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Nota metodologica

I Bilanci di Sostenibilità del Gruppo Acea, volti a integrare le informazioni di tipo economico finanziario con gli aspetti sociali ed ambientali delle attività, sono stati redatti, in modo volontario dall’Azienda, con regolarità annuale, a partire dal 1999 (con riferimento all’esercizio 1998).

La rendicontazione di sostenibilità è sempre stata realizzata in conformità con Linee guida di riferimento internazionali1, in costante evoluzione, e sottoposta volontariamente alle attività di revisione e verifica di parte terza. Inoltre, con il proposito di fornire alla comunità finanziaria e alle parti interessate un’informativa quanto possibile completa sulle performance del Gruppo, i tempi di pubblicazione dei Bilanci di Sostenibilità, dal 2011, sono stati allineati a quelli del Bilancio civilistico.

In continuità con l’impegno profuso nel rispetto dei principi di Responsabilità Sociale d’Impresa, Acea pubblica il presente Bilancio di Sostenibilità riferito all’esercizio 2017 – il ventesimo nella storia aziendale – non più come documento volontario ma per la prima volta in ottemperanza al D. Lgs. n. 254/2016, che ha recepito nel nostro ordinamento la Direttiva comunitaria 95/2014.

Il Bilancio è stato inoltre predisposto in accordance con gli Standard GRI (ed. 2016)2 : opzione comprehensive – ultima evoluzione delle Linee guida internazionali per la rendicontazione di sostenibilità tra le più accreditate – e pertanto denominato Bilancio di Sostenibilità 2017 del Gruppo Acea (Dichiarazione consolidata non finanziaria ai sensi del D. Lgs. n. 254/2016, redatta secondo gli Standard GRI), assumendo la forma di documento autonomo, come consentito dal richiamato Decreto Legislativo3.

Il Bilancio di Sostenibilità, corredato da una Nota di Sintesi, dopo il passaggio formale in Consiglio di Amministrazione, viene messo a disposizione dell’organo di controllo e sottoposto alle attività di assurance del revisore legale, con il quale Acea non ha cointeressi né altri legami, incaricato di verificarne la conformità al Decreto Legislativo n. 254/2016 e la coerenza con gli Standard di rendicontazione adottati4 (si veda Opinion Letter della società di revisione).

Il documento viene reso disponibile on line nel sito web istituzionale in concomitanza con il Bilancio consolidato e distribuito in occasione dell’Assemblea degli azionisti.

La rendicontazione di sostenibilità nella normativa italiana: il Decreto Legislativo n. 254/2016

Per molti anni, le imprese più virtuose hanno fatto proprie le numerose sollecitazioni provenienti dal contesto internazionale, e in particolare dall’Unione Europea, dichiarando il proprio impegno in tema di “responsabilità sociale d’impresa” e sviluppo sostenibile e pubblicando, in modo del tutto volontario, le loro performance di sostenibilità in documenti redatti secondo linee guida riconosciute ed accreditate.

Oggi, nel nostro Paese, questo impegno non è più affidato soltanto al senso di responsabilità di manager lungimiranti. Il 25 gennaio 2017, infatti, è entrato in vigore il D. Lgs. n. 254/2016 di “Attuazione della Direttiva 2014/95/UE del Parlamento europeo (…) per quanto riguarda la comunicazione di informazioni di carattere non finanziario (…)”, che impone alle imprese che soddisfano le condizioni indicate dall’art. 2 del provvedimento, tra le quali Acea, di pubblicare le informazioni relative alle performance di sostenibilità, tipicamente extra finanziarie.

Tali informazioni devono essere rappresentate in una formale dichiarazione di carattere non finanziario – individuale o consolidata – che, come recita il Decreto all’art. 3, co. 1: “(…) nella misura necessaria ad assicurare la comprensione dell’attività di impresa [n.d.r.: all’art.4: “del gruppo”], del suo andamento, dei suoi risultati e dell’impatto dalla stessa prodotta, copre i temi ambientali, sociali, attinenti al personale, al rispetto dei diritti umani, alla lotta contro la corruzione attiva e passiva, che sono rilevanti tenuto conto delle attività e delle caratteristiche dell’impresa (…)”.

