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La qualità erogata

Acea, tramite le società operative che gestiscono i servizi, provvede a rinnovare o ampliare le infrastrutture (reti e impianti) e si adopera per ottimizzare i processi di gestione e rendere più efficaci e tempestivi i ripristini in caso di guasti, affinché la qualità finale dei servizi erogati sia in progressivo e costante miglioramento. Altrettanta cura viene dedicata ai processi che rendono più efficienti i canali di contatto con i clienti e la gestione degli aspetti commerciali.

In particolare, il Gruppo, si è fortemente orientato al cliente, sia potenziando le opportunità offerte dall’era digitale – negli aspetti legati ai canali di contatto e alla gestione operativa – sia concentrando l’impegno nella pianificazione ed attuazione degli interventi sulle infrastrutture, a presidio e sviluppo dei servizi erogati.

Alcuni elementi di “qualità erogata” vengono misurati in base a parametri di riferimento stabiliti dalle Autorità di settore o indicati nei contratti di servizio e nelle convenzioni di gestione con gli enti locali:

  • per il servizio di illuminazione pubblica, il contratto stipulato tra Acea e Roma Capitale regola anche i parametri qualitativi (standard di prestazione);
  • gli standard di qualità tecnica e commerciale nell’area energia (sia per la distribuzione sia per la vendita) e per il settore idrico, sono stabiliti da un’unica Autorità nazionale: l’Autorità di regolazione Energia, Reti e Ambiente (ARERA)30

Per quanto concerne il settore idrico, dopo aver avviato la prima fase di regolazione della qualità contrattuale del servizio idrico integrato, definendo i livelli specifici e generali di qualità contrattuale omogenei sul territorio nazionale, già a fine 201531, l’Autorità ha avviato nel 2017, con la delibera 90/2017, un ulteriore procedimento per la regolazione della qualità tecnica del servizio idrico integrato. Tale nuovo procedimento ha dato luogo nel corso dell’anno a due documenti di consultazione e, a dicembre 2017, ad una deliberazione finale, 917/2017/R/idr “Regolazione della qualità tecnica del servizio integrato ovvero di ciascuno dei singoli servizi che lo compongono (RQTI)”. La delibera ha definito la disciplina della qualità tecnica del servizio idrico integrato, con un approccio asimmetrico e innovativo, che considera le condizioni specifiche dei diversi contesti. Vengono definiti i livelli minimi e gli obiettivi di qualità tecnica nel SII, mediante l'introduzione di: standard specifici da garantire nelle prestazioni erogate al singolo utente; standard generali che descrivono le condizioni tecniche di erogazione del servizio; prerequisiti, che rappresentano le condizioni necessarie all'ammissione al meccanismo incentivante associato agli standard generali. L'applicazione del sistema di indicatori alla base della qualità tecnica - nonché l'avvio del monitoraggio sui dati – è stabilito a partire dal 1° gennaio 2018. Dal 1° gennaio 2019 entreranno in vigore gli obblighi di registrazione e archiviazione dei dati, mentre la disciplina dei premi/penalità verrà applicata sui risultati a consuntivo 2018-2019 degli operatori nel 2020.

Per il settore elettrico, a valle di quanto entrato in vigore nel 201632(V periodo di regolazione 2016-2023), l’Autorità, in tema di qualità tecnica, ha emanato ad inizio 2017 le linee guida per la redazione dei piani volti ad incrementare la resilienza del sistema elettrico a seguito di eventi meteorologici severi e persistenti (piani per la resilienza). Tali linee guida sono state elaborate dal “Tavolo resilienza”, in cui operatori e Autorità si confrontano sulle tematiche di qualità tecnica del servizio di distribuzione di energia elettrica.

Per quanto riguarda gli aspetti commerciali, nell’anno hanno trovato applicazione la delibera 413/2016/R/com33, sulla regolazione della qualità dei servizi di vendita di energia elettrica e di gas naturale e la delibera 463/2016/R/com34, sulla fatturazione del servizio di vendita al dettaglio per i clienti di energia elettrica e di gas naturale. Quest’ultima disciplina la fatturazione di periodo, ed anche parte della fatturazione di chiusura per cessazione della fornitura, e riguarda i clienti elettrici e del gas (domestici e piccole imprese) del mercato libero e dei servizi di tutela. A garanzia del buon funzionamento del processo di fatturazione, sono previsti indennizzi automatici a favore dei clienti finali sia in capo ai venditori, per ritardi nell’emissione delle fatture di periodo e/o di chiusura, che in capo ai distributori, per ritardi nella messa a disposizione dei dati di misura necessari ad emettere le fatture di chiusura: in quest’ultimo caso i distributori devono corrispondere un indennizzo anche ai venditori. Infine, i distributori elettrici, se stimano i dati di misura per due mesi consecutivi, devono versare un indennizzo ai clienti dotati di contatore elettronico che misura i consumi per fasce orarie.

Tra i numerosi altri provvedimenti dell’Autorità nazionale, al cui sito web si rinvia per approfondimenti, si segnalano, in questa sede: la delibera 327/2016/R/eel, per la quale, in merito al debranding dell’attività di vendita dell’energia sul mercato libero rispetto all’attività di vendita nel servizio di maggior tutela, il 1° gennaio 2017 la società Acea Energia SpA ha adottato un nuovo marchio per il servizio di maggior tutela: “Servizio Elettrico Roma”, mentre il marchio resta lo stesso per i clienti del mercato libero, e la delibera 867/2017/R/eel, con cui l’abolizione della progressività delle tariffe relative alle componenti degli oneri generali di sistema per i clienti domestici viene differita di un anno rispetto al previsto 1° gennaio 2018, in modo da evitare maggiori esborsi ai clienti con il cumularsi, sempre al 1° gennaio 2018, anche dell’incremento degli stessi oneri generali dovuto alla revisione delle agevolazioni per le imprese energivore.

Infine, l’attenzione alla qualità dei servizi erogati viene altresì favorita dai Sistemi di gestione certificati UNI EN ISO, in base ai quali le società operano (si veda anche L’identità aziendale, paragrafo I sistemi di gestione).

LA QUALITÀ NELL’AREA ENERGIA

LA QUALITÀ NELL’AREA ENERGIA

Areti, titolare della concessione ministeriale, gestisce il servizio di distribuzione elettrica a Roma e Formello. La società pianifica ed esegue gli interventi per l’ammodernamento e l’ampliamento delle infrastrutture, costituite da linee elettriche in alta, media e bassa tensione, da cabine primarie e secondarie, dai sistemi per il telecontrollo e la misura dell’energia prelevata e immessa in rete.

Le attività vengono svolte secondo procedure conformi ai Sistemi di Gestione QASE (Qualità, Ambiente, Sicurezza ed Energia), certificati secondo le norme UNI EN ISO e OHSAS.

Gli interventi sulle infrastrutture, finalizzati a realizzare il progressivo miglioramento della qualità del servizio, secondo gli sfidanti obiettivi stabiliti dall’Autorità nazionale (ARERA), nonché ad aumentare l’efficienza energetica delle reti, vengono attuati in conformità alla concessione, alla normativa di settore e alle esigenze del servizio, in particolare per la connessione di nuovi clienti correlata all’espansione urbana e all’incremento delle applicazioni dell’energia elettrica.

Lo strumento operativo generale per governare lo sviluppo integrato delle reti elettriche è costituito dai Piani Regolatori delle reti AT, MT e BT. Uno degli obiettivi rilevanti dei Piani e dei progetti di innovazione tecnologica consiste nella realizzazione di una configurazione di rete adeguata e abilitante per gli scenari futuri in ottica smart city: generazione distribuita, mobilità elettrica, sistemi di storage, coinvolgimento dell’utente finale, connettività.

Nell’ambito della progressiva attuazione dei Piani Regolatori MT e BT, Areti ha realizzato un complesso di rilevanti interventi che prevedono la realizzazione di nuove dorsali volte a razionalizzare e potenziare le reti e, contestualmente, ad attuare il cambio tensione da 8.4 kV a 20 kV sulla rete MT e da 230 V a 400 V sulla rete BT, con sensibili benefici sulla capacità di trasporto, che garantiscono margine di potenza residua per nuove connessioni, e sulla riduzione delle perdite di energia e le cadute di tensione sulle reti MT e BT.

Le attività di gestione e sviluppo delle infrastrutture svolte nel 2017 riguardano interventi di costruzione, ampliamento, trasformazione, ammodernamento, potenziamento, dismissione - e conseguente contenimento degli impatti ambientali, in specifiche aree -, misura, protezione, manutenzione ordinaria e straordinaria sulle cabine primarie e secondarie, sulle linee in alta tensione (AT), nonché sulle reti in bassa e media tensione (BT ed MT). I lavori sono funzionali alla capillare distribuzione dell’energia elettrica e al miglioramento del servizio, soprattutto in termini di disponibilità e continuità dell’erogazione. I principali interventi realizzati nel 2017 sono riportati nel box dedicato.

I PRINCIPALI INTERVENTI 2017 PER LA GESTIONE E LO SVILUPPO DI RETI E CABINE ELETTRICHE 

LINEE AT E CABINE PRIMARIE Nell’anno sono state attivate la nuova linea 150 kV denominata Cassia-Flaminia/O (4,7 km in linea aerea costruita nel 2016, 0,9 km in linea aerea esistente, 0,4 km in cavi interrati), e la nuova linea 150 kV denominata Bufalotta-Roma Nord (circa 3 km in linea aerea e 1,6 km in cavi interrati), che hanno consentito, rispettivamente, l’avvio della demolizione della linea aerea Cassia-Roma Nord, per un totale di 9,8 km e 39 sostegni, e la demolizione della linea aerea Bufalotta-Flaminia/O, per un totale di 9,2 km e 23 sostegni. Sempre nel 2017 è terminata la progettazione e sono avviati i lavori di costruzione della nuova linea 150 kV Roma Nord-San Basilio, relativamente al tratto da adeguare per una lunghezza di 5,5 km con sostegni tubolari e tralicci di colore verde - coerentemente alle prescrizioni dell’Ente Roma Natura. È stata inoltre avviata la posa del nuovo cavo AT Belsito-Tor di Quinto per circa 3,6 km.
Si sono svolte attività di adeguamento, ampliamento e ricostruzione di 20 cabine primarie. L’installazione del sistema Petersen, che ha rilevanti effetti positivi sulla riduzione dei guasti nella rete, è stata ultimata presso le cabine primarie Forte Antenne e Monte Mario/O e presso altre 3 cabine, dove il sistema esistente è stato ampliato. Si sono svolte, infine: le attività di manutenzione ordinaria e straordinaria sulle apparecchiature delle cabine primarie e, in particolare, su 117 interruttori AT; la manutenzione programmata su 640 interruttori MT; la revisione di 22 variatori sotto carico di trasformatori di potenza. Sono stati sostituiti 60 trasformatori di tensione AT.
PROTEZIONE E MISURE AT E MT Sono stati effettuati interventi per predisporre, tarare e mettere in esercizio sistemi di protezione elettrica per 59 nuovi stalli linea MT e interventi sulle protezioni elettriche presenti nelle cabine primarie, finalizzati alla verifica delle funzionalità (42 montanti AT, 489 montanti MT e 87 trasformatori AT/MT e MT/MT). Sono state eseguite misure della resistenza di terra presso 2.888 cabine secondarie e misure delle tensioni di passo e contatto e della resistenza totale di terra presso 15 cabine primarie e 131 cabine secondarie.
LINEE MT E BT Per l’ammodernamento e il potenziamento della rete, in graduale trasformazione da 8,4 kV a 20 kV, nel 2017 sono stati messi in opera circa 163 km di cavo MT a 20 kV (153 km per rifacimento e 10 km per ampliamento). Nell’ambito della manutenzione straordinaria di linee aeree MT sono state eseguite ispezioni per varie porzioni della rete MT in aerea, che hanno dato luogo a interventi puntuali per la sostituzione di apparecchiature, sostegni, conduttori, ecc. Tra ampliamenti e rifacimenti volti a sostituire parti vetuste o a potenziare parti insufficienti, sono stati messi in opera circa 256 km di cavo BT, di cui 39 km per ampliamento rete, mentre, per i restanti 217 km, gli interventi di rifacimento si sono svolti nell’ambito del programma di ammodernamento complessivo della rete BT, propedeutico al successivo cambio tensione sulla rete BT, da 230 V a 400 V.
CABINE SECONDARIE
(MT E BT) E TELECONTROLLO
Sono state realizzate o ampliate 71 cabine secondarie, per soddisfare le domande di nuove connessioni alle reti e relative ad aumenti di potenza di clienti già connessi. Sono state ricostruite (in tutto o in parte) 972 cabine in esercizio, per adeguarle alla tensione 20 kV, predisporle al telecontrollo o rinnovarne le apparecchiature. Inoltre, sulle cabine secondarie sono stati eseguiti 850 interventi di manutenzione straordinaria, e 2.436 ispezioni per verificare lo stato di conservazione e funzionalità delle apparecchiature e dei locali e dar corso ai necessari relativi interventi di manutenzione ordinaria.
Il telecontrollo è stato esteso ad ulteriori 339 cabine secondarie e 200 recloser, arrivando, al 31/12/2017, a 6.662 nodi MT telecontrollati. Sono stati svolti, infine, 2.750 interventi manutentivi.

Tenendo conto delle iniziative proposte dagli enti istituzionali nazionali e delle opportunità offerte dalla Comunità Europea, Areti continua a sviluppare diversi progetti, anche in sinergia con altri soggetti industriali, che prevedono attività di ricerca e applicazione di tecnologia innovativa. In particolare, negli ambiti delle “reti intelligenti” – smart grid -, dei sistemi di gestione avanzata delle reti, della resilienza delle stesse, dello storage distribuito e delle “smart city” (si veda il capitolo Istituzioni e Impresa).

