior rilievo per la sicurezza nazionale vi è quello della minaccia cyber alle reti informatiche dei servizi d’interesse generale, potenzialmente in grado di generare il malfunzionamento o l’interruzione nell’erogazione di prestazioni essenziali, come appunto l’energia e l’acqua.

In tale ambito, l’azienda partecipa in forma stabile ai lavori del Computer Emergency Response Team (CERT), coordinato a livello nazionale dal Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) e, sempre presso lo stesso dicastero, ha partecipato nell’anno al Tavolo per l’avvio del Centro di valutazione e certificazione nazionale per la verifica dell’affidabilità della componentistica ICT destinata ad infrastrutture critiche e strategiche, organo istituito nell’ambito del nuovo Piano nazionale per la protezione cibernetica e la sicurezza informatica adottato dal Governo italiano nel giugno 2017.

Grazie all’esperienza maturata nella collaborazione al progetto UE PANOPTESEC, che ha dato vita ad un prototipo applicabile alla protezione di infrastrutture critiche, reti e dati sensibili, e in considerazione delle innovazioni prodotte, Acea è stata invitata a partecipare all’advisory board del progetto H2020 ATENA. Tale progetto si propone di individuare soluzioni tecnologiche e architetture per affrontare eventuali attacchi informatici su infrastrutture e impianti industriali gestiti da sistemi di controllo dedicati.

 Le società Acea, impegnate a garantire i massimi livelli di sicurezza e continuità nell’erogazione dei servizi gestiti, hanno approntato organizzazioni, procedure e strumenti che, in caso di eventi critici (indisponibilità dei sistemi centrali, guasti, condizioni meteorologiche avverse, picchi di domanda e sollecitazioni di rete ecc.), permettono il tempestivo ripristino delle normali condizioni di funzionamento di reti, impianti e sistemi. A tale proposito ciascuna società operativa dispone di Piani per la gestione delle emergenze e procedure d’intervento e, attraverso le centrali di controllo, monitora costantemente lo stato di reti e impianti - idrici e fognari, elettrici e d’illuminazione pubblica - in collaborazione con la Protezione Civile comunale e nazionale e Roma Capitale.

Il Piano per la gestione delle emergenze di Areti è volto a fronteggiare l’insorgere di guasti e indisponibilità diffuse sulla rete. Esso definisce: i diversi stati di attivazione (ordinario, allerta, allarme ed emergenza), in funzione delle condizioni operative e ambientali, le procedure per l’attivazione (e successivo rientro) dei medesimi stati, le unità coinvolte e i rispettivi ruoli, le risorse materiali necessarie per il mantenimento in efficienza o il ripristino degli impianti. Prevede, inoltre, la nomina di un Responsabile per la Gestione dell’Emergenza e di una risorsa specificamente dedicata alla gestione della sicurezza, nei casi previsti. I Piani Operativi di dettaglio indicano, in maniera puntuale, le modalità di gestione di alcune tipologie di disservizio (come allagamenti, incendi, disservizi della rete di telecontrollo, disservizi del sistema di alimentazione di importanti enti, ecc.) e riportano, in relazione alla fattispecie interessata, le procedure di gestione, i materiali, le attrezzature e le risorse da coinvolgere. I documenti operativi riguardano le procedure, ad esempio, per la riaccensione del sistema elettrico in caso di black-out della Rete di Trasmissione Nazionale (RTN) o per rialimentare utenze di natura strategica (quali le sedi del Parlamento, del Governo, lo Stato della Città del Vaticano ecc.). Il Piano master e i Piani Operativi di dettaglio sono aggiornati con cadenza annuale e periodicamente perfezionati sulla base dell’analisi dei casi reali. L’efficacia delle procedure e la funzionalità delle apparecchiature viene testata mediante esercitazioni.

I Piani per la gestione delle emergenze attivi, analogamente, nelle società idriche e condivisi con le istituzioni del territorio (es. Prefetture, ASL, Enti di Gestione d’Ambito) affrontano, in forma predefinita e strutturata e sulla base dei possibili rischi e scenari, le condizioni anomale che pregiudicano la continuità e la qualità del servizio idrico integrato e, in base alla classificazione dei livelli di emergenza, descrivono le misure preventive e di rimedio per le diverse tipologie di imprevisto, quali danni alle reti, inquinamento, crisi idrica ed emergenze relative al servizio di fognatura e depurazione.