Per ottemperare ai requisiti della norma, l’organizzazione che rendiconta deve descrivere il proprio modello di business ed i principali rischi, le politiche e i risultati riferiti alla gestione dei suddetti aspetti, fornendo inoltre, se rilevanti, informazioni di approfondimento su: utilizzo delle risorse energetiche ed idriche, emissioni inquinanti e di gas serra, impatti associati a fattori di rischio su ambiente, salute e sicurezza, aspetti sociali e inerenti il proprio personale, diritti umani e lotta alla corruzione.

Per l’adeguata illustrazione dei dati e delle informazioni non finanziarie, in base a quanto dispone il Decreto, l’impresa ha la facoltà di seguire uno standard di rendicontazione accreditato a livello nazionale o internazionale.

Il Decreto prevede altresì che la dichiarazione non finanziaria possa essere contenuta

Materialità e perimetro del report

Nel 2017, in virtù dell’intervenuto rinnovo dell’Organo di governo aziendale, della diffusione degli orientamenti strategici del Gruppo e della successiva approvazione, in novembre, del Piano industriale 2018-2022 nonché della contestuale elaborazione del nuovo Piano di Sostenibilità 2018-2022 (si veda il capitolo L’analisi del contesto, strategia e sostenibilità), Acea ha stabilito di procedere all’aggiornamento dell’analisi di materialità, volta ad identificare i temi di natura economica e di governance, sociale ed ambientale più rilevanti, o “materiali”, sia per l’azienda che per le parti interessate, in relazione ai loro impatti sul business e sugli stessi stakeholder.

A tal fine, sono state ripercorse le principali fasi di aggiornamento: analisi documentale e di contesto, confronto con le parti interessate (interne ed esterne) e con i manager aziendali. In particolare, per quanto concerne il confronto diretto con gli stakeholder, Acea ha organizzato in settembre, presso la sede centrale, un focus group multistakeholder (con 21 organizzazioni partecipanti, in rappresentanza di 13 sottocategorie di stakeholder, per un totale di 26 persone coinvolte), affidandone la conduzione ad un esperto esterno, ed in ottobre, mentre era in corso di svolgimento la definizione della pianificazione strategica, industriale e di sostenibilità, ha organizzato un incontro collegiale con il management aziendale.

I temi di natura economica e di governance, sociale ed ambientale, rivisti, precisati ed aggiornati alla luce dell’analisi documentale, sono stati illustrati nel corso degli incontri e sottoposti alla valutazione diretta delle parti interessate.

A valle del completamento dell’intero processo di analisi di materialità, sono stati elaborati i risultati ed è stata predisposta la “matrice di materialità” 2017. Essa identifica, disponendoli in un piano cartesiano, 20 temi in alta rilevanza (punteggio 66-100) e 4 in media rilevanza (punteggio 36-65) (si veda il grafico n. 1). I temi in alta rilevanza sono risultati coerenti con la pianificazione strategica del Gruppo, industriale e di sostenibilità.

Rispetto all’ultima rilevazione5, il tema “gestione delle diversità e del welfare aziendale” è passato nell’area di “media rilevanza”, risultando importante per l’azienda e di minore interesse per gli altri stakeholder, mentre si sono confermati in media rilevanza i medesimi altri tre temi; si è inoltre verificato il riposizionamento di alcuni temi già presenti nell’area di “alta rilevanza”, ad esempio è rimarchevole la posizione molto elevata assunta dal tema “uso efficiente dell’acqua: risparmio idrico e riduzione delle perdite” ed infine due temi di nuova introduzione: “contributo allo sviluppo del territorio” e “crescita industriale focalizzata sulle infrastrutture” sono risultati entrambi in alta rilevanza (si veda il grafico n. 1). 