Nel 2017 sono proseguiti i lavori di estensione della rete di comunicazione in fibra ottica a “banda ultralarga”, con connessione internet a 100 Megabit al secondo, a Roma, come previsto dal protocollo d’intesa, rinnovato nel 2015, tra Acea, Telecom, Fastweb e Vodafone. Al 31 dicembre 2017, Areti ha attivato 12.487 nuovi punti di fornitura di energia elettrica, per una lunghezza complessiva pari a circa 205 km di scavi, realizzati con l’applicazione di tecniche che minimizzano l’impatto ambientale all’atto della posa delle infrastrutture.

Nel corso del 2017 sono iniziate le attività di posa fibra ottica acquistata in IRU da Telecom e Wind per la creazione di una rete primaria tra impianti di trasformazione AT/MT, saranno attivati collegamenti in fibra ottica su 17 diversi siti. Tale infrastruttura è propedeutica all’integrazione dei servizi presenti e futuri in cabina primaria.

Sul tema contatori digitali e sistemi di smart metering, nel 2017 Areti ha proseguito gli approfondimenti tecnici legati allo sviluppo e al consolidamento dei nuovi standard ed ha svolto le prove sperimentali in campo, già avviate in laboratorio nel 2016, su prodotti dei principali costruttori di contatori, dotati delle tecnologie più avanzate. L’analisi dei risultati delle prove condotte è stata presentata al management.

Nell’anno, inoltre, ha svolto una valutazione comparativa dei potenziali partner per la fornitura del sistema centrale di acquisizione ed elaborazione dati, nell’ambito della sostituzione del sistema di smart metering, attualmente in uso, con il nuovo sistema di “seconda generazione evoluta” (2.1G). Tale valutazione si è articolata secondo diversi livelli di approfondimento: tecnico-commerciale, tecnica per l’implementazione dei sistemi, in campo su sistemi già in esercizio; per quest’ultimo punto sono state effettuate, in settembre 2017, visite in campo presso clienti a cui è stato fornito un sistema in linea con i requisiti dichiarati da Areti.

È stato poi avviato lo sviluppo di un concentratore multiservizio per i contatori elettronici di prima generazione adeguatamente reingegnerizzato, predisposto per l’acquisizione dei contatori di seconda generazione e per essere integrato con una terza unità per la comunicazione in RF a 169/868 MHz. Il nuovo concentratore multiservizio (CMS) è un apparato di tipo modulare costituito da un’unità centrale di controllo ed elaborazione e una o più unità aggiuntive ognuna dedicata a un servizio specifico (elettrico, idrico, ecc.). A fine dicembre 2017 è stato presentato il prototipo che sarà oggetto delle prove e dei collaudi nel corso della prima metà del 2018.

Areti, inoltre, ha proseguito le attività sugli sviluppi della misura multiservizio, per la sperimentazione di tecnologie e architetture polifunzionali di telelettura, applicabili a più settori; in quest’ambito, ad esempio, ha sviluppato, per Acea Ato 2, dispositivi di telelettura di contatori idrici (dotati di lancia-impulsi) con tecnologia GPRS.

È infine proseguita l’installazione dei contatori digitali in telegestione presso le utenze attive in bassa tensione, per un totale, al 31/12/2017, di 1.609.822 misuratori installati su utenze attive in bassa tensione, pari al 99,33% del totale dei misuratori BT.

I LIVELLI DI QUALITÀ REGOLAMENTATI DALL’ARERA NEL SETTORE ELETTRICO

I parametri di qualità del servizio elettrico - commerciali (preventivi, lavori, attivazione/disattivazione della fornitura, risposte a reclami) e tecnici (continuità dell’erogazione) - sono definiti a livello nazionale dall’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente (ARERA), che li rivede periodicamente, introducendo, in maniera graduale, standard più stringenti.

Dal 2016 si è avviato il nuovo ciclo di regolazione sulla qualità dei servizi di distribuzione, misura e trasmissione per il V periodo di regolazione 2016-2023.

Tale sistema regolatorio prevede indennizzi da erogare ai clienti in caso di mancato rispetto di alcuni standard di qualità e un sistema di penali/premi per il gestore del servizio, al fine di spronare gli esercenti al miglioramento continuo delle prestazioni.

Gli aspetti di qualità commerciale del servizio sono articolati in livelli “specifici” e livelli “generali”[ sia per le attività in capo al distributore di energia elettrica (differenziate per le forniture in bassa e in media tensione) sia per quelle del venditore (si vedano le tabelle nn. 13, 14 e 15). Un parametro qualitativo, inoltre, regola la tempestività nella comunicazione dei dati tecnici tra il distributore e il venditore di energia (tabella n. 13). Ogni anno Acea fa pervenire all’ARERA i risultati conseguiti, che vengono sottoposti a verifica e li comunica, come prescritto, ai propri clienti, allegandoli ad un invio di bolletta.

Riguardo le performance 2017 di qualità commerciale, relative alla distribuzione e misura dell’energia elettrica, si presentano in questa sede dati stimati, che potranno differire da quelli trasmessi all’Autorità (ARERA) nei tempi da essa definiti. 

Per quanto concerne i livelli “specifici” di qualità commerciale, sia per le forniture in bassa tensione a clienti domestici e non domestici sia per le forniture in media tensione, si registra, in alcuni casi, una flessione delle performance, dovuta, sostanzialmente, alla necessità di calibrazione dei nuovi sistemi informatici introdotti nel 2016 (in aprile il sistema WFM, in dicembre Twins on SAP), pur migliorando la percentuale del rispetto degli standard per la maggior parte dei processi. Anche riguardo i livelli “generali”, relativi alle risposte ai reclami scritti/richieste di informazioni, la rilevante flessione delle performance registrata è da correlare alla necessità di calibrazione dei nuovi sistemi informativi in corso di risoluzione (si veda la tabella n. 13).

Il sistema prevede indennizzi automatici ai clienti, erogati in caso di mancato rispetto dei livelli “specifici” di qualità, a partire da un importo base, che può raddoppiare (in caso di esecuzione delle attività in un tempo tra il doppio e il triplo dello standard) o triplicare (per esecuzione in un tempo triplo dello standard).

In Acea Energia, sin dal 2016 è stato intrapreso un percorso di evoluzione tecnologica dei sistemi informativi con l’obiettivo di ottenere lo sviluppo dei canali di contatto. Il 2017 può essere considerato l’anno di start up del nuovo sistema, con le correlate ed usuali necessità di messa a punto. Pertanto, per quanto concerne le attività di vendita sottoposte a regolazione, nel corso dell’anno in esame si è registrata una flessione delle percentuali di rispetto degli standard di qualità. In particolare, si evidenzia, sia nel mercato libero che nel servizio di maggior tutela, una riduzione del rispetto degli standard “specifici” di qualità, mentre, per gli standard “generali”, le performance si mantengono sopra i livelli di rispetto richiesti dall’ARERA (si veda la tabella n. 14).

L’Autorità definisce e aggiorna anche i parametri di riferimento della qualità “tecnica” del servizio relativa alla continuità dell’erogazione dell’energia elettrica, prevedendo un sistema incentivante per il gestore (premi e penali) e indennizzi ai clienti.

Si evidenzia che gli indicatori di continuità forniti, relativi all’esercizio 2017, non sono quelli comunicati all’ARERA bensì la migliore stima possibile al momento della pubblicazione del presente documento.

Con riferimento alla durata delle interruzioni e al numero delle interruzioni per utenti BT, i primi dati disponibili riguardo l’esercizio 2017 e rappresentati in tabella n. 15 indicano una flessione dei risultati rispetto al 2016, risultando maggiormente allineati con gli indicatori rilevati per l’anno 2015.

La performance annuale è stata condizionata negativamente da fattori climatici, sia con riferimento ai fenomeni delle bolle di calore che si sono succedute nel corso dell’estate 2017 sia in conseguenza delle bombe d’acqua verificatesi nel successivo autunno.

Sono sottoposte a regolazione anche le interruzioni, originate a qualunque livello di tensione del sistema elettrico, per gli utenti in MT. Il sistema regolatorio prevede indennizzi automatici agli utenti di media tensione muniti di una certificazione di adeguatezza dei loro impianti in caso di interruzioni nell’erogazione di energia elettrica in numero superiore ad uno standard definito.

Sia per gli utenti BT che per gli utenti MT, inoltre, sono sottoposte a regolazione le interruzioni prolungate o estese, ossia le interruzioni del servizio la cui durata si prolunghi oltre standard stabiliti. In questi casi è previsto che l’esercente versi una penale, calcolata in base al numero di utenti BT disalimentati per interruzioni dovute ad “altre cause”, al Fondo eventi eccezionali istituito presso la Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali. Il distributore versa altresì un indennizzo automatico ai clienti che hanno subito l’interruzione.

TABELLA N. 13 - INDICATORI SOCIALI: LIVELLI SPECIFICI E GENERALI DI QUALITÀ COMMERCIALE - DISTRIBUZIONE ENERGIA (2016-2017) - (PARAMETRI ARERA E PERFORMANCE DI ARETI - DATI STIMATI)

DISTRIBUZIONE ENERGIA
LIVELLI SPECIFICI DI QUALITÀ COMMERCIALE
PRESTAZIONI PARAMETRI ARERA - tempo max. entro cui eseguire la prestazione tempo medio effettivo di esecuzione prestazioni percentuale di rispetto tempo max. tempo medio effettivo di esecuzione prestazioni percentuale di rispetto tempo max.
                                                                                                                                                                                        2016 2017
FORNITURE IN BASSA TENSIONE (BT)
CLIENTI DOMESTICI PERFORMANCE ARETI
preventivi per lavori su reti BT (connessioni ordinarie) 15 gg. lav. 11,19 82,53% 8,97 93,23%
esecuzione di lavori semplici (connessioni ordinarie) 10 gg. lav. 8,38 80,83% 9,71 84,72%
esecuzione di lavori complessi 50 gg. lav. 15,76 92,00% 25,33 66,67%
FORNITURE IN BASSA TENSIONE (BT)
CLIENTI DOMESTICI PERFORMANCE ARETI
attivazione della fornitura 5 gg. lav. 2,02 95,70% 2,28 94,20%
disattivazione fornitura su richiesta cliente 5 gg. lav. 1,09 97,13% 1,29 97,39%
riattivazione in seguito a sospensione per morosità 1 g. feriale 0,29 97,72% 0,11 99,13%
ripristino fornitura in seguito a guasto del
gruppo di misura (richieste pervenute in gg.
lavorativi dalle 8.00 alle 18.00)
3 ore 1,87 87,17% 2,43 78,09%
ripristino fornitura in seguito a guasto del
gruppo di misura (richieste pervenute in gg.
non lavorativi o dalle 18.00 alle 8.00)
4 ore 1,88 92,31% 2,43 88,23%
comunicazione esito verifica del gruppo di misura (contatore), su richiesta cliente 15 gg. lav. 9,84 88,43% 9,42 92,99%
comunicazione esito verifica della tensione di fornitura, su richiesta cliente 20 gg. lav. 19,00 100,00% / /
fascia massima di puntualità per gli appuntamenti con il cliente 2 ore n.a. 83,83% n.a. 85,15%
sostituzione gruppo di misura guasto 15 gg. lav. 17,71 76,68% 49,76 41,03%
ripristino della corretta tensione di fornitura 50 gg. lav. / / / /
preventivi per lavori su reti BT (connessioni temporanee) 10 gg. lav. / / / /
esecuzioni di lavori semplici (connessioni temporanee entro i 40 kW) 5 gg. lav. / / / /
esecuzione di lavori semplici (connessioni temporanee oltre i 40 kW) 10 gg. lav. / / / /
CLIENTI NON DOMESTICI PERFORMANCE ARETI
preventivi per lavori su reti BT (connessioni ordinarie) 15 gg. lav. 10,38 86,73% 8,28 94,28%
esecuzione di lavori semplici (connessioni ordinarie) 10 gg. lav. 6,04 88,22% 9,31 86,69%
esecuzione di lavori complessi 50 gg. lav. 12,55 94,98% 25,62 88,00%
attivazione della fornitura 5 gg. lav. 2,64 93,07% 2,28 94,20%
disattivazione fornitura su richiesta cliente 5 gg. lav. 1,64 95,85% 2,31 95,97%
riattivazione in seguito a sospensione per morosità 1 g. feriale 0,33 97,38% 0,14 99,02%
ripristino fornitura in seguito a guasto del gruppo di misura (richieste pervenute in gg.lavorativi dalle 8.00 alle 18.00) 3 ore 2,26 81,07% 2,57 74,76%
ripristino fornitura in seguito a guasto del gruppo di misura (richieste pervenute in gg.non lavorativi o dalle 18.00 alle 8.00) 4 ore 2,08 90,62% 2,57 86,87%
comunicazione esito verifica del gruppo di misura (contatore), su richiesta cliente 15 gg. lav. 9,02 90,84% 9,42 92,99%
comunicazione esito verifica della tensione di fornitura, su richiesta cliente 20 gg. lav. / / 21 0%
fascia massima di puntualità per gli appuntamenti con il cliente 2 ore n.a. 87,24% n.a. 88,75%
sostituzione gruppo di misura guasto 15 gg. lav. 16,13 79,49% 37,89 44,44%
ripristino della corretta tensione di fornitura 50 gg. lav. / / / /
preventivi per lavori su reti BT (connessioni temporanee) 10 gg. lav. 5,34 90,85% 4,77 95,26%
FORNITURE IN BASSA TENSIONE (BT)
CLIENTI NON DOMESTICI PERFORMANCE ARETI
esecuzioni di lavori semplici (connessioni temporanee entro i 40 kW) 5 gg. lav. 4,08 88,15% 5,91 85,80%
esecuzioni di lavori semplici (connessioni temporanee oltre i 40 kW) 10 gg. lav. / / 4,57 96,67%
FORNITURE IN MEDIA TENSIONE (MT)
CLIENTI FINALI PERFORMANCE ARETI
preventivi per lavori su reti MT 30 gg. lav. 30,83 86,67% 41,85 65,57%
esecuzione di lavori semplici 20 gg. lav. 23,33 83,33% 23,71 85,71%
esecuzione di lavori complessi 50 gg. lav. 22,00 100,00% 41,63 83,33%
attivazione della fornitura 5 gg. lav. 5,90 77,78% 5,50 77,78%
disattivazione della fornitura su richiesta 7 gg. lav. 8,69 84,00% 19,33 55,56%
riattivazione in seguito a sospensione per morosità 1 g. feriale 6,83 50,00% 2,89 55,56%
comunicazione esito verifica gruppo di misura su richiesta cliente 15 gg. lav. 9,13 75,00% 9,20 90,00%
comunicazione esito verifica della tensione di fornitura, su richiesta 20 gg. lav. / / / /
fascia massima di puntualità per gli appuntamenti con il cliente 2 ore n.a. 81,44% n.a. 87,10%
sostituzione gruppo di misura guasto 15 gg. lav. / / / /
ripristino della corretta tensione di fornitura 50 gg. lav. / / / /
COMUNICAZIONE DATI TECNICI DAL DISTRIBUTORE AL VENDITORE (*)
dati tecnici (acquisibili con lettura di un gruppo di misura) 10 gg. lav. dal ricevimento della richiesta 6,57 90,42% 21,11 85,38%
dati tecnici (non acquisibili con lettura di un gruppo di misura) 15 gg. lav. dal ricevimento della richiesta 13,81 77,01% 37,48 93,30%