Le società del Gruppo che gestiscono gli impianti di trattamento rifiuti garantiscono l’esecuzione di un dettagliato piano di manutenzione ordinaria per ridurre fermi di impianto per guasti o imprevisti e minimizzare le manutenzioni straordinarie non programmate. Tutte le strutture di ogni sito sono dotate di Piani di Emergenza che tengono conto degli scenari identificati per le emergenze sia di carattere endogeno sia esogeno. Tali Piani esaminano gli aspetti legati alla sicurezza dei lavoratori, garantendone l’incolumità mediante specifiche procedure comportamentali e di esodo, annualmente verificate, e gli aspetti legati alla salvaguardia dell’ambiente, individuando gli interventi emergenziali da eseguire per limitare contaminazioni delle matrici ambientali (aria, acqua, suolo). Le Autorizzazioni, in forza delle quali sono eserciti gli impianti, prevedono altresì prescrizioni circa le comunicazioni di eventi straordinari o emergenziali agli enti competenti, al fine di garantire la massima diffusione delle informazioni ed eventualmente il coordinamento degli interventi.

ALCUNI PROGETTI PER LO SVILUPPO DEL TERRITORIO

La partnership tra Acea e le istituzioni locali mira a realizzare iniziative per lo sviluppo del territorio di riferimento e promuovere un modello di crescita basato sull’uso sostenibile delle risorse idriche ed energetiche (si veda Le relazioni con l’ambiente).

Nel 2017 Acea Ato 2, di concerto con i Sindaci dei comuni ricadenti nell’ambito territoriale gestito di Roma e della sua Provincia, ha proseguito il programma di installazioni delle Case dell’acqua arrivando complessivamente a 66 chioschi attivati (si veda capitolo Clienti, paragrafo La qualità erogata in area idrico).

Ambiti specifici di confronto tra Areti e Comune di Roma, nell’anno, hanno riguardato iniziative comuni di approfondimento su argomenti legati alla resilienza della rete elettrica ed alla sostenibilità ambientale, al fine di valutare la possibilità di collaborazioni su progetti finanziati e su progetti innovativi. La società di distribuzione energetica e Acea Ato 2 hanno, inoltre, proseguito nelle collaborazioni con Università, Enti di ricerca ed imprese attive nella gestione delle infrastrutture tecnologiche e impiantistiche, nell’ambito del progetto RoMA (Resilience enhancement of Metropolitan Area), co-finanziato dal MIUR nel quadro delle azioni di sostegno alle Smart Cities and Communities, finalizzato alla realizzazione di sistemi tecnologici integrati atti ad aumentare la resilienza dei grandi sistemi metropolitani.

Un’area di promozione locale particolarmente curata ed in costante sviluppo è quella che nasce dal rapporto con gli istituti scolastici del territorio. Numerose sono infatti le occasioni di interazione con gli istituti di formazione presenti nelle aree geografiche servite dalle società Acea, nell’ambito di partenariati che riferiscono al Programma Operativo Nazionale, di convenzioni per i progetti di Alternanza scuola-lavoro o di integrazioni curriculari dei programmi didattici.

Nel corso dell’anno, ad esempio, sono da citare i percorsi di alternanza scuola lavoro attivati da Areti e da Acea Ato 5 con alcuni istituti, a testimonianza dell’attenzione posta alla formazione dei futuri tecnici, ed il progetto H2SchOOl di Gesesa (si veda il box dedicato e il capitolo Personale, paragrafo Valorizzazione delle risorse umane e comunicazione).

IL PROGETTO H2SCHOOL DI GESESA

La scuola è parte integrante e determinante nella progressiva risoluzione dei problemi connessi alle tematiche ambientali, sia perché istituzione impegnata nell’adozione di proprie politiche di risparmio di risorse (energia, acqua, carta) e di riduzione dei rifiuti, sia per il compito che le è proprio di formare i ragazzi alla cittadinanza ed indirizzare lo sviluppo degli studenti ad uno stile di vita sostenibile. In questo contesto si inserisce il progetto H2SchOOl ideato da Gesesa per insegnanti e alunni delle ultime tre classi delle Scuole Primarie e dell’intero ciclo delle Scuole Secondarie di I grado di Benevento e Provincia. L’iniziativa, in collaborazione con l’UNICEF e patrocinata dall’Assessorato all’Istruzione della Città di Benevento, è stata concepita come strumento didattico-educativo per avvicinare e sensibilizzare gli studenti sulla complessità del tema ambientale, accrescendo la loro consapevolezza e veicolando informazioni e contenuti riguardanti il ciclo dell’acqua e la valorizzazione dei rifiuti, imparando a conoscere azioni, risorse e tecnologie che Gesesa implementa per preservare il territorio in cui opera, nel rispetto di uno sviluppo sostenibile. Il progetto si articola, su un arco pluriennale, in momenti di crescita e di approfondimento, che si concretizzano in forma di incontri, spettacoli teatrali, laboratori e concorsi, su alcune tematiche di interesse ambientale legate alla sostenibilità che riguarderanno: il tema dei rifiuti, del risparmio idrico e delle risorse, della qualità della vita sostenibile e quindi compatibile con l’ambiente che ci circonda. Infine, il Comitato Provinciale UNICEF - di cui Gesesa è diventata la prima “azienda amica” del Sannio – ha illustrato l’iniziativa H2schOOl nell’incontro annuale di presentazione dei progetti Unicef con le scuole della Provincia beneventana.

IL CONFRONTO CON IL CONTESTO DI RIFERIMENTO

Acea aderisce a Centri di ricerca, Enti di normazione e Associazioni di settore, facendosi promotrice o contribuendo ad attività di studio specifiche nei business in cui opera.

LE ADESIONI 2017 A CENTRI DI RICERCA, ENTI DI NORMAZIONE E ASSOCIAZIONI DI SETTORE

Nel corso dell’anno Acea ha rinnovato o attivato numerose adesioni a organizzazioni di interesse, tra cui:

  • AGICI - Finanza d’Impresa; 
  • Aspen Institute Italia
  • Associazione Civita
  • Associazione Amici della Luiss;
  • Associazione Italiana di Illuminazione (AIDI);
  • Associazione Italiana esperti Infrastrutture Critiche (AIIC);
  • Associazione Elettrotecnica ed Elettronica Italiana (AEI);
  • Associazione Idrotecnica Italiana (AII);
  • Associazione nazionale fornitori di elettronica (Assodel);
  • Assonime
  • Centro Studi Americani
  • CDP
  • Conseil de cooperation econnomique
  • Comitato Elettrotecnico Italiano (CEI)
  • CSR Manager Network Italia (Altis);
  • Distretto Tecnologico Nazionale sull’Energia S.c.ar.l. (Di.T.NE.);
  • Elettricità Futura (ex Assoelettrica-AssoRinnovabili)
  • Energy and Strategy Group – Politecnico di Milano (ES-MIP);
  • FAI Fondo per l’Ambiente Italiano
  • Federazione delle imprese ambientali, energetiche ed idriche (Utilitalia);
  • Federazione Italiana per l’uso Razionale dell’Energia (FIRE);
  • Fondazione Global Compact Network Italia;
  • Fondazione Utilitatis (Centro di studi e ricerche per l’acqua, l’energia e l’ambiente);
  • I-Com (Istituto per la Competitività);
  • ISES Italia (International Solar Energy Society - Sezione Italiana);
  • Italian Association for Trenchless Technology (IATT);
  • Istituto Unificazione Italiano (UNI);
  • Laboratorio dei Servizi Pubblici Locali di REF-Ricerche;
  • World Energy Council (WEC)
  • Unindustria Lazio

Acea partecipa alle occasioni di confronto tra il mondo imprenditoriale e la comunità scientifica sui temi di attualità e d’interesse nazionale ed internazionale e offre il proprio contributo specialistico in occasione di convegni, forum e workshop tematici su temi legati ai business gestiti, presentando anche pubblicazioni e lavori di rilievo tecnico-scientifico.

Anche nel 2017 ha partecipato alla fiera Ecomondo di Rimini, con uno stand espositivo, presentando agli operatori di settore le attività e gli impianti del Gruppo dell’area Ambiente e tenendo seminari su tecnologie innovative connesse al recupero energetico e da rifiuti. In tale sede sono stati presentati 3 progetti innovativi collegati, in particolare, alla minimizzazione dei fanghi da depurazione, alla loro valorizzazione in ottica di economia circolare e all’utilizzo delle ceneri derivanti dal processo di termovalorizzazione ai fini di produzione di materiali ceramici (si veda anche il box dedicato nel capitolo Area Ambiente – gestione rifiuti).

Lo SMAU è un’altra fiera di innovazione e tecnologia di rilievo nazionale, alla cui edizione di Napoli ha preso parte Acea tramite la società Gesesa. Il progetto, presentato dalla Società in tale sede, ha riguardato l’efficientamento, in termini di gestione e costi dei processi, dei sistemi di riscossione dei pagamenti, privilegiando l’utilizzo di sportelli automatici e canali telematici bancari focalizzati sul prodotto CBILL, ed è stato uno dei protagonisti del Premio Innovazione SMAU.

Acea ha partecipato anche alla fiera Make Faire – The european edition di Roma con uno stand espositivo, presentando agli operatori di settore i progetti innovativi sviluppati nelle varie aree del Gruppo quali il mapping 3D, AR training system, drone experience.

Un tema ulteriore, di emergente rilievo, è quello della tecnologia Blockchain applicato alle reti di trasmissione energetica. In considerazione degli sviluppi di questa nuova tecnologia e al fine di indagarne il potenziale nei vari comparti della filiera elettrica (generazione, distribuzione, mobilità elettrica) è stata costituita nel 2017 da Eurelectric, associazione dell’industria elettrica UE, una piattaforma dedicata allo studio e al confronto sulla tecnologia in questione, cui partecipano un qualificato gruppo di imprese elettriche del Continente, tra cui Areti.

Le collaborazioni tra Acea e il mondo accademico, sia ai fini della formazione e dell’aggiornamento continuo dei propri tecnici, sia per lo sviluppo di progetti di ricerca collegati alle attività industriali, sono condotte nell’ambito di convenzioni stipulate tra le società del Gruppo e gli Atenei di riferimento del territorio gestito.

Ad esempio, è da citare la ricca attività seminariale sviluppata nell’anno in collaborazione con l’Università La Sapienza di Roma, insieme all’Ordine degli Ingegneri e ad associazioni tecniche di settore, su specifici argomenti di business quali: sicurezza delle infrastrutture energetiche, sistemi di monitoraggio e analisi di rischio; sicurezza negli appalti, buone prassi e adempimenti del committente; il Codice degli Contratti pubblici nell’ottica della sostenibilità ambientale ed energetica; i costi del non utilizzo delle tecnologie NO-DIG nello sviluppo delle infrastrutture delle reti integrate.

Altrettanto intense sono state le collaborazioni intrattenute dalle società idriche del Gruppo con le Università dei territori di riferimento, si pensi al rapporto di Acea Ato 2 con l’Università La Sapienza di Roma, in particolare con il centro di ricerca CERI sui rischi geologici, e con l’Università Tor Vergata di Roma, in particolare con il Dipartimento di medicina sperimentale, o alle relazioni tra Acea Ato 5 e l’Università di Cassino e del Lazio Meridionale e tra Gesesa e l’Università del Sannio (si veda il capitolo Personale, paragrafo Valorizzazione delle risorse umane e comunicazione)

Con riferimento ai temi di sostenibilità, Acea partecipa a network di esperti, gruppi di lavoro, think tank promossi dal mondo accademico, dalla società civile, dalle Istituzioni o da soggetti imprenditoriali, tra cui: il CSR Manager Network, l’associazione nazionale che raduna le principali imprese italiane attive nella corporate social responsibility, la Fondazione Global Compact Network Italia, organo di rappresentanza nel nostro Paese del Global Compact delle Nazioni Unite; il gruppo di lavoro sulla Sostenibilità di Utilitalia, la federazione che riunisce le multiutilities di acqua, ambiente, energia e gas; Acea inoltre partecipa all’analisi di benchmark sulla sostenibilità nelle utilities italiane, curato dal centro di ricerca Utilitatis.

Nelle suddette organizzazioni Acea ha un ruolo attivo in workshop, tavoli di lavoro e seminari, condividendo le proprie specifiche esperienze e partecipando a progetti ed iniziative comuni.

La società, per l’esperienza in materia, viene anche ingaggiata come relatore a master universitari o convegni pubblici sul tema.