GRAFICO N. 1 – I TEMI RILEVANTI PER L’AZIENDA E GLI STAKEHOLDER: LA “MATRICE DI MATERIALITÀ” ACEA – 2017

Temi rilevanti

Legenda

L’identificazione dei temi materiali Acea in alta, media o bassa rilevanza, oltre ad essere importante dal punto di vista strategico, è funzionale ad individuare gli aspetti da rendicontare con maggiore o minore approfondimento nel report di sostenibilità e a selezionare gli indicatori previsti dagli Standard di riferimento. La scelta di predisporre il Bilancio di sostenibilità in accordance con gli Standard GRI (ed. 2016): opzione comprehensive, infatti, implica che l’azienda sia tenuta ad illustrare le proprie performance secondo:

  • gli “Standard Universali”, che includono i principi di reporting (GRI 101: Foundation) e i 56 standard generali (GRI 102: General Disclosures);
  • gli aspetti (“Topic-specific Standards”: 200-Economic, 300-Environmental, 400-Social) ritenuti materiali, e relativi indicatori, da selezionare tra i 33 aspetti complessivamente previsti dallo Standard;
  • l’approccio di gestione (GRI 103: Management Approach) per ciascun aspetto ritenuto materiale.

Per poter selezionare i “material topics” tra quelli previsti dagli Standard GRI, sono state prese in considerazione6 sia la loro correlazione con i temi materiali Acea in alta rilevanza sia l’accezione ad essi conferita dagli Standard internazionali, in alcuni casi riconducendoli alla realtà aziendale ed in altri stabilendone la non pertinenza7.

A seguito delle valutazioni sopra indicate, sono stati selezionati 25 Topic-specific standards, sui 33 complessivi, come rispondenti ai temi materiali Acea in alta rilevanza (si veda tabella n. 1), anche se non sempre ne esauriscono l’ampiezza di significato8, che, ove opportuno, trova più vasta trattazione nel documento. Inoltre, tra tutti gli indicatori inclusi nei “topic-specific standards” considerati “materiali”, solo 4 sono stati ritenuti non pertinenti ed esclusi dalla trattazione. Un solo tema materiale Acea in alta rilevanza non è correlato con i Topic-specific standards, si tratta dell’aspetto Consolidamento di elementi di sostenibilità nella governance aziendale, che trova tuttavia piena rispondenza con gli standard generali dedicati agli aspetti di governance (GRI 102: General Disclosures).Infine, anche per i temi materiali Acea in media rilevanza, presenti nel report con minore approfondimento, sono state riscontrate rispondenze, pur non evidenziate in tabella, sia con i “material topic-specific standards” sia con gli “standard generali” (GRI 102: General Disclosures).

TABELLA N. 1 – RISPONDENZA “MATERIAL TOPIC-SPECIFIC STANDARDS” GRI E “TEMI MATERIALI” ACEA IN ALTA RILEVANZA

GRI 200: ECONOMIC
TOPICS 2016
TEMI MATERIALI
ACEA
GRI 300:
ENVIROMENTAL TOPICS 2016
TEMI MATERIALI 
ACEA
Performance economica  4, 6, 7, 8, 10, 11, 14, 17, 19, 20 Materiali (301-1, 301-3) 3, 4, 9
Impatti economici indiretti 2, 3, 4, 7, 8, 11, 13, 16 Energia  4, 9, 14, 19
Pratiche di approvvigionamento 7, 16  Acqua  1, 4, 9
Anti-corruzione 10 Biodiversità (da 304-1 a 304-3)  9, 14, 19
Comportamento anti-concorrenziale 10 Emissioni  9, 14, 19
Effluenti e rifiuti  (da 306-1 a 306-3, 306-5)  3, 9
Conformità ambientale (compliance) 9, 10, 14, 19
Valutazione degli aspetti ambientali presso i fornitori  16