DISTRIBUZIONE ENERGIA
LIVELLI GENERALI DI QUALITÀ COMMERCIALE
PRESTAZIONI PARAMETRI ARERA -percentuale
minima
di prestazioni daeseguire
entro un tempo max
tempo medio
effettivo di
esecuzione prestazioni
percentuale di
prestazioni eseguite e
entro il tempo massimo
tempo medio
effettivo di
esecuzione estazioni
percentuale di
prestazioni eseguite
entro il tempo
massimo
2016 2017
FORNITURE IN BASSA TENSIONE (BT)
CLIENTI DOMESTICI PERFORMANCE ARETI
risposta a reclami scritti/richieste informazioni scritte per l'attività di distribuzione 95% entro 30 gg. solari 29,99 70,20% 59,25 43,82%
risposta a reclami scritti/richieste informazioni scritte per attività di misura 95% entro 30 gg. solari 66,92 49,94% 43,93 60,57%
CLIENTI NON DOMESTICI PERFORMANCE ARETI
risposta a reclami scritti/richieste informazioni scritte per l'attività di distribuzione 95% entro 30 gg. solari 33,22 68,99% 69,04 38,76%
risposta a reclami scritti/richieste informazioni scritte per attività di misura 95% entro 30 gg. solari 67,64 43,42% 46,61 55,97%
FORNITURE IN MEDIA TENSIONE (MT)
CLIENTI FINALI PERFORMANCE ARETI
risposta a reclami scritti/richieste informazioni scritte per l'attività di distribuzione 95% entro 30 gg. solari 11,40 92,59% 44,11 67,48%
risposta a reclami scritti/richieste informazioni scritte per attività di misura 95% entro 30 gg. solari 76,23 38,46% 79,11 33,33%

NB Il simbolo “/” è usato quando non ci sono state richieste di prestazioni nell’anno, n.a. indica la non applicabilità del dato.

TABELLA N. 14 - INDICATORI SOCIALI: LIVELLI SPECIFICI E GENERALI DI QUALITÀ COMMERCIALE - VENDITA ENERGIA (2016-2017) - (PARAMETRI ARERA E PERFORMANCE DI ACEA ENERGIA - DATI COMUNICATI ALL’ARERA)

DISTRIBUZIONE ENERGIA - INDICATORI DI CONTINUITÀ - CLIENTI BT
DURATA INTERRUZIONI E PERCENTUALI DI MIGLIORAMENTO
PRESTAZIONI durata cumulata media interruzioni senza preavviso lunghe di
responsabilità dell'esercente per cliente BT l'anno (minuti)
percentuale di miglioramento
  2015 2016 2017 2017 vs. 2015 2017 vs. 2016
alta concentrazione 34,55 27,88 37,1 7,50% 33,2%
media concentrazione 49,7 31,46 40,3 -19,00% 28,0%
bassa concentrazione 58,38 45,76 54,1 -7,20% 18,3%
N. MEDIO INTERRUZIONI E PERCENTUALI DI MIGLIORAMENTO (*)
PRESTAZIONI n. medio interruzioni senza preavviso di
responsabilità dell'esercente per cliente BT l'anno 
percentuale di miglioramento
alta concentrazione 1,74 1,42 1,81 4,6% 28,2%
media concentrazione 2,79 1,67 1,92 -31,2% 15,0%
bassa concentrazione 3,46 2,51 2,58 -25,4% 2,8%

(*) Il numero medio annuo delle interruzioni per cliente in bassa tensione prende in considerazione sia le interruzioni lunghe (> 3 minuti) che quelle brevi
(≤ 3 minuti ma superiori ad 1 secondo).
NB Le tre aree territoriali sono definite in base al grado di concentrazione della popolazione residente: con più di 50.000 abitanti è “alta concentrazione”; tra 5.000 e
50.000 abitanti è “media concentrazione”; con meno di 5.000 abitanti è “bassa concentrazione".

TABELLA N. 15 - INDICATORI SOCIALI: DATI DI CONTINUITÀ DEL SERVIZIO – DISTRIBUZIONE ENERGIA (2015-2017) - (PARAMETRI ARERA E PERFORMANCE DI ARETI - 2015-2016: DATI CERTIFICATI DALL'ARERA; 2017: DATI PROVVISORI STIMATI)

DISTRIBUZIONE ENERGIA - INDICATORI DI CONTINUITÀ - CLIENTI BT
DURATA INTERRUZIONI E PERCENTUALI DI MIGLIORAMENTO
PRESTAZIONI durata cumulata media interruzioni senza preavviso lunghe di
responsabilità dell'esercente per cliente BT l'anno (minuti)
percentuale di miglioramento
  2015 2016 2017 2017 vs. 2015 2017 vs. 2016
alta concentrazione 34,55 27,88 37,1 7,50% 33,2%
media concentrazione 49,7 31,46 40,3 -19,0% 28,0%
bassa concentrazione 58,38 45,76 54,1 -7,2% 18,3%
N. MEDIO INTERRUZIONI E PERCENTUALI DI MIGLIORAMENTO (*)
PRESTAZIONI n. medio interruzioni senza preavviso di
responsabilità dell'esercente per cliente BT l'anno 
percentuale di miglioramento
alta concentrazione 1,74 1,42 1,81 4,6% 28,2%
media concentrazione 2,79 1,67 1,92 -31,2% 15,0%
bassa concentrazione 3,46 2,51 2,58 -25,4% 2,8%

(*) Il numero medio annuo delle interruzioni per cliente in bassa tensione prende in considerazione sia le interruzioni lunghe (> 3 minuti) che quelle brevi
(≤ 3 minuti ma superiori ad 1 secondo).
NB Le tre aree territoriali sono definite in base al grado di concentrazione della popolazione residente: con più di 50.000 abitanti è “alta concentrazione”; tra 5.000 e
50.000 abitanti è “media concentrazione”; con meno di 5.000 abitanti è “bassa concentrazione".

LA QUALITÀ NELL'AREA ILLUMINAZIONE PUBBLICA

LA QUALITÀ NELL'AREA ILLUMINAZIONE PUBBLICA

Parte delle attività facenti capo ad Acea Illuminazione Pubblica nel dicembre 2016 sono confluite in Areti, che, nel corso del 2017, ha, pertanto, gestito la maggioranza degli interventi inerenti l’illuminazione pubblica, funzionale e artistico monumentale di Roma, per oltre 199.000 punti luce dislocati su un territorio - circa 1.300 km2 – equivalente a quasi 7 volte quello di Milano, in virtù del Contratto di servizio stipulato tra Acea SpA e Roma Capitale.

La società segue le attività di progettazione, costruzione, esercizio, manutenzione e ristrutturazione delle reti e degli impianti ed opera nel rispetto di procedure conformi ai Sistemi di Gestione QASE (Qualità, Ambiente, Sicurezza ed Energia), certificati secondo le norme UNI EN ISO e OHSAS.

Gli interventi vengono programmati mettendo in sinergia le competenze direttive e tecniche presenti in azienda con le indicazioni dei Dipartimenti della pubblica amministrazione locale e delle Sovrintendenze, preposti a seguire le nuove urbanizzazioni, i progetti di riqualificazione e i beni culturali. Oltre ad assolvere al servizio svolto per il Comune di Roma, la società rende disponibili le proprie competenze anche verso altri soggetti interessati.

TABELLA N. 16 – I NUMERI DELL’ILLUMINAZIONE PUBBLICA A ROMA (2017)

punti luce (n.) 199.077 (+ 1,8% rispetto al 2016)
 p. luce artistico monumentale (n.)    circa 10.000
lampade (n.) 224.480 (+1,8% rispetto al 2016)
rete elettrica MT e BT (km) 7.956 (+ 1,4% rispetto al 2016)

Tra i principali interventi di illuminazione pubblica, effettuati nell’anno, in ambito funzionale e artistico monumentale, si evidenziano le trasformazioni di circa 88.000 corpi illuminanti nell’ambito del Piano LED per la Capitale (si veda il box dedicato). Sono stati svolti altresì interventi di ampliamento e ammodernamento dell’illuminazione di Piazza Navona, sia di tipo funzionale sia artistico, ed è stato preso in carico l’impianto di illuminazione funzionale della Nuova Circonvallazione Interna (NCI), realizzato da RFI nell’ambito delle opere stradali connesse alla Stazione Tiburtina. Per quest’ultimo, l’Unità Illuminazione pubblica di Areti ha altresì proposto all’Amministrazione capitolina un intervento di ammodernamento degli impianti: il progetto, che è stato approvato e sarà realizzato nel 2018, prevede la sostituzione delle attuali lampade del tipo al Sodio Alta Pressione con corpi illuminanti a LED (circa 1.350 apparecchi) e l’ottenimento di un notevole efficientamento e risparmio energetico, nonché una migliore percezione visiva. Nell’anno sono stati inoltre presi in carico gli impianti di Porte di Roma con la trasformazione a LED dei circa 1.240 punti luce.

In ambito artistico monumentale si segnalano gli interventi di illuminazione della Basilica di S. Marco Evangelista al Campidoglio, in Piazza Venezia, della Basilica di San Clemente, di Porta San Paolo e della Piramide Cestia e, per la fine dell’anno, è stata inaugurata l’illuminazione permanente dell’area archeologica del Palatino prospiciente al Circo Massimo (si vedano, nel seguito, i box dedicati).

AMENTO DEL PIANO LED PER ROMA  [BOX DA IMPLEMENTARE]

I lavori di avanzamento del Piano LED, avviato nella seconda parte del 2016 a valle dell’accordo siglato con Roma Capitale, sono proseguiti con ritmo serrato, come sopra accennato, nel corso del 2017 ed hanno portato all’installazione complessiva, al 31.12.2017, di circa 162.000 corpi illuminanti, con i relativi benefici in termini di risparmio energetico, riduzione degli effetti di dispersione del flusso luminoso e pieno rispetto della normativa sull’illuminazione pubblica. È previsto, entro il primo trimestre 2018, il completamento degli interventi di trasformazione dei punti luce di tipo funzionale, mentre le installazioni di tipo artistico e ornamentale, oggetto di revisione e condivisione con l’Amministrazione Comunale e con la Sovraintendenza saranno completate entro la fine del 2018. A fine 2017 l’Amministrazione comunale ha anche approvato il piano di trasformazione a LED delle gallerie che saranno oggetto di intervento nel corso del 2018. [FINE BOX]

Tramite i due cicli di indagini 2017 sulla soddisfazione di clienti e cittadini in merito ai servizi erogati, Acea ha continuato a monitorare l’opinione e la percezione dei cittadini riguardo la trasformazione, in atto, dell’illuminazione con il LED. I risultati, come media delle due indagini semestrali, hanno evidenziato che circa il 59% dei 2.400 intervistati (+18% rispetto al 41% rilevato nel 2016 su un panel di medesima consistenza) ha avuto modo di notare l’illuminazione a LED su strada. L’82% degli intervistati ritiene che il progetto di trasformazione dell’illuminazione a LED sia importante per la città e le tre principali motivazioni addotte sono: la riduzione dei consumi (efficienza energetica) per l’82%, la migliore distinguibilità dei colori su strada, per il 29,4% (dato in marcato aumento rispetto al 20% rilevato nel 2016), e, per il 26,4% il rispetto ambientale (nel 2016 il dato era 15%).

TABELLA N. 17 – PRINCIPALI INTERVENTI DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA SUI PUNTI LUCE (2017)

TIPO DI INTERVENTO(N.PUNTI LUCE)
realizzazione nuovi punti luce (inclusa l‘artistica) 962 punti luce
Interventi di efficientamento energetico/ innovazione tecnologica(sostituzioni armature) 88.100 corpi illuminanti a LED
messa in sicurezza 3.156 punti luce

NB La tabella include le attività svolte per il Comune di Roma e per terzi.

NUOVA ILLUMINAZIONE CON TECNOLOGIA LED A PIAZZA NAVONA [BOX DA IMPLEMENTARE]

Il Dipartimento Sviluppo Infrastrutture e Manutenzione Urbana di Roma Capitale ha richiesto ad Areti un nuovo progetto per la riqualificazione e il potenziamento dell’impianto esistente d’illuminazione, sia di tipo “funzionale” sia “artistico”, di Piazza Navona.

L’intervento di illuminazione artistica ha riguardato gli impianti dedicati alla chiesa di Sant’Agnese in Agone, alla chiesa di Nostra Signora del Sacro Cuore (attualmente in fase di restauro), alla fontana dei Fiumi, con l’obelisco, alla fontana del Nettuno e alla fontana del Moro.

La temperatura di colore dei corpi illuminanti dedicati alle facciate ed alle fontane è stata concordata con i rappresentanti dell’Amministrazione, la Soprintendenza di Stato e Sovrintendenza Capitolina.

Per l’illuminazione della facciata della chiesa di Sant’Agnese in Agone e per la chiesa di Nostra Signora del Sacro Cuore sono stati posati, complessivamente, 9 proiettori LED con temperatura di colore di 3000K. Per la fontana dei Fiumi, oltre alla sostituzione dei proiettori subacquei con altrettanti equipaggiati con tecnologia LED con temperatura di colore di 4000K, è stata implementata l’illuminazione dell’obelisco con 2 punti luce LED con temperatura di colore di 3000K, installati sui sostegni più prossimi alla fontana e posti ai vertici contrapposti dell’obelisco. La scelta di questo contrasto di colore (4000K – 3000K) è scaturita dalla volontà di sottolineare la natura dei materiali che compongono la fontana monumentale.

Per le fontane del Moro e del Nettuno, oltre alla sostituzione delle apparecchiature subacquee esistenti, interne al catino superiore di ciascuna fontana, il progetto ha previsto anche l’implementazione di 4 proiettori a LED, per ciascuna fontana, posti nel catino inferiore, per l’illuminazione delle quattro maschere perimetrali nella fontana del Moro e dei putti alati in quella del Nettuno.

Ogni anno Acea svolge i lavori di manutenzione programmata e straordinaria sugli impianti, finalizzati alla sicurezza ed al mantenimento dell’adeguato livello di illuminazione del territorio gestito (si veda la tabella n. 18).

TABELLA N. 18 – RIPARAZIONE E MANUTENZIONE PROGRAMMATA E STRAORDINARIA DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA (2017)

 TIPO DI INTERVENTO (N.) 
 verifica corrosione sostegni    31.702 sostegni verificati  
 sostituzione lampade prima del decadimento flusso luminoso    11.610 lampade riaccese  
 reinstallazione sostegni corrosi o abbattuti per cause accidentali   121 sostegni reinstallati  

Acea monitora i parametri di qualità del servizio di illuminazione pubblica in merito ai tempi di riparazione guasti, che vengono calcolati a partire dall’arrivo della segnalazione.

Gli standard di prestazione sono espressi da un tempo medio di ripristino ammesso (TMRA), entro il quale andrebbero svolti gli interventi di riparazione, e un tempo massimo (TMAX), superato il quale scatta un sistema di penali.

Le performance relative ai tempi medi di ripristino (TMR) della funzionalità degli impianti, impiegati da Acea nel 2017 per le diverse tipologie di guasto (si veda tabella n. 19), sono tendenzialmente in linea con i livelli di servizio registrati nel 2016 con casi di miglioramento su alcune tipologie di guasto.

TABELLA N. 19 – RIPRISTINO GUASTI ILLUMINAZIONE PUBBLICA: PENALI, STANDARD E PRESTAZIONI ACEA (2016-2017)

TIPO DI GUASTOPENALE PER
GIORNO DI
RITARDO
STANDARD DI PRESTAZIONE
DA CONTRATTO (*)
PRESTAZIONE ACEA
(euro) TMRA
(tempo medio di
ripristino ammesso)
(gg. lav.)
TMAX
(tempo massimo
di ripristino)
(gg. lav.)
TMR
(tempo medio di ripristino)
(gg. lav.)
2016 2017
quartiere al buio – guasto rete MT 70 1 g. 1 g. < 1 g. < 1 g.
strada al buio – guasto rete MT o BT 50 5 gg. 8 gg. 2,7 gg. 2,8 gg.
tratto al buio (2-4 lampade spente consecutive) 50 10 gg. 15 gg. 9,1 gg. 6,7 gg.
punto luce spento: singola lampada, montante, sostegno 25 15 gg. 20 gg. 8,3 gg. 8,6 gg.

(*) In continuità con gli anni precedenti, i dati vengono monitorati in riferimento a quanto stabilito nell’Allegato D/2 al Contratto di servizio 2005-2015 Comune di Roma – Acea SpA.

La situazione di guasto viene rilevata dai sistemi di controllo, come la telegestione, e, come già accennato, può essere segnalata all’azienda, dai cittadini e dal Comune di Roma, tramite i diversi canali di contatto (call center, web, fax o lettera). Nel 2017 sono pervenute 23.760 segnalazioni di guasto, ed entro l’anno ne sono state eseguite il 94%. La distribuzione percentuale delle segnalazioni per tipologia di guastoè rappresentata nel grafico n. 21. Le voci maggiormente incidenti sono “strada al buio”, in relazione a un guasto di rete (46,2%) e “singolo punto luce spento” (33,8%), che ha il minore impatto ai fini della sicurezza, più contenuta la tipologia “tratto al buio” (8,7%), non si sono, infine, registrati casi di “quartiere al buio” per guasto di rete.

GRAFICO N. 21 - TIPOLOGIE DI GUASTO D’ILLUMINAZIONE PUBBLICA SUL TOTALE SEGNALAZIONI RICEVUTE (2017)

GRAFICO N. 21 - TIPOLOGIE DI GUASTO D’ILLUMINAZIONE PUBBLICA SUL TOTALE SEGNALAZIONI RICEVUTE (2017)

In accordo con gli Enti preposti, Acea cura la valorizzazione del patrimonio monumentale e architettonico presente nella Capitale, con circa 10.000 punti luce dedicati, grazie alle competenze distintive nell’ambito dell’illuminazione artistica acquisite nel tempo, che rende disponibili anche per interventi richiesti da “privati” (come enti ecclesiastici, albergatori o terzi in genere).

Nell’anno sono stati realizzati diversi importanti interventi di illuminazione artistica, in buona parte già richiamati ad inizio paragrafo. Nei box che seguono si è data evidenza, in particolare, a tre interventi che Acea ha voluto offrire alla città, contribuendo ad esaltarne la ricchezza culturale.

L’ILLUMINAZIONE DEL PALATINO [box da implementare]

Nel 2017 Acea ha proposto al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MIBAC), Parco archeologico del Colosseo, il ripristino e la riqualificazione dell’impianto di illuminazione del Palatino, ed in particolare del fronte meridionale della monumentale area archeologica, prospiciente il Circo Massimo.

Gli interventi di ammodernamento e riqualificazione dell’impianto precedente, risalente al 2000, hanno previsto l’installazione di 96 corpi illuminanti, suddivisi in diverse tipologie, per le ottiche, le potenze e le temperature di colore che vanno dai 2700K ai 2200K, con resa cromatica superiore a 80.

Sono stati illuminati i prospetti della Domus Severiana, della Domus Augustana, dello Stadio, della Domus Flavia e del Pedagogium.

La scelta di una temperatura di colore neutra (2700K) per i prospetti che si affacciano sul Circo Massimo è stata fatta per una resa più realistica dei colori dei materiali compositivi, mentre per evidenziare la profondità degli ambienti è stata impiegata una temperatura più calda (2200K).

Il precedente impianto, con tecnologia Sodio Alta Pressione, aveva un assorbimento di potenza di 15.700 W, mentre l’attuale, realizzato con apparecchiature a LED, si attesta su un valore di 4.400 W, con un risparmio superiore al 70%.

Si è trattato di un intervento di valorizzazione di un’area monumentale particolarmente rappresentativa della città, per ricchezza di suggestioni storiche e paesaggistiche. L’intervento è stato presentato nel dicembre 2017 in una conferenza stampa congiunta con il Comune di Roma e l’illuminazione è stata inaugurata la notte del 31 dicembre 2017 in occasione dei festeggiamenti per l’ingresso del nuovo anno. [Fine box]

LA PIRAMIDE CESTIA E PORTA SAN PAOLO [BOX DA IMPLEMENTARE]

In accordo con il MIBAC e con il Dipartimento Sviluppo Infrastrutture e Manutenzione Urbana di Roma Capitale, Acea ha proposto e realizzato l’illuminazione della Piramide Cestia e della Porta San Paolo. Il progetto ha completamente ridisegnato il sistema di illuminazione, già realizzato nel 2000. Al metodo per proiezione è stato preferito quello a luce radente, grazie alla disponibilità dei Responsabili della Sovrintendenza. Le pareti della Piramide, coperte di lastre di marmo, sono state illuminate con barre a LED a temperatura di colore 3000K, con ottiche diversificate per ottenere uniformità sui piani verticali. La collocazione di due file di barre, a diversa distanza dalle superfici, ha consentito di illuminare al meglio sia la parte inferiore che la parte rastremata del monumento, alto oltre 36 metri e con una base quadrata di circa 30 metri di lato. Inoltre, il sistema di illuminazione a radenza ha consentito una perfetta lettura delle due epigrafi, che citano il proprietario della tomba ed i giorni impiegati per l’edificazione del monumento funebre. Per ciascun prospetto sono state impiegate sei barre da 48 W, di cui cinque con ottica diffondente, una con ottica stretta; gli spigoli sono stati evidenziati con proiettori a fascio stretto sempre a 3000K, con potenza 17 W. L’impianto ha previsto anche l’illuminazione delle colonne circostanti il monumento e dei tratti di mura romane adiacenti la Piramide, con apparecchi con temperatura colore di 2200K, adatte al materiale costruttivo. Complessivamente sono stati installati 43 apparecchi. La potenza totale installata è di 1480 W a fronte dei 3600 W del precedente impianto.

Per una corretta contestualizzazione dell’area monumentale, è stata ammodernata con tecnologia a LED anche l’illuminazione della Porta San Paolo, ubicata vicino alla Piramide Cestia. Gli apparecchi sono stati posti sui sostegni dedicati all’illuminazione pubblica che circondano la porta. Le Torri, la Porta d’ingresso e l’area interna sono state illuminate con diverse temperature di colore, 2200K per le zone in muratura e 3500K per le parti in marmo, installando complessivamente 13 apparecchi, per una potenza totale di 520 W. Nel posizionamento dei corpi illuminanti è stata posta particolare cura nel contenimento della dispersione del flusso luminoso  Per l’edificio e la parte interna della Porta, infine, che accoglie alcuni reperti, sono stati impiegati 5 proiettori, con potenza totale di 110 W. [FINE BOX]

LA BASILICA DI SAN MARCO EVANGELISTA AL CAMPIDOGLIO

Acea ha realizzato l’illuminazione della Basilica di San Marco Evangelista al Campidoglio, ubicata in Piazza Venezia, in accordo con il MIBAC e con il Dipartimento Sviluppo Infrastrutture e Manutenzione Urbana di Roma Capitale. L’intervento ha previsto l’illuminazione della Facciata, del Portico e della Loggia superiore. La Basilica, la cui prima edificazione risale al 336, ha subito diversi rifacimenti sino in epoca barocca, e presenta differenti stili architettonici. Complessivamente sono stati installati 16 proiettori per una potenza complessiva di 300 W. La Facciata della Basilica è stata illuminata per proiezione con 4 apparecchi a LED, temperatura di colore di 2700K e 20 W di potenza ciascuno. L’illuminazione del Portico è stata realizzata collocando sul marcapiano dei quattro capitelli interni 4 apparecchi con ottica asimmetrica per illuminare con luce riflessa l’ambiente sottostante. Il flusso luminoso è stato orientato verso le volte a crociera evidenziandone la struttura. Il bassorilievo di San Marco nella formella che sormonta il portale di ingresso è stato evidenziato tramite 2 apparecchi a fascio stretto 10 W di potenza e temperatura di colore 3500K posti diagonalmente rispetto al rilievo, per evitare l’appiattimento delle figure. Per la Loggia superiore, di epoca rinascimentale, sono stati evidenziati la cornice pittorica che la circonda e il soffitto con travature di legno, tramite 4 apparecchi illuminanti e due ulteriori sono stari rivolti verso il piano di calpestio, dove vengono spesso collocati reperti museali.

LA QUALITÀ NELL’AREA IDRICA

Il Gruppo Acea gestisce il servizio idrico integrato (SII) in diversi Ambiti Territoriali Ottimali (ATO) delle regioni Lazio, Toscana, Campania e Umbria, tramite società partecipate.

Nel seguito, in coerenza con il perimetro della rendicontazione (si veda Comunicare la sostenibilità: nota metodologica) si descrivono le attività svolte da Acea Ato 2 nell’Ambito Territoriale Ottimale 2 – Lazio centrale (Roma e altri 111 comuni del Lazio, con un bacino complessivo di abitanti di circa 4 milioni), area “storica” di operatività del Gruppo, da Acea Ato 5, anch’essa operativa nel Lazio (ATO 5 – Lazio meridionale – Frosinone, con 86 comuni e, complessivamente, circa 480.000 abitanti) e, per la prima volta, da Gesesa, operativa in Campania(nell’area di Benevento e provincia, 21 comuni gestiti, con un bacino di circa 132.000 abitanti)48.

La gestione del servizio idrico integrato (SII), che segue l’intero ciclo delle acque potabili e reflue dalla captazione della risorsa naturale alle sorgenti sino alla sua restituzione all’ambiente, è regolata da una Convenzione di gestione stipulata tra la società che prende in carico il servizio e l’Autorità d’Ambito (EGA - Ente di governo dell’Ambito). A fine 2015 l’ARERA (già AEEGSI), con delibera 656/15, ha approvato i contenuti minimi essenziali della “Convenzione tipo” che regola i rapporti tra enti affidanti e gestori in modo uniforme sul territorio nazionale. Tale nuovo schema di convenzione riguarda gli strumenti per il mantenimento dell'equilibrio economico finanziario delle gestioni, l'aggiornamento dei dati e delle informazioni alla base degli atti di programmazione richiesti dall'Autorità per l'approvazione della predisposizione tariffaria e le procedure di subentro, con conseguente corresponsione del valore di rimborso. Per gli ulteriori principali interventi di regolazione del settore idrico intrapresi nell’anno dall’ARERA (e, in particolare, la delibera 917/2017/R/idr) si rinvia al principio del paragrafo La qualità erogata e, per approfondimenti, al sito web dell’Autorità.

Nella Carta del servizio idrico integrato allegata alla Convenzione, sono definiti gli standard di qualità generali e specifici che il gestore è tenuto a rispettare verso l’utenza,in accordo a quanto definito dalla delibera 655/15. Il rapporto con i clienti è, inoltre, disciplinato dal Regolamento d’utenza, anch’esso allegato alla Convenzione, che stabilisce le condizioni tecniche, contrattuali ed economiche alle quali il gestore deve attenersi nell’erogazione dei servizi. Per le performance di qualità contrattuale erogata dalle società idriche si veda, più avanti, il sottoparagrafo I livelli di qualità regolamentati dall’ARERA nel settore idrico.

IL SII NELL’ATO 2 – LAZIO CENTRALE

IL SII NELL’ATO 2 – LAZIO CENTRALE

Acea Ato 2 svolge le attività di progettazione, costruzione, manutenzione e ristrutturazione di reti e impianti nel territorio dell’ATO 2 – Lazio centrale ed opera nel rispetto di procedure incluse nei Sistemi di gestione QASE (Qualità, Ambiente, Sicurezza ed Energia), certificati secondo le norme UNI EN ISO e OHSAS (si veda L’identità aziendale, I sistemi di gestione).

Il percorso di miglioramento continuo dei processi e delle attività gestite è il fondamento dei Sistemi di gestione applicati e la politica QASE di Acea Ato 2 si fonda su principi e valori che hanno effettii anche sul contesto di riferimento quali: l’offerta capillare al cliente di servizi pubblici di alto livello qualitativo a condizioni eque e non discriminanti; la trasparenza verso gli stakeholder e gli impatti sull’intera comunità in termini di responsabilità economica, sociale e ambientale.

Acea Ato 2 acquisisce progressivamente la gestione dei comuni che ricadono nell’Ambito Territoriale Ottimale di riferimento, dopo aver svolto, in accordo con le amministrazioni locali, la ricognizione dello stato delle infrastrutture (reti e impianti) e, in presenza di situazioni di non conformità, deve attendere l’esecuzione, da parte dei  Comuni interessati, dei lavori necessari alla loro messa a norma. Nel 2017 è stato acquisito il S.I.I. (servizio idrico integrato) del comune di Rignano Flaminio anche se la decorrenza del trasferimento dei comparti fognatura e depurazione è stata subordinata al completamento di lavori di adeguamento sui depuratori comunali. Al 31 dicembre 2017 sui 112 comuni ricadenti nell’ATO 2 - Lazio centrale, Acea Ato2 ha gestito il servizio idrico integrato – acquedotto, fognatura e depurazione – in 79 comuni, pari a circa il 94% del totale della popolazione dell’ATO 2; in altri 14 comuni il SII è gestito in modo parziale.

Le infrastrutture gestite nel territorio includono circa 11.300 km di rete (tra acquedotto, adduzione, distribuzione) per l’idro-potabile, e circa 6.600 km di rete per il fognario; le reti sono connesse ad un sistema complesso di manufatti e impianti che rendono possibile l’operatività dei servizi di acquedotto, depurazione e fognatura. L’azienda segue lo sviluppo delle nuove urbanizzazioni e svolge ogni anno interventi di ammodernamento o potenziamento degli impianti, di completamento, ampliamento o bonifica di condotte e reti.

Nel 2017 si è consolidato l’obiettivo di integrare nuove tecnologie nella gestione operativa e ciò ha consentito di migliorare l’efficienza di alcuni processi. È stata ottenuta, ad esempio, la riduzione dei tempi di risposta del primo intervento su guasto attraverso l’introduzione di automatismi che ingaggiano gli operatori in occasione della chiamata al call center. Nuove funzionalità dei sistemi informativi, già implementate nel 2016, consentono la piena integrazione tra il sistema geografico GIS ed il sistema di manutenzione SAP per visualizzare le reti ed i guasti in un unico ambiente e, in questo modo, l’operatore di call center viene guidato nella determinazione del guasto e nell’associazione di segnalazioni a guasti già esistenti. È inoltre possibile segnalare dal campo, mediante il device, rettifiche o aggiornamenti, rilevati durante le attività operative, in modo da mantenere costantemente aggiornato il sistema GIS e renderlo sempre più aderente allo stato degli asset sul territorio.

Infine, allo scopo di ottemperare alle disposizioni dell’ARERA in materia di qualità tecnica (vigenti dal 2018), che impone un monitoraggio puntuale della continuità del servizio, registrando durata ed entità delle interruzioni, sono state implementate nuove funzionalità che consentono, mediante il sistema cartografico, la stima della numerosità di utenze interessate dal disservizio.

Riguardo i sistemi di “smart metering”, che rendono possibili la telelettura e la telegestione dei contatori generando benefici sia per il consumatore che per il gestore, Acea Ato 2 ha intrapreso, già nel 2016, una sperimentazione – il progetto pilota Top 300 – installando, presso diverse tipologie di utenze, 300 apparecchi in grado di mettere a disposizione dati e misure, quali il rilevamento/allarme perdite e il controllo dei consumi. A fronte dell’esperienza condotta, la società ha deciso di estendere l’applicazione dei contatori in telelettura; ciò risponde altresì alle disposizioni del Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico 21 aprile 2017, n.93, in base al quale dovrà essere eseguita nei prossimi anni una campagna di sostituzione massiva.

Nell’anno sono state effettuate campagne sistematiche di ricerca perdite occulte sui 5.400 km della rete di distribuzione di Roma, con lo scopo di recuperare risorsa e fronteggiare l’emergenza idrica in corso. Per approfondimenti si rinvia al box Piano di recupero perdite a Roma e nei comuni dell’ATO 2 nella sezione Le relazioni con l’ambiente.

Infine, nell’ambito della progressiva digitalizzazione delle reti idrosanitarie dell’ATO 2 con l’inserimento dei dati nel sistema informativo GIS, si è arrivati, al 31.12.2017, al completamento della rete potabile (circa 11.300 km) e all’84% della rete fognaria (con circa 5.600 km di rete digitalizzati).

IL SERVIZIO DI ACQUEDOTTO GESTITO DA ACEA ATO 2

Gli acquedotti e la rete di adduzione sono in telecontrollo da un punto di vista quali-quantitativo, e la rilevazione da remoto fornisce informazioni utili alla conoscenza dello stato della rete ed alla sua conduzione (assetto degli impianti, stato delle pompe, posizione delle valvole, misure, allarmi e possibilità di effettuare manovre tramite telecontrollo); la rete di distribuzione di Roma, inoltre, è alimentata da centri idrici telecontrollati, dotati di misure di portata e/o pressione e/o livello. La consistenza complessiva della rete soggetta a telecontrollo, compresa quella di acquedotto, secondo i dati estratti dal sistema GIS, è di circa 7.292 km. Grazie alla progressiva implementazione del sistema, i centri idrici parzialmente o totalmente telecontrollati (con misure di pressione e/o portata e/o livello), nel 2017, sono 614 e quelli dotati di misure di qualità in telecontrollo sono 193 (fra cui le Case dell’acqua attive nell’anno). Risultano inoltre dotati di telecontrollo 133 punti di pressione, diffusi lungo la rete di distribuzione.

Il 2017 è stato segnato da un’accentuazione dell’aridità già manifestatasi nel 2016. Nei periodi siccitosi, prolungati per più di un anno, parte della risorsa idrica, per il calo naturale delle sorgenti non ricaricate dalla pioggia autunnale e invernale, viene a mancare e si costituiscono deficit rilevanti. Per tali ragioni, si è riscontrata una diminuzione della disponibilità idrica alle fonti di approvvigionamento di oltre 1.200 l/s medi annui.

Pertanto, Acea Ato 2 ha dovuto far fronte ad una situazione di tipo emergenziale ed ha, con immediatezza, predisposto ed intrapreso un consistente piano di interventi volto a garantire l’approvvigionamento idrico e preservare la riserva strategica di emergenza (Lago di Bracciano), già in sofferenza per via della siccità. Gli interventi realizzati, insieme con le attività di ricerca e riparazione perdite e le attività di ottimizzazione ed efficientamento del sistema di adduzione romano, hanno consentito un recupero di risorsa complessivo a pari a circa 1750 l/s.

È stata, ad esempio, pianificata e realizzata la rifunzionalizzazione di alcune fonti non utilizzate nell’ambito degli Acquedotti Appio Alessandrino e Nuovo Vergine, tramite manutenzione elettromeccanica straordinaria svolta presso i centri idrici correlati; i lavori, terminati in luglio 2017, hanno consentito il recupero di circa 650 l/s di acqua e di ulteriori 50 l/s precedentemente non captati, grazie al completamento delle opere elettromeccaniche per il sollevamento di una sorgente.

Interventi presso il Centro Idrico EUR hanno consentito il riassetto della gestione dei flussi e reso indipendente l’alimentazione dei serbatoi del litorale Acilia e Ostia, assicurando maggior continuità e flessibilità nell’approvvigionamento idrico di entrambe le zone (l’area dell’EUR, Laurentino, Torrino, Tormarancia, Garbatella ecc. e il litorale). Presso le sorgenti Capore un complesso intervento (si veda box dedicato) ha consentito di recuperare acque prima non captate e, grazie all’ammodernamento del sistema di sollevamento delle sorgenti del Peschiera, completato a fine 2016, è stato possibile, nell’anno, captare circa 200 l/s in più.

Inoltre, sono state ottimizzate le pressioni notturne, con l’ausilio di valvole gestite da remoto che possono limitare le uscite di acqua dai serbatoi verso la rete, ciò ha consentito, nelle fasi più acute della crisi idrica, di evitare le turnazioni giornaliere di acqua nella Capitale, e un recupero di circa 500 l/s medi al giorno.

Infine, presso il campo pozzi Vigne Nuove, nella zona nord di Roma, la captazione da due pozzi siti a circa 70 m di profondità era stata dismessa negli anni ’80 del secolo scorso, per intervenuti problemi di contaminazione. Dopo aver accertato la qualità delle acque, che saranno addotte, previa clorazione, presso il Centro idrico Cecchina e miscelate con l’acqua proveniente dal Peschiera, nel corso dell’anno si sono svolti tutti i lavori necessari al ripristino della funzionalità dell’impianto. Sarà riattivato nel gennaio 2018 con una portata attesa di circa 70l/s. Analoghe attività di ripristino sono state avviate nel 2017 presso il campo pozzi Colle Mentuccia e presso il centro idrico Torre  Spaccata, per entrambi si prevede il completamento nel 2018 con un recupero atteso di circa 100 l/s, presso il primo, e 14 l/s presso il secondo.

IL RECUPERO DI ACQUE PRESSO LE SORGENTI CAPORE [BOX DA IMPLEMENTARE]

Per garantire l’alimentazione idrica dei Comuni dell’ATO 2 Lazio centrale, e in particolare di Roma, si è ritenuto necessario, presso le sorgenti Capore, procedere al recupero di acque precedentemente non captate. Tali acque, infatti, sorgono da polle superficiali e non confluivano nei pozzi artesiani, che drenano le acque nella vasca di raccolta per la derivazione. La captazione è stata eseguita mediante installazione di una elettropompa sommergibile con punto di funzionamento tarato a 120 l/s di portata sollevata. È stata realizzata una condotta DN 200 in acciaio di mandata verso la vasca di raccolta delle acque delle sorgenti profonde, dalle quale si dirama la galleria dell’acquedotto Capore.  È stata, inoltre, appositamente realizzata l’opera di presa per l’installazione di una centralina di monitoraggio in continuo della torbidità. Tale stazione è collegata a un controllore a logica programmabile (PLC) esattamente come l’elettropompa sommergibile. In questo modo è possibile gestire l’accensione e lo spegnimento dell’elettropompa in automatico al variare dei parametri di torbidità rilevati dalla sonda. Gli stessi parametri sono stati remotizzati e sono disponibili h24 per il monitoraggio da remoto presso la Sala Operativa Ambientale di Acea Ato 2. [FINE BOX]

Nell’anno sono state svolte anche le consuete attività di manutenzione – quali chiusure di condotte per interventi di riparazione; lavaggi e disinfezioni di serbatoi e condotte – che, pur non essendo legate alla situazione di emergenza idrica, hanno avuto importanza strategica nel garantire flessibilità e efficienza del sistema di adduzione; nel corso di tali interventi, infatti, sono spesso stati realizzati bonifiche e sostituzioni di organi idraulici, valvole ecc., funzionali ad ottimizzare la distribuzione idrica.

È proseguita anche l’installazione di nuovi contatori o la sostituzione di contatori non adeguatamente funzionanti che nel 2017 ha comportato circa 38.500 interventi.

In tabella n. 20 sono riportate le principali attività di manutenzione, ordinaria e straordinaria, svolte nell’anno sulle reti idriche, a Roma e negli altri comuni in gestione, e i controlli effettuati sulla qualità delle acque potabili distribuite.

TABELLA N. 20 – PRINCIPALI INTERVENTI SULLE RETI DI ACQUEDOTTO E CONTROLLI SU ACQUE POTABILI NELL’ATO 2 – LAZIO CENTRALE (ROMA E ALTRI COMUNI IN GESTIONE) (2017)

TIPO DI INTERVENTO(N.)
interventi per guasto/ricerca perdite su rete acquedotto 38.463 interventi (34.533 per guasto, 2.993 per riparazioni da emergenza idrica e district metering, 937 di ricerca perdite)
installazione contatori (tra nuova posa e sostituzioni) circa 38.500 interventi 
ampliamento rete idrica 7,7 km di ampliamento rete idrica
bonifica rete idrica 36,5 km di rete bonificata
controllo qualità acque potabili 8.007 campioni prelevati e 311.929 determinazioni analitiche eseguite su acque potabili

In merito alla continuità dell’erogazione dell’acqua, nel 2017 si sono registrate 2.058 interruzioni e riduzioni idriche. Di queste, 1.915 sono interruzioni urgenti (per guasti accidentali a condotte/impianti) e 143 programmate. Circa l’11,8% delle chiusure ha avuto una durata superiore alle 24 ore. 

Tabella n. 21 – NUMERO, TIPOLOGIA E DURATA INTERRUZIONI DELL’EROGAZIONE DELL’ACQUA NELL’ATO 2 – LAZIO CENTRALE (2016-2017)

 20162017
interruzioni urgenti (n.) 1.874 1.915
interruzioni programmate (n.) 76 143
interruzioni totali (n.)(*) 1.950 2.058
sospensioni con durata > 24h (n.) 193 242

(*) Il dato delle interruzioni totali, include non solo le chiusure (per danno a condotta/portatore e per manovre di rete) ma anche le interruzioni dovute a disservizi e anomalie impiantistiche.

Acea tutela le aree delle sorgenti idriche e svolge le attività di controllo della qualità dell’acqua distribuita ad uso potabile e dell’acqua reintrodotta nell’ambiente naturale (si veda anche Le relazioni con l’ambiente, Area idrica, e il Bilancio ambientale). Acea Ato 2, anche con il supporto di Acea Elabori, esegue i controlli analitici sui campioni prelevati da sorgenti e pozzi, da impianti di adduzione, da serbatoi e lungo le reti di distribuzione. La frequenza dei controlli e i punti di prelievo vengono stabiliti tenendo in considerazione i volumi di acqua distribuita, la popolazione servita, lo stato di reti e infrastrutture e le caratteristiche peculiari delle fonti locali. Complessivamente, nel corso dell’anno, nei comuni dell’ATO 2 – Lazio centrale in gestione, sono stati prelevati 8.007 campioni ed effettuati complessivamente, sia da Acea Elabori che da Acea Ato 2, 311.929 controlli analitici sulle acque potabili. I dati sulla qualità dell’acqua, periodicamente aggiornati, sono disponibili anche on line (www.acea.it). Nell’anno è stato pubblicato il D.M. 14/06/2017 in recepimento della Direttiva (UE) 2015/1787 che modifica il D. Lgs. 31/2001. Le novità introdotte modificano i programmi di controllo per le acque destinate al consumo umano con l’obiettivo di contenere ulteriormente i rischi per la salute umana in tutta la filiera idrico-potabile.

La qualità dell’acqua sorgiva prelevata per approvvigionare l’area di Roma e Fiumicino (“rete storica” di Acea) è a livelli di eccellenza. Nell’area dei Castelli romani e in altre zone dell’alto Lazio, la natura vulcanica del territorio provoca, invece, nelle falde acquifere la presenza di elementi minerali come il fluoro, l’arsenico e il vanadio in concentrazioni superiori a quanto previsto dalla legge. Ciò ha reso indispensabile l’approvvigionamento di alcuni comuni in regime di deroga e la pianificazione e realizzazione di numerosi interventi volti a superare tali problematiche, come la dismissione di alcune fonti di approvvigionamento locali e la loro sostituzione con fonti dalle migliori caratteristiche qualitative. Negli ultimi anni sono stati realizzati oltre 40 impianti di potabilizzazione per una portata complessiva di circa 900 l/s, che, progressivamente, vengono messi in telecontrollo.

Nel 2017 sono entrati in esercizio i potabilizzatori a servizio dei comuni di Oriolo Romano e Vejano ed è in corso il collaudo funzionale per la messa in servizio del potabilizzatore di Fontane Nuove per il comune di Sant’Oreste e per Fiano Romano (Campo Pozzi Sassete). È stata inoltre aggiudicata la gara e sono stati intrapresi i lavori per la realizzazione del nuovo potabilizzatore 5 Bottini presso il comune di Allumiere. A Bracciano, è stato messo in servizio, in novembre, un nuovo impianto di potabilizzazione a servizio della zona di Vigna di Valle. A Rignano Flaminio, acquisito in gestione nel 2017, sono previsti la realizzazione di un impianto di potabilizzazione presso il campo pozzi “Tarabussola” e l’efficientamento dell’impianto esistente presso i pozzi “Pietrolo”. Anche a servizio di Manziana è stata pianificata, per il 2018, la realizzazione o il potenziamento di alcuni impianti di potabilizzazione. È stato realizzato un impianto di potabilizzazione provvisorio e potenziato l’impianto di sollevamento idrico atto a modificare l’assetto della distribuzione idrica e migliorare la miscelazione delle risorse locali con le acque fornite dall’Acquedotto Marcio, a servizio di Ardea e Pomezia. Nell’anno, infine, sono in via di perfezionamento i progetti per la realizzazione di nuovi impianti di potabilizzazione ad Ardea, Ariccia, Genazzano e Roma (impianto di Grottarossa) e per il revamping del potabilizzatore del Pozzo Madonna di Coccio di Castel Gandolfo.

Acea rileva le abitudini e le percezioni dei clienti in merito alla qualità dell’acqua distribuita. Le indagini di customer satisfaction, svolte due volte l’anno, prevedono un approfondimento su questo tema, sia a Roma che in altri comuni dell’ATO 2. Il giudizio globale su sapore, odore e limpidezza dell’acqua distribuita a Roma e a Fiumicino, espresso dal campione di intervistati, è buono, e pari, come media delle due rilevazioni, a 7,2 su 10; lo stesso dato di soddisfazione globale, in provincia, è di 7 su 10, entrambi in linea con lo scorso anno. A Roma il 53% degli intervistati dichiara di bere abitualmente l’acqua che arriva in casa mentre il 28,4% afferma di non berne mai; tali percentuali, in provincia, passano al 36,5%, per coloro che bevono abitualmente l’acqua del rubinetto ed al 43,9%, per chi non ne beve. Tra le ragioni addotte da chi non beve l’acqua di casa prevale, su Roma e Fiumicino, l’abitudine a bere l’acqua minerale, nel 53,3% dei casi, e, in provincia, il mancato apprezzamento del sapore, nel 37,3% dei casi.

È proseguita anche nel 2017 l’installazione delle Case dell’acqua - erogatori, gratuiti, di acqua refrigerata naturale o frizzante a disposizione di cittadini e turisti per un totale, a fine anno, di 66 Case dell’acqua attive: 20 presso Municipi romani e 46 in provincia di Roma. L’acqua distribuita è la medesima degli acquedotti, e la qualità è certificata da rigorosi controlli periodici, svolti da Acea e dalle ASL competenti. Gli erogatori dell’acqua hanno una portata pari a 180 l/h, che consente il riempimento di una bottiglia da 1 litro in 20 secondi. Ogni Casa dell’acqua è dotata di un dispositivo di monitoraggio integrato con i sistemi di telecontrollo di Acea Ato 2, ed è munita di prese di alimentazione elettrica USB per la ricarica di dispositivi, quali cellulari o tablet, nonché di schermo per la trasmissione di informative aziendali/Comunali.L’iniziativa continua ad avere un riscontro elevato: nell’arco del 2017 le Case hanno erogato complessivamente 17.500.000 litri di acqua, con una percentuale di acqua frizzante pari a circa il 61%. Oltre ai benefici di tipo sociale, si possono sottolineare anche quelli di tipo ambientale: i litri erogati sono infatti equivalenti a circa 350 tonnellate di plastica risparmiate nell’anno (pari a circa 11,7 milioni di bottiglie da 1,5 litri) e a circa 620 tonnellate di CO2 non emesse in atmosfera, per mancata produzione di bottiglie e al netto delle emissioni dovute ai consumi energetici delle Case e della CO2 addizionata per ottenere acqua frizzante.

Acea Ato 2 ha in gestione 9 tra le principali fontane artistico-monumentali della Capitale: la Fontana del Tritone, le tre fontane di Piazza Navona - la Fontana dei Quattro Fiumi, del Moro e del Nettuno -, la Fontana di Trevi, la Fontana delle Tartarughe, la Fontana del Mosè, la Fontana delle Naiadi e il Fontanone del Gianicolo (Mostra dell’acqua Paola).

La società, nel comune di Roma, gestisce anche gli impianti di sollevamento, i serbatoi che alimentano la rete idrica non potabile e la rete di innaffiamento, che alimenta i giochi d’acqua delle più importanti fontane artistiche. Nel 2017 sono state svolte attività di manutenzione straordinaria per il revamping dell’impianto di ricircolo delle tre fontane di Piazza Navona ed è stato eseguito un revamping della stazione di sollevamento al servizio della Fontana del Mosè. Infine, Acea Ato 2 ha la responsabilità della parte idrica sino al “punto di fornitura” per le fontanelle che erogano acqua potabile e per gli idranti antincendio, ed interviene in caso di danni alle parti di alimentazione idrica e per le manovre di apertura e chiusura del flusso idrico.

IL SERVIZIO DI DEPURAZIONE E FOGNATURA GESTITO DA ACEA ATO 2

Il servizio idrico integrato include la raccolta delle acque reflue e la loro depurazione prima della restituzione all’ambiente naturale.

Il sistema di depurazione nell’ATO 2 – Lazio centrale presenta una configurazione organizzata in “aree”, unità territoriali che includono gli impianti di depurazione, le reti fognarie ad essi afferenti e le connesse stazioni di sollevamento. Le infrastrutture gestite al 31.12.17 comprendono circa 6.600 km di reti fognarie (di cui oltre 4.000 km gestiti per Roma), 600 impianti di sollevamento fognari (di cui 173 nel comune di Roma), 170 impianti di depurazione (di cui 33 nel comune di Roma).

Oltre alle attività di gestione e manutenzione sono proseguiti, nell’anno, interventi di ampliamento, integrazione e bonifica della rete fognaria, insieme ai controlli sulle acque reflue (si veda tabella n. 22). Gli interventi effettuati nel 2017, tra riparazione guasti e programmati, sono stati circa 4.700; spesso, l’intervento sulla rete prevede, oltre alla riparazione dell’eventuale danno individuato, la ricognizione puntuale di un tratto più esteso e ciò consente di pianificare eventuali attività di bonifica per migliorare le condizioni di esercizio.

Tabella n. 22 – PRINCIPALI INTERVENTI SULLE RETI FOGNARIE E CONTROLLI SULLE ACQUE REFLUE NELL’ATO 2 – LAZIO CENTRALE (Roma e comuni gestiti) (2017)

TIPO DI INTERVENTO(N.)
interventi per guasto su rete fognaria 4.252 interventi 
interventi programmati su rete fognaria 464 interventi 
ampliamento rete 1,0 km di ampliamento rete fognaria
bonifica rete  8,6 km di rete bonificata
controllo qualità acque reflue 7.214 campioni prelevati e circa 184.200 determinazioni analitiche eseguite sulle acque reflue

Acea rileva i parametri che indicano la qualità delle acque in entrata e in uscita dai depuratori e l’impatto sui corpi idrici ricettori: i fiumi Tevere e Aniene (si veda anche Le relazioni con l’ambiente, Area idrica). In particolare, la Sala Operativa Ambientale di Acea Ato 2, grazie all’adozione di tecnologia all’avanguardia, monitora in continuo i dati, rilevati in telecontrollo, relativi alle informazioni idrometriche e pluviometriche dell’area romana, condivisi con l’Ufficio Idrografico e Mareografico di Roma, e i dati sulla qualità dell’acqua dei tratti urbani dei fiumi Tevere e Aniene.

IL SII NELL’ATO 5 – LAZIO MERIDIONALE-FROSINONE

Acea Ato 5 svolge le attività di gestione, manutenzione, progettazione, realizzazione e ristrutturazione di reti e impianti nel territorio dell’ATO 5 – Lazio meridionale – Frosinone ed opera nel rispetto di procedure incluse nei Sistemi di gestione QASE (Qualità, Ambiente, Sicurezza ed Energia), certificati secondo le norme UNI EN ISO e OHSAS (si veda L’identità aziendale, I sistemi di gestione).

Nel corso dell’anno è stato acquisito in gestione il comune di Cassino. Al 31 dicembre 2017, il servizio idrico integrato – acquedotto, fognatura e depurazione – è stato curato in 83 comuni, pari a circa il 95% del totale della popolazione dell’ATO 5. A ciò deve aggiungersi la gestione di due comuni fuori Ambito (Conca Casale e Rocca d'Evandro), per un totale di 85 comuni gestiti.

Acea Ato 5 ha gestito complessivamente circa 4.330 km di rete (tra adduzione e distribuzione)[, a servizio del sistema idrico potabile, e circa 1.775 km di reti fognarie; le reti sono connesse ad un complesso sistema di manufatti e impianti che rendono possibile l’operatività del servizio di acquedotto, depurazione e fognatura.

Nel corso del 2017 è proseguito l’ammodernamento delle infrastrutture tecnologiche, a servizio dei processi operativi. Gli ambiti maggiormente interessati sono stati i processi che presiedono agli interventi sul campo (Workforce Management), quelli relativi ai rapporti con i clienti (CRM-ISU) ed il sistema di pianificazione delle risorse d’impresa (ERP).

In costante crescita anche il GIS, con la mappatura della quasi totalità degli impianti e la continuazione dei rilievi delle reti di alcuni comuni, e l’attività di monitoraggio ed espansione del telecontrollo.

Ogni anno, la società interviene sulle infrastrutture, con attività di ammodernamento o potenziamento degli impianti, di completamento, ampliamento o bonifica di condotte e reti. Nel 2017, l’analisi degli assetti delle reti idriche e l’attività di ricerca e recupero perdite si è intensificata ed ha comportato 1.932 interventi, in particolare a Sora, Fiuggi, Ceccano e Frosinone; sono stati portati a termine gli studi pilota presso Sora e Fiuggi, che hanno consentito il recupero di circa 35 l/s e il miglioramento dell’assetto delle reti, e si sta ultimando uno studio analogo nei comuni di Ceccano e Frosinone (si veda anche Le relazioni con l’ambiente).

La digitalizzazione delle reti idrosanitarie del territorio gestito, con l’inserimento dei dati nel sistema informativo GIS - Geographic Information System, come accennato, è proseguita: al 31.12.2017 si è arrivati alla digitalizzazione di 428 km di rete idrica (174 km di rete di adduzione e 254 km di rete di distribuzione). Tutti i siti idrici (pozzi, sorgenti, serbatoi/partitori) e gli impianti di sollevamento fognario e di depurazione sono già stati georeferenziati, inclusi i relativi schemi funzionali, e ciò rende più agevole ed efficace l’intervento dei tecnici. Analogo lavoro viene svolto per la mappatura della rete fognaria: al 31.12. 2017 la rete digitalizzata nel sistema cartografico è pari a 224 km (217 km di tratta primaria, 6 km di tratta di allacciamento e circa 1 km di tratta di scarico). 

IL SERVIZIO DI ACQUEDOTTO GESTITO DA ACEA ATO 5

Parte dei siti idrici, gestiti da Acea Ato 5 – suddivisi in fonti di approvvigionamento ed impianti di distribuzione (partitori e serbatoi), sollevamenti fognari ed impianti di depurazione – sono dotati di tecnologia dedicata ai sistemi di telecontrollo. In particolare, vengono effettuate attività sia di telemetria che di comando e controllo; inoltre sono rilevati parametri idraulici, quali portata idrica, pressione in rete, livello serbatoio, stati di funzionamento delle elettropompe, con relativi parametri elettrici, ed infine parametri qualitativi (torbidità e cloro residuo).

Nell’anno è proseguita l’installazione di strumentazione aggiuntiva, per il monitoraggio più affinato degli impianti già telecontrollati, ed attuati investimenti per la gestione da remoto di nuovi siti. Gli impianti in telecontrollo, individuati tra quelli che presentano maggiore dimensione e complessità idraulica, numero di abitanti serviti e strategicità territoriale, sono, al 31.12.2017, un totale di 92 siti (dotati di misure idrauliche – portate, pressione e livelli –, 11 di questi sono dotati anche di controllo qualità acque).

Sono proseguite le attività per l’installazione di nuovi contatori o la sostituzione di contatori non adeguatamente funzionanti che nel 2017 hanno comportato oltre 12.500 interventi.

La tabella n. 23 riporta i principali interventi di bonifica e sostituzione condotte, le attività di manutenzione, ordinaria e straordinaria, funzionali al miglioramento del servizio di fornitura di acqua potabile a Frosinone e negli altri comuni in gestione, e i controlli sull’acqua potabile distribuita.

Tabella n. 23 – PRINCIPALI INTERVENTI SULLE RETI DI ACQUEDOTTO E CONTROLLI SU ACQUE POTABILI NELL’ATO 5 – LAZIO MERIDIONALE (Frosinone e comuni gestiti) (2017)

TIPO DI INTERVENTO(N.)
interventi per guasto su rete acquedotto 12.642 interventi di riparazione
interventi programmati su rete acquedotto 71 interventi
installazione contatori (tra nuova posa e sostituzioni) 14.842 interventi (2.320 nuova posa e 12.522 sostituzioni) 
ampliamento rete idrica 4 interventi di ampliamento della rete idrica, per circa 1,5 km di rete ampliata
bonifica rete idrica circa 76 interventi di bonifica della rete, per circa 25,0 km di rete bonificata
controllo qualità acque potabili 1.835 campioni prelevati (inclusi campioni prelevati per controlli straordinari) e
91.157determinazioni analitiche eseguite su acque potabili

In merito alla continuità dell’erogazione dell’acqua, nel 2017 si sono rese necessarie 573 chiusure, di cui 303 urgenti (per guasti a condotta o impianto, interruzione energetica, ecc.) e 270 programmate; circa l’1% delle chiusure hanno avuto una durata superiore a 24 ore

Tabella n. 24 – NUMERO, TIPOLOGIA E DURATA INTERRUZIONI DELL’EROGAZIONE DELL’ACQUA NELL’ATO 5 – LAZIO MERIDIONALE (2016-2017)

tipo di intervento20162017
interruzioni urgenti (n.) 355 303
interruzioni programmate (n.) 375 270
interruzioni totali (n.)(*) 730 573
sospensioni con durata > 24h (n.) 2 6

Acea Ato 5 svolge le attività di monitoraggio della qualità dell’acqua ad uso potabile, anche con il supporto di Acea Elabori. Le determinazioni analitiche vengono effettuate su campioni prelevati da sorgenti e pozzi, da impianti di adduzione, da serbatoi e lungo le reti di distribuzione, nonché su campioni prelevati per controlli straordinari (utenze, richieste Als, ecc.). La frequenza dei controlli e i punti di prelievo vengono stabiliti considerando i volumi di acqua distribuita, la popolazione servita, lo stato di reti e infrastrutture e le caratteristiche peculiari delle fonti locali. Nel 2017, su 1.835 campioni, sono state effettuate, complessivamente, 91.157 determinazioni analitiche.

Inoltre. in 398 campioni sono stati analizzati i parametri riguardanti la radioattività (ai sensi del D. Lgs. 28/2016). I dati dei principali parametri di qualità dell’acqua potabile sono disponibili anche online (www.acea.it).

Anche per i clienti di Acea Ato 5, le indagini di rilevazione della soddisfazione (customer satisfaction) prevedono un approfondimento sulla percezione della qualità dell’acqua da bere, in merito al sapore, l’odore e la limpidezza dell’acqua distribuita. Il giudizio globale espresso non raggiunge piena soddisfazione ed è pari a 5,3 su 10. Resta ancora contenuta la percentuale di intervistati che afferma di bere abitualmente l’acqua del rubinetto, il 18,1%, e alta percentuale di chi dichiara di non berne mai, il 65,3%. Per questi ultimi, le ragioni principalmente addotte sono tre: nel 38,6% dei casi “non mi fido degli aspetti igienici”, nel 32,5% “non mi piace, il suo sapore sa di cloro” e, con la stessa percentuale, “non va bene per la mia salute (troppo calcio, presenza minerali)”.

IL SERVIZIO DI DEPURAZIONE E FOGNATURA GESTITO DA ACEA ATO 5

La raccolta delle acque reflue e la loro depurazione prima della restituzione all’ambiente naturale sono parte del servizio idrico integrato. Il sistema di depurazione nell’ATO 5 – Lazio meridionale presenta una configurazione organizzata in “aree”, che comprendono gli impianti di depurazione, le reti fognarie ad essi afferenti e le connesse stazioni di sollevamento. Le infrastrutture gestite al 31.12.2017 comprendono 225 impianti di sollevamento fognari, 127 impianti di depurazione e 1.775 km di reti dedicate.

Nel 2017, sulle reti a servizio del sistema di depurazione e fognatura, si sono svolte attività di gestione e manutenzione, sono stati eseguiti interventi programmati e per guasto, sono stati portati avanti lavori di sostituzione o realizzazione di collettori, realizzazione ed ampliamento della rete fognaria (si veda tabella n. 25). 

L’attività di controllo delle acque reflue è stata effettuata su 1.681 campioni, per un totale di 23.421 determinazioni analitiche.

TABELLA N. 25 – PRINCIPALI INTERVENTI SULLE RETI FOGNARIE E CONTROLLI SULLE ACQUE REFLUE NELL’ATO 5 – LAZIO MERIDIONALE (FROSINONE E COMUNI GESTITI) (2017)

TIPO DI INTERVENTO(N.)
interventi per guasto su rete fognaria 937 interventi
interventi programmati su rete fognaria, di cui: 11 interventi programmati 
ampliamento rete programmati 5 interventi di ampliamento della rete fognaria, per circa 2,5 km di rete ampliata
bonifica rete programmati 6 interventi di bonifica della rete, per circa 3,0 km di rete bonificata
controllo qualità acque reflue 1.681 campioni prelevati e 23.421 determinazioni analitiche eseguite sulle acque reflue

IL SII NELL’ATO – CALORE IRPINO

IL SII NELL’ATO – CALORE IRPINO

Gesesa svolge le attività di gestione, manutenzione, progettazione, realizzazione e ristrutturazione di reti e impianti a Benevento e provincia, nel territorio dell’ATO – Calore Irpino, ed opera nel rispetto di procedure incluse nei Sistemi di gestione QAS (Qualità, Ambiente, Sicurezza), certificati secondo le norme UNI EN ISO e OHSAS (si veda L’identità aziendale, I sistemi di gestione).

Nel corso dell’anno è stata acquisita la gestione del comune di Tocco Caudio, pertanto al 31 dicembre 2017, il servizio idrico integrato – acquedotto, fognatura e depurazione – è stato curato in 21 comuni, con un bacino di popolazione servita pari a circa 132.000 persone.

Complessivamente, la società ha gestito circa 1.270 km di rete (tra adduzione e distribuzione), a servizio del sistema idrico potabile, e circa 950 km di reti fognarie; le reti sono connesse ad un complesso sistema di manufatti e impianti che rendono possibile l’operatività del servizio di acquedotto, depurazione e fognatura.

In coerenza con l’evoluzione dell’intera infrastruttura tecnologica e delle procedure operative del Gruppo, anche a Gesesa sono state implementate procedure di WFM (Workforce Management), per la gestione degli interventi sul territorio e di “Enterprice Resource Planning”, per i principali processi interni. È inoltre in atto la digitalizzazione delle reti idrico potabile e fognaria in GIS (Geographic Information System), anche in vista di integrazioni con altri sistemi informativi.

Ogni anno la società interviene sulle infrastrutture, con attività di ammodernamento o potenziamento degli impianti, di completamento, ampliamento o bonifica di condotte e reti. Nel 2017, l’analisi degli assetti delle reti idriche e l’attività di ricerca e recupero perdite ha comportato 295 interventi e la bonifica di circa 2,8 km di rete idrica. Viene anche sviluppata la “distrettualizzazione” delle reti idriche, estendendo, progressivamente, la riduzione delle pressioni in tutti i comuni gestiti; in particolare, nell’anno, tale attività ha riguardato 8 comuni.

L’attività di digitalizzazione delle reti in GIS, come accennato, è in corso e al 31.12.2017 si è arrivati a 1.040 km di rete idrica (119 km di rete di adduzione e 921 km di rete di distribuzione) e 577 km di rete fognaria (tra emissari, collettori principali e secondari) digitalizzati. I siti idrici (pozzi, sorgenti, serbatoi/partitori) e gli impianti di sollevamento fognario e di depurazione sono già stati georeferenziati, inclusi i relativi schemi funzionali, e descritti i GIS fino al 3° livello di dettaglio, semplificando e rendendo più efficace l’intervento tecnico.

IL SERVIZIO DI ACQUEDOTTO GESTITO DA GESESA

La rete viene telecontrollata in un unico punto in ingresso al distretto Santa Colomba del comune di Benevento, dove si misura portata e pressione in ingresso e la pressione nel punto più sfavorito; i siti (fonti di approvvigionamento ed impianti di distribuzione, sollevamenti fognari ed impianti di depurazione), invece, vengono progressivamente dotati di tecnologia dedicata ai sistemi di telecontrollo: al 31.12.2017 gli impianti telecontrollati, individuati tra quelli di maggior rilievo, sono 25 e nel 2018 il sistema continuerà ad essere esteso ad altri impianti, con particolare attenzione alla depurazione.

Tra gli interventi intrapresi nel 2017 si segnala la messa in esercizio del pozzo del comune di Frasso Telesino, collegato alla rete cittadina; sono stati inoltre attrezzati il pozzo del comune di Colle Sannita, anch’esso collegato alla rete cittadina, e il pozzo del comune di Solopaca-Lago dei Selci, per il quale sarà realizzato, nel 2018, il collegamento alla Centrale di Santo Stefano.

Si sono svolte nell’anno attività di installazione di nuovi contatori e sostituzione di contatori non adeguatamente funzionanti per un totale di oltre 3.100 interventi.

La tabella n. 26 riporta le principali attività di manutenzione, ordinaria e straordinaria, inclusi gli interventi di ampliamento e bonifica svolti sulle reti idriche, funzionali all’erogazione del servizio di fornitura di acqua potabile e i controlli sull’acqua potabile distribuita.

TABELLA N. 26 – PRINCIPALI INTERVENTI SULLE RETI DI ACQUEDOTTO E CONTROLLI SU ACQUE POTABILI NELL’ATO – CALORE IRPINO (BENEVENTO E COMUNI GESTITI) (2017)

TIPO DI INTERVENTO(N.)
interventi per guasto/ricerca perdite su rete acquedotto 3.071 interventi (2.776 per guasto e 295 di ricerca perdite)
interventi programmati su rete acquedotto 69 interventi
installazione contatori (tra nuova posa e sostituzioni) circa 3.160 interventi (tra nuova posa e sostituzione)
ampliamento rete idrica 2,6 km di ampliamento rete idrica
bonifica rete idrica 2,8 km di rete bonificata
controllo qualità acque potabili 367 campioni prelevati e 6.289 determinazioni analitiche eseguite su acque potabili.

In merito ai dati di continuità dell’erogazione dell’acqua, Gesesa sta implementando il sistema informativo atto alla registrazione delle chiamate entranti in sala operativa dovute ad interventi di urgenza richiesti dagli utenti. Il completamento è previsto entro il primo semestre 2018, pertanto i dati 2017 non sono disponibili.

Durante il periodo estivo sono state effettuate manovre programmate di chiusura e apertura acqua, in alcune frazioni dei comuni serviti per scarsità della risorsa idrica.

IL SERVIZIO DI DEPURAZIONE E FOGNATURA GESTITO DA GESESA

La raccolta delle acque reflue e la loro depurazione prima della restituzione all’ambiente naturale sono parte del servizio idrico integrato. Il sistema di depurazione nell’ATO Calore-Irpino presenta una configurazione organizzata in “aree”, che comprendono gli impianti di depurazione, le reti fognarie ad essi afferenti e le connesse stazioni di sollevamento. Le infrastrutture gestite al 31.12.2017 comprendono 13 impianti di sollevamento fognari, 27 impianti di depurazione e 950 km di reti dedicate.

La città di Benevento non e servita da impianto di depurazione centralizzato ed è in itinere una progettazione, da parte del Comune di Benevento, per la realizzazione dello stesso e degli emissari di collegamento.

Nel 2017, sulle reti a servizio del sistema di depurazione e fognatura, sono stati eseguiti 156 interventi per guasto e 16 interventi programmati. Oltre alle attività di gestione e manutenzione sono stati portati avanti lavori di ampliamento, integrazione e bonifica della rete fognaria (si veda tabella n. 27).

L’attività di controllo delle acque reflue è stata effettuata su 211 campioni, per un totale di 4.268 determinazioni analitiche eseguite.

Tabella n. 27 – PRINCIPALI INTERVENTI SULLE RETI FOGNARIE E CONTROLLI SULLE ACQUE REFLUE NELL’ATO – CALORE IRPINO (Benevento e comuni gestiti) (2017)

TIPO DI INTERVENTO(N.)
interventi per guasto su rete fognaria 156 interventi
interventi programmati su rete fognaria, di cui: 16 interventi programmati 
ampliamento rete programmati 0,03 km di ampliamento rete fognaria
bonifica rete programmati 0,25 km di rete bonificata
controllo qualità acque reflue 211 campioni prelevati e 4.268 determinazioni analitiche effettuate sulle acque reflue

I LIVELLI DI QUALITÀ REGOLAMENTATI DALL’ARERA NEL SETTORE IDRICO

L’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA), sin dal 2015 aveva deliberato (655/15/R/Idr) in materia di qualità contrattuale per il settore idrico, definendo i livelli specifici e generali di qualità, in vigore, per la maggior parte degli aspetti, dal luglio 2016 (si veda il principio del paragrafo La qualità erogata); pertanto, si rendono disponibili, per la prima volta, i principali dati di performance annuali relativi al 2017.

Riguardo Acea Ato 2, è opportuno precisare che, nel 2016, la società è stata tra le poche aziende a livello nazionale ad aver proposto livelli migliorativi degli standard minimi di qualità contrattuale e l’Autorità ha accolto l’istanza dell’Ente di governo dell’Ambito (Conferenza dei sindaci dell’ATO 2 Lazio Centrale) volta al riconoscimento di premi relativi alla qualità contrattuale legati all’individuazione di standard migliorativi più stringenti rispetto a quelli definiti dalla delibera 655/15.

In particolare, gli standard migliorativi, per Acea Ato 2,riguardano 43 indicatori sui 47 stabiliti dalla delibera, con un valore medio di miglioramento del 46,5% nel 2016 e del 38,3% negli anni successivi. Il riconoscimento tariffario del premio interviene l’anno successivo a quello di comunicazione delle performance e nei limiti in cui siano stati raggiunti e consuntivati i livelli migliorativi proposti. È stato inoltre stabilito che, per consentire alla Segreteria Tecnica Operativa dell’Ente d’Ambito (STO) il controllo e la verifica delle prestazioni, Acea Ato 2, a partire dal 2017, è tenuta a produrre entro il 20 di gennaio di ogni anno (in anticipo rispetto al termine del 31 marzo stabilito dalla delibera 655/15) gli Elenchi con i dati di performance dell’anno precedente. La Segreteria Tecnica, effettuate le opportune verifiche, procede alla quantificazione del premio di competenza economica dell’anno di riferimento.

Le performance commerciali, come accennato, sono distinte in livelli specifici e generali per i quali l’Autorità nazionale ha definito standard di prestazione espressi in diverse unità di misura. La tabella che illustra le performance di Acea Ato 2, affianca agli standard previsti dall’ARERA quelli migliorativi proposti dall’azienda, nonché, ove pertinente, il tempo medio effettivo di esecuzione delle prestazioni e, come prescritto, il grado di rispetto dello standard migliorativo. Le performance 2017 di Acea Ato 2, comunicate alla STO (si veda tabella n. 28), evidenziano una compliance media pari a circa l’89%, con ottimi risultati raggiunti nei seguenti macroambiti: attivazione e disattivazione fornitura, call center, reclami, fatturazione, verifiche metrologiche e di pressione, sportelli, volture. Gli indicatori relativi al pronto intervento (primo sopralluogo e tempo di risposta alle chiamate di pronto intervento) hanno registrato una performance non ottimale soprattutto a causa dell’aumento considerevole delle chiamate al centralino guasti imputabili all’emergenza gelo del mese di gennaio e all’emergenza idrica che ha caratterizzato l’estate 2017 in diversi comuni del territorio dell’Ambito, compresa la città di Roma. Gli indicatori relativi all’esecuzione dei lavori e degli allacci rappresentano un’area di miglioramento su cui concentrarsi nel breve-medio periodo.

La Delibera 655/2015 prevede un meccanismo di indennizzi automatici ai clienti nel caso di prestazione fuori standard relativa ad uno degli indicatori specifici. Nel 2016 l’indennizzo unitario è stato pari a 30 euro, mentre dal 2017 in poi il valore unitario varia in funzione del ritardo nell’esecuzione della prestazione (30, 60 e 90 euro a seconda che la prestazione sia eseguita in un tempo meno che doppio dello standard, in un tempo compreso tra il doppio e il triplo dello standard, oppure in un tempo triplo o più che triplo dello standard).

Acea Ato2 ha maturato indennizzi automatici verso clienti nel 2017 pari a circa 2,7 milioni di euro, di cui la gran parte è riferita agli indicatori di fatturazione per i quali – nonostante le buone performance - incide in maniera significativa l’elevato numero di prestazioni.

Le società Acea Ato 5 e Gesesa non hanno proposto standard migliorativi rispetto a quelli imposti dall’Autorità e si attengono ai tempi di consegna dei dati di performance previsti dalla medesima (31 di marzo 2018). In questa sede, pertanto, sarà possibile pubblicare le stime disponibili dei dati di performance. Non trattandosi di dati definitivamente consuntivati ed ufficialmente comunicati all’ARERA, tali stime sono da intendersi esclusivamente come indicative dell’andamento delle prestazioni, rinviandosi al prossimo ciclo di rendicontazione la pubblicazione dei dati 2017 consuntivati.

Con tali premesse, le stime delle performance di qualità contrattuale 2017 di Acea Ato 5, così come definite dall’ARERA, presentano un andamento di netto miglioramento rispetto al secondo semestre 2016, ad esempio il “tempo emissione fattura” è passato da una percentuale di compliance del 91% relativa al II semestre 2016 al 99,12% del 2017 o ancora il “tempo di arrivo sul luogo di chiamata del pronto intervento” è passato dal 24% del 2016 al 100% del 2017; inoltre, una migliore organizzazione del lavoro ed un puntuale monitoraggio hanno permesso di ridurre gli indennizzi da erogare all’utenza (si veda tabella n. 29). Anche riguardo Gesesa, le stime delle performance (si veda tabella n. 30) indicano miglioramenti della qualità del servizio rispetto al primo semestre di entrata in vigore della Delibera 655/2015.

Acea Ato 2 e Gesesa, inoltre, come previsto dall’Autorità, comunicano i dati di performance commerciale alle utenze in bolletta una volta l’anno, mentre, al momento solo Acea Ato 2 li rende disponibili anche online (www.acea.it).
Sempre in ottemperanza agli interventi regolatori già intervenuti sul tema, le società operative in ambito idrico rendono disponibili alla consultazione degli utenti, nel sito web, anche le informazioni sulla qualità dell’acqua potabile distribuita.

TABELLA N. 28 - INDICATORI SOCIALI: LIVELLI SPECIFICI E GENERALI DI QUALITÀ CONTRATTUALE IN AMBITO IDRICO (2017) - ACEA ATO 2 - (PARAMETRI ARERA, STANDARD MIGLIORATIVI ACEA ATO 2 E PERFORMANCE DI ACEA ATO 2 - DATI COMUNICATI ALLA STO)

QUALITÀ CONTRATTUALE AMBITO IDRICO – ACEA ATO 2
LIVELLI SPECIFICI DI QUALITÀ
PRESTAZIONISTANDARD ARERA (*)STANDARD MIGLIORATIVO ACEA ATO 2tempo medio effettivo di esecuzione prestazionigrado di rispetto 
      PERFORMANCE ACEA ATO 2
      2017
preventivazione per allaccio idrico con sopralluogo 20 gg. lav.  15 gg. lav. 9,6 90,6%
preventivazione per allaccio fognario con sopralluogo 20 gg. lav. 15 gg. lav. 6,8 100%
esecuzione dell’allaccio idrico con esecuzione di lavoro semplice 15 gg. lav. 10 gg. lav. 10,3 76,0%
esecuzione dell’allaccio fognario con esecuzione di lavoro semplice 20 gg. lav. 15 gg. lav. / /
attivazione della fornitura 5 gg. lav. 3 gg. lav. 11 77,5%
riattivazione, ovvero di subentro nella fornitura senza modifiche alla portata del misuratore 5 gg. lav. 3 gg. lav. 2,4 93,9%
riattivazione, ovvero di subentro nella fornitura con modifiche alla portata del misuratore 10 gg. lav. 6 gg. lav. 3,4 95,0%
riattivazione della fornitura in seguito a disattivazione per morosità 2 gg. feriali 1 gg. feriale 1,6 77,5%
disattivazione della fornitura 7 gg. lav. 3 gg. lav. 2,5 93,6%
esecuzione della voltura 5 gg. lav. 3 gg. lav. 0,1 99,8%
preventivi per lavori con sopralluogo 20 gg. lav. 15 gg. lav. 11,2 85,2%
esecuzione di lavori semplici  10 gg. lav. 6 gg. lav. 15,6 46,2%
fascia di puntualità per gli appuntamenti 180 minuti 120 minuti - 94,9%
intervento per la verifica del misuratore 10 gg. lav. 5 gg. lav. 3,8 87,9%
comunicazione dell’esito della verifica del misuratore effettuata in loco 10 gg. lav. 6 gg. lav. 1,8 96,1%
comunicazione dell’esito della verifica del misuratore effettuata in laboratorio 30 gg. lav. 20 gg. lav. 35,3 66,7%
sostituzione del misuratore malfunzionante 10 gg. lav. 5 gg. lav. 0 100%
intervento per la verifica del livello di pressione 10 gg. lav. 3 gg. lav. 1,4 97,8%
comunicazione dell’esito della verifica del livello di pressione 10 gg. lav. 5 gg. lav. 1 97,8%
emissione della fattura 45 gg. 30 gg. 2,1 98,9%
periodicità di fatturazione 
(consumi ≤100mc/anno)
2 bollette/anno 3
bollette/anno
4,9 (**) 97,5%
periodicità di fatturazione 
(100 < consumi ≤ 1000 mc/anno)
3 bollette/anno 4
bollette/anno
5,4 (**) 91,8%
periodicità di fatturazione
(consumi > 3000 mc/anno)
6 bollette/anno 12
bollette/anno
13,2 (**) 82,3%
termine per il pagamento della bolletta 20 gg. 30 gg 30,7 99,9%
risposta a reclami 30 gg. lav. 20 gg. lav. 11,1 96,8%
risposta a richieste scritte di informazioni 30 gg. lav. 20 gg. lav. 12,4 97,0%
rettifica di fatturazione 60 gg. lav 55 gg. lav. 6,2 98,4%
gestione separata - inoltro della richiesta ricevuta dall'utente finale al gestore del servizio di fognatura e/o depurazione 5 gg. lav. 3 gg. lav. 0 100%
gestione separata - inoltro all'utente finale della comunicazione ricevuta dal gestore del servizio di fognatura e/o depurazione 5 gg. lav. 3 gg. lav. / /
esecuzione dell’allaccio idrico complesso 90% delle prestazioni entro 30 gg lav. 90% delle prