You are here

Mitigazione e adattamento al cambiamento climatico

Come accennato, Acea affronta la sfida del cambiamento climatico su due fronti. In primo luogo, l’azienda ha preso atto dei disagi che l’andamento meteorologico legato al cambiamento climatico sta determinando nel Paese e nei settori idrico ed energetico in cui essa opera e, ad esempio, ha aderito, insieme ad altre 36 organizzazioni, all’Alleanza delle imprese italiane per l’acqua e il cambiamento climatico, (si veda il box dedicato nell’Identità aziendale - paragrafo Strategia e sostenibilità), finalizzata all’impegno in: «azioni e strumenti innovativi che sappiano coinvolgere, fin dalla fase progettuale, i diversi stakeholder (cittadini, istituzioni, pubbliche e privati, associazioni, tecnici ed esperti) per perseguire l’obiettivo di risparmiare negli usi e nei consumi e nel contempo ridurre i carichi inquinanti». Il Patto evidenzia l’importanza della collaborazione con le istituzioni sottolineando come: «noi, rappresentanti delle imprese e delle associazioni, nella maggior parte già da tempo impegnate nel contrasto ai cambiamenti climatici e nel miglioramento della gestione delle acque, sosteniamo e condividiamo gli impegni assunti dal Governo italiano e dalle istituzioni internazionali a conclusione della COP 21 di Parigi del novembre 2015, finalizzati al contenimento e all’adattamento agli effetti dei mutamenti climatici». Su questo tema si veda anche il Piano di Sostenibilità 2018-2022, che definisce puntuali obiettivi delle Società del Gruppo al 2022.

In secondo luogo, Acea continua ad attuare una politica di contenimento delle emissioni di gas ad effetto serra e, in particolare, dell’anidride carbonica (CO2) e testimonia il suo impegno partecipando al progetto internazionale CDP (già Carbon Disclosure Project), considerato, sin dai suoi esordi, uno stimolo importante, di livello internazionale, sul tema delle azioni di riduzione/mitigazione delle emissioni.

ACEA CONFERMA LA POSIZIONE NELLA CLASSE LEADER DEL CDP

Anche per il 2017, confermando l’ottima performance dell’anno precedente, ad Acea è stato attribuito il punteggio A-. In questo modo, nonostante l’assegnazione alle imprese partecipanti di obiettivi sempre più sfidanti, Acea si è garantita la permanenza nella classe leadership, secondo la metodologia di scoring del CDP, quale riconoscimento dell’impegno messo in atto per contrastare il cambiamento climatico. L’iniziativa, che da oltre dieci anni è sostenuta da un pool d’investitori internazionali, oggi più di 800, con asset in gestione pari a 100 mila miliardi di dollari, analizza circa 2.000 imprese nel mondo sulle performance legate alle azioni di contrasto al cambiamento climatico, valorizzando le best in class nella gestione strategica e operativa di rischi ed impatti inerenti al tema “climate”. Il comparto delle Utility si conferma il settore industriale con le migliori valutazioni CDP.

Maggiori informazioni si possono reperire nel sito: https://www.cdp.net.

Acea ha avviato già da qualche anno un’indagine sulle emissioni lungo la propria supply chain, con l’obiettivo di sensibilizzare i fornitori sul tema. Nel 2017 ha, pertanto, nuovamente somministrato un questionario ad hoc ad un panel di fornitori “beni e servizi” e di “lavori”, richiedendo informazioni quantitative: combustibili consumati per i processi e gli usi ordinari, energia consumata, combustibili consumati per i trasporti (si vedano i paragrafi I consumi energetici fuori del Gruppo e Le emissioni di gas a effetto serra).

Inoltre, i fornitori che intendono iscriversi ai Sistemi di qualificazione attivi in Acea sono tenuti, come requisito obbligatorio, a compilare questionari di autovalutazione che includono domande di tipo ambientale e sociale (si veda anche il capitolo Fornitori per i dettagli).

Nell’arco degli ultimi dieci anni, dopo aver intrapreso iniziative quali l’incremento della produzione da fonti energetiche rinnovabili, l’aumento dell’efficienza negli usi interni finali dell’energia e l’ammodernamento del parco auto di servizio, Acea ha raggiunto valori di intensità di carbonio (tCO2/k€ di valore aggiunto; gCO2/kWh prodotti, ecc.) tra i più bassi in Italia nel comparto delle Utility (si vedano il box Acea conferma la posizione nella classe Leader del CDP e la tabella n. 60 sugli indici di intensità energetica).