GRI 400: SOCIAL
TOPICS 2016
TEMI MATERIALI ACEA TEMI MATERIALI
ACEA
TEMI MATERIALI
ACEA
Occupazione  6, 7, 17 Diversità e pari opportunità  6 Salute e sicurezza dei consumatori  2, 10, 12
Relazioni industriali  6 Collettività e comunità locali  7, 8, 13, 15 Marketing ed etichettatura di prodotti e servizi  2, 10
Salute e sicurezza sul lavoro  5, 16 Valutazione degli aspetti sociali presso i fornitori  16 Rispetto della privacy 2, 10
Formazione e istruzione 6 Politica pubblica (contributi politici) 10 Conformità socio-economica (compliance) 2, 10

NB Gli “aspetti materiali” economici, ambientali e sociali sono stati identificati tra tutti quelli previsti dagli Standard GRI (Topic-specific Standards). Nei casi in cui ad un aspetto vengono affiancati in parentesi gli indicatori ciò significa che soltanto gli indicatori riportati in tabella sono stati ritenuti materiali, ove non precisato, invece, tutti gli indicatori relativi all’aspetto sono materiali (si veda anche l’Indice dei contenuti Standard GRI). Per i temi materiali Acea, identificati in tabella da un numero, si veda la figura che illustra la matrice di materialità (grafico n. 1).

1 A partire dal Bilancio di Sostenibilità riferito all’esercizio 2003, le Linee guida adottate da Acea per la rendicontazione sono state le GRI, allora in edizione 2002. Negli anni successivi, la rendicontazione predisposta da Acea ha seguito l’evoluzione delle Linee guida, adottando, di volta in volta, le edizioni più recenti, sino alla versione G4 (ed. 2013), sempre con il più elevato livello di “accordance” previsto.
2 La Global Reporting Initiative (GRI), avviata in Inghilterra nel 1997 dalla Coalition for Environmentally Responsible Economies (CERES), è divenuta indipendente nel 2002 quale centro ufficiale a supporto del Programma ambientale delle Nazioni Unite (UNEP) e opera in collaborazione con l’United Nations Global Compact. A superamento della precedente versione delle Linee guida per la rendicontazione di sostenibilità GRI-G4 (ed. 2013), nel 2016 sono stati pubblicati gli Standard GRI - Consolidated set of GRI Sustainability reporting standards 2016 -, disponibili nel sito www.globalreporting.org. L’organizzazione prevede, per le aziende che intendano continuare a descrivere le loro performance di sostenibilità con riferimento al GRI, l’obbligo di adozione dello Standard a partire dall’esercizio 2018. Acea ha voluto anticiparne l’adozione per la presente edizione del Bilancio di Sostenibilità.
3 Il Bilancio di Sostenibilità 2017 del Gruppo Acea è pertanto da intendersi come Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario (D. Lgs. n. 254/2016, art. 4 e art. 5, comma 3.b).
4 Il D. Lgs. n. 254/2016, all’art. 3, comma 10, prevede che: “Il soggetto incaricato di effettuare la revisione legale del bilancio (…) o altro soggetto abilitato allo svolgimento della revisione legale appositamente designato” rilasci “un’attestazione circa la conformità delle informazioni fornite rispetto a quanto richiesto dal presente decreto legislativo e rispetto ai principi, alle metodologie e alle modalità previste dal comma 3”. Vale a dire principi e metodologie: “previsti dallo standard di rendicontazione utilizzato quale riferimento (…)”.
5 Si veda il Bilancio di Sostenibilità 2016 del Gruppo Acea, disponibile on line – www.acea.it, sezione sostenibilità – per la matrice di materialità 2016.
6 Si tenga presente che sia i Topic-specific standards GRI – ciascuno dei quali include l’approccio di gestione (Disclosure Management Approach) ed un certo numero di indicatori – sia i temi materiali Acea rinviano a contenuti più articolati di quanto appaia dalla loro denominazione sintetica che, per il loro livello di dettaglio, non è possibile presentare in questa sede. Si vedano gli Standard GRI – Consolidated set of GRI Sustainability reporting standards 2016 – nel sito www.globalreporting.org.
7 Ciò ha portato, ad esempio, all’esclusione dei topic-specific standards relativi a Presenza sul mercato ed a Diritti Umani che, nell’accezione ad essi conferita dal GRI, sono pertinenti per imprese multinazionali e non confacenti alla realtà rappresentativa dell’operatività più significativa del Gruppo.
8 È opportuno altresì notare che alcuni temi materiali Acea, già correlati ad aspetti specifici degli Standard GRI, hanno ulteriori rispondenze con alcuni tra i 56 standard generali (GRI 102: General Disclosures).

Il principio di materialità si applica altresì alla definizione del “perimetro del report”. Ciò sia secondo gli standard adottati per la rendicontazione sia secondo il Decreto Legislativo n. 254/2016. Quest’ultimo, infatti, all’art. 4, recita: “Nella misura necessaria ad assicurare la comprensione dell’attività del gruppo, del suo andamento, dei suoi risultati e dell’impatto dalla stessa prodotta, la dichiarazione consolidata comprende i dati della società madre, delle sue società figlie consolidate integralmente e copre i temi di cui all’articolo 3, comma 1”. A partire, pertanto, dalle società incluse nell’area di consolidamento integrale della Capogruppo 2017 (si veda tabella n. 2), sentito il parere del Responsabile della Funzione Legale e Societario della Capogruppo e del CFO, e condiviso l’approccio con i Vertici aziendali, sono stati individuati criteri di materialità/ significatività strategica, funzionali ad identificare le società che assicurano la comprensione delle attività del Gruppo e del suo andamento, tenuto conto delle principali aree di business, del territorio in cui tali attività si svolgono prevalentemente e dei principali impatti generati.

TABELLA N. 2 – SOCIETÀ INCLUSE NELL’AREA DI CONSOLIDAMENTO INTEGRALE DELLA CAPOGRUPPO (2017)

SOCIETÀSEDE
Acea Ambiente SrlVia G. Bruno 7 Terni
Aquaser SrlP.le Ostiense 2 Roma
Iseco SpALoc Surpian n. 10 – Saint Marcel (AO)
Acque Industriali SrlVia Bellatalla – Ospedaletto (PI)
Acea Energia SpAP.le Ostiense 2 Roma
Acea8cento SrlP.le Ostiense 2 Roma
Cesap Vendita Gas SrlV. del Teatro 9 – Bastia Umbria (PG)
Acea Liquidation and Litigation SrlP.le Ostiense 2 Roma
Umbria Energy SpAVia B. Capponi 100 - Terni
Acea Energy Management SrlP.le Ostiense 2 Roma
Parco della Mistica SrlP.le Ostiense 2 Roma
Acea Dominicana SAAvenida Las Americas – Esquina Mazoneria, Ensanche Ozama – Santo Domingo
Aguas de San Pedro SALas Palmas, 3 avenida 20y 27 calle – San Pedro, Honduras
Acea International SAAvenida Las Americas – Esquina Mazoneria, Ensanche Ozama – Santo Domingo
Consorcio Acea-Acea DominicanaAv. Las Americas – Esquina Mazoneria, Ensanche Ozama  – Santo Domingo
Acea Ato 2 SpAP.le Ostiense 2 Roma
Acea Ato 5 SpAV.le Roma - Frosinone
Acque Blu Arno Basso SpAP.le Ostiense 2 Roma
Acque Blu Fiorentine SpAP.le Ostiense 2 Roma
Crea Gestioni SrlP.le Ostiense 2 Roma
Crea SpA (in liquidazione)P.le Ostiense 2 Roma
Gesesa SpACorso Garibaldi 8 - Benevento
Lunigiana (in liquidazione)Via Nazionale 173 – Massa Carrara
Ombrone SpAP.le Ostiense 2 Roma
Sarnese Vesuviano SrlP.le Ostiense 2 Roma
Umbriadue Servizi Idrici ScarlStrada Sabbione zona ind.le - Terni
Areti SpAP.le Ostiense 2 Roma
Acea Illuminazione Pubblica SpAP.le Ostiense 2 Roma
Acea Produzione SpAP.le Ostiense 2 Roma
Ecogena SrlP.le Ostiense 2 Roma
Acea Elabori SpAVia Vitorchiano - Roma
TWS SpAVia Ticino 9 – Desenzano del Garda (BS)

(*) Per quanto riguarda Gesesa, oltre alle informazioni inerenti la dimensione del Personale già incluse lo scorso anno, si forniranno progressivamente dati inerenti gli altri ambiti di sostenibilità.

I criteri di valutazione applicati9, la cui adeguatezza sarà riconsiderata di anno in anno in relazione all’evoluzione del Gruppo, contemplano elementi quantitativi (come peso del fatturato sul consolidato, valore dei consumi energetici espressi in TEP, ecc.) e qualitativi (società con un ruolo rilevante e attuale nei business qualificanti Acea o con un ruolo essenziale rispetto ai servizi da queste erogati; società presenti nell’area territoriale in cui si genera la quasi totalità del fatturato, è presente la maggioranza degli stakeholder ed è ubicata la gran parte degli asset gestiti).

La rispondenza ai criteri sopra richiamati ha determinato l’identificazione delle società con significatività strategica per il Gruppo, rappresentative ai fini della disclosure delle informazioni non finanziarie 2017 (secondo il D. Lgs. n. 254/2016 e lo Standard GRI), e pertanto incluse nel perimetro di rendicontazione10 (si veda tabella n. 3).

TABELLA N. 3 - PERIMETRO SOCIETARIO DEL BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ 2017 DEL GRUPPO ACEA (DICHIARAZIONE CONSOLIDATA NON FINANZIARIA AI SENSI DEL D. LGS. N. 254/2016, REDATTA SECONDO GLI STANDARD GRI)

 SOCIETÀ  SEDE 
 Acea SpA   P.le Ostiense 2 - Roma  
 Acea Ambiente    Via G. Bruno 7 - Terni  
 Aquaser   P.le Ostiense 2 - Roma  
 Acea Energia   P.le Ostiense 2 - Roma  
 Acea8cento   P.le Ostiense 2 - Roma  
 Acea Ato 2   P.le Ostiense 2 - Roma  
 Acea Ato 5   V.le Roma - Frosinone  
 Gesesa(*)    Corso Garibaldi 8 - Benevento  
 Areti   P.le Ostiense 2 - Roma  
 Acea Produzione    P.le Ostiense 2 - Roma  
 Ecogena   P.le Ostiense 2 - Roma  
 Acea Elabori   Via Vitorchiano - Roma  

(*) Per quanto riguarda Gesesa, oltre alle informazioni inerenti la dimensione del Personale già incluse lo scorso anno, si forniranno progressivamente dati inerenti gli altri ambiti di sostenibilità.

Il perimetro del Bilancio di Sostenibilità 2017 del Gruppo Acea è risultato in sostanziale continuità con quello definito per le rendicontazioni precedenti, garantendo la copertura delle società che assicurano la piena comprensione delle attività e delle più significative performance di sostenibilità del Gruppo. Tali società, inoltre, rappresentano almeno: il 92% del fatturato, l’83% delle consistenze medie del personale e l’87% dei costi per materiali e servizi dell’area di consolidamento integrale del Gruppo Acea (inclusa la Capogruppo). Si tenga presente che, ove il documento richiami i principali dati economico-finanziari ed illustri la governance aziendale, dati ed informazioni sono coerenti con quelli illustrati dal Bilancio consolidato e dalla Relazione sul governo societario ed eventualmente da essi derivati. Infine, in ossequio al principio di completezza previsto dallo Standard GRI, si è ritenuto opportuno fornire informazioni qualitative e quantitative su temi sociali e ambientali anche per alcune società, a prescindere dal metodo di consolidamento, non incluse nel perimetro della Dichiarazione non finanziaria.

In particolare, si tratta delle attività estere e delle seguenti società operative in area idrica: Acque, Gori, Acquedotto del Fiora, Publiacqua e Umbra Acque, che sono state ricomprese, con chiara evidenza del loro singolo apporto, in alcuni dati di Gruppo e descritte in un capitolo dedicato. Il perimetro della Dichiarazione consolidata non finanziaria 2017 è stato altresì presentato in sede di Comitato per l’Etica e la Sostenibilità.

1 A partire dal Bilancio di Sostenibilità riferito all’esercizio 2003, le Linee guida adottate da Acea per la rendicontazione sono state le GRI, allora in edizione 2002. Negli anni successivi, la rendicontazione predisposta da Acea ha seguito l’evoluzione delle Linee guida, adottando, di volta in volta, le edizioni più recenti, sino alla versione G4 (ed. 2013), sempre con il più elevato livello di “accordance” previsto.
2 La Global Reporting Initiative (GRI), avviata in Inghilterra nel 1997 dalla Coalition for Environmentally Responsible Economies (CERES), è divenuta indipendente nel 2002 quale centro ufficiale a supporto del Programma ambientale delle Nazioni Unite (UNEP) e opera in collaborazione con l’United Nations Global Compact. A superamento della precedente versione delle Linee guida per la rendicontazione di sostenibilità GRI-G4 (ed. 2013), nel 2016 sono stati pubblicati gli Standard GRI - Consolidated set of GRI Sustainability reporting standards 2016 -, disponibili nel sito www.globalreporting.org. L’organizzazione prevede, per le aziende che intendano continuare a descrivere le loro performance di sostenibilità con riferimento al GRI, l’obbligo di adozione dello Standard a partire dall’esercizio 2018. Acea ha voluto anticiparne l’adozione per la presente edizione del Bilancio di Sostenibilità.
3 Il Bilancio di Sostenibilità 2017 del Gruppo Acea è pertanto da intendersi come Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario (D. Lgs. n. 254/2016, art. 4 e art. 5, comma 3.b).
4 Il D. Lgs. n. 254/2016, all’art. 3, comma 10, prevede che: “Il soggetto incaricato di effettuare la revisione legale del bilancio (…) o altro soggetto abilitato allo svolgimento della revisione legale appositamente designato” rilasci “un’attestazione circa la conformità delle informazioni fornite rispetto a quanto richiesto dal presente decreto legislativo e rispetto ai principi, alle metodologie e alle modalità previste dal comma 3”. Vale a dire principi e metodologie: “previsti dallo standard di rendicontazione utilizzato quale riferimento (…)”.
5 Si veda il Bilancio di Sostenibilità 2016 del Gruppo Acea, disponibile on line – www.acea.it, sezione sostenibilità – per la matrice di materialità 2016.
6 Si tenga presente che sia i Topic-specific standards GRI – ciascuno dei quali include l’approccio di gestione (Disclosure Management Approach) ed un certo numero di indicatori – sia i temi materiali Acea rinviano a contenuti più articolati di quanto appaia dalla loro denominazione sintetica che, per il loro livello di dettaglio, non è possibile presentare in questa sede. Si vedano gli Standard GRI – Consolidated set of GRI Sustainability reporting standards 2016 – nel sito www.globalreporting.org.
7 Ciò ha portato, ad esempio, all’esclusione dei topic-specific standards relativi a Presenza sul mercato ed a Diritti Umani che, nell’accezione ad essi conferita dal GRI, sono pertinenti per imprese multinazionali e non confacenti alla realtà rappresentativa dell’operatività più significativa del Gruppo.
8 È opportuno altresì notare che alcuni temi materiali Acea, già correlati ad aspetti specifici degli Standard GRI, hanno ulteriori rispondenze con alcuni tra i 56 standard generali (GRI 102: General Disclosures).
9 Per ciascuno degli elementi quantitativi considerati sono state definite soglie di significatività, e per i criteri qualitativi sono stati identificati anche gli elementi di “non rispondenza” (quali società “veicolo”, società in liquidazione, che hanno posizioni non determinanti ai fini dell’operatività, società operative al di fuori del territorio di riferimento, ecc.). Sono state altresì stabilite le condizioni di compresenza di fattori quantitativi e qualitativi atte a definire la significatività strategica di una società per il Gruppo e la sua rappresentatività ai fini della disclosure delle informazioni non finanziarie.
10 Alla luce dei criteri applicati, restano fuori dal perimetro della Dichiarazione consolidata non finanziaria 2017, le seguenti società: Iseco, Acque Industriali, Cesap Vendita Gas, Acea Liquidation and Litigation, Umbria Energy, Acea Energy Management, Parco della Mistica, Acea Dominicana, Aguas de San Pedro, Acea International, Consorcio Acea-Acea Dominicana, Acque Blu Arno Basso, Acque Blu Fiorentine, Crea Gestioni, Crea, Lunigiana, Ombrone, Sarnese Vesuviano, Umbriadue Servizi Idrici, Acea Illuminazione Pubblica, TWS.

STRUTTURA DEL DOCUMENTO E DIFFUSIONE

Il Bilancio di Sostenibilità 2017, in coerenza con gli Standard adottati per la rendicontazione, presenta informazioni e dati prevalentemente di carattere non finanziario, con attenzione specifica agli aspetti sociali ed ambientali delle attività gestite.

Il documento è articolato in tre sezioni: L’identità aziendale, Le relazioni con gli stakeholder e Le relazioni con l’ambiente, integrate dal Bilancio ambientale.

Quest’ultimo presenta oltre 260 voci che quantificano i flussi fisici generati dalle attività: i prodotti, i fattori utilizzati (le risorse) e gli output verso l’esterno (gli scarti e le emissioni). Come già indicato, i principali dati economico-finanziari e le informazioni relative alla governance sono del tutto coerenti con quelli illustrati dal Bilancio consolidato e dalla Relazione sul governo societario. Alcune informazioni relative alle attività estere e alle principali società idriche, non incluse nel perimetro della Dichiarazione consolidata non finanziaria, vengono riportate in un capitolo a sé stante. I dati e le informazioni pubblicati sono forniti dalle Aree Industriali, dalle Società e dalle Funzioni responsabili (dataowner), vengono elaborati - ed eventualmente riclassificati in applicazione degli Standard di riferimento - dal gruppo di lavoro interno che redige il documento e sottoposti nuovamente alle Aree/Società/Funzioni responsabili per definitiva convalida.

A valle dell’attività di verifica del revisore legale incaricato, il report viene diffuso tramite pubblicazione nel sito web istituzionale – www.acea.it – e nella intranet aziendale, oltre che nelle altre forme previste dal Decreto Legislativo n. 254/2016 e dal Regolamento Consob attuativo (adottato con Delibera n. 20267 del 19 gennaio 2018). Viene inoltre distribuito, congiuntamente al Bilancio consolidato, tramite un kit dedicato: agli azionisti, in occasione dell’Assemblea annuale di chiusura dell’esercizio, ai dirigenti e al middle management del Gruppo, al pubblico interessato, in occasione di eventi.

Per ulteriori informazioni sul Bilancio di Sostenibilità e i suoi contenuti è possibile rivolgersi al seguente indirizzo di posta elettronica: RSI@aceaspa.it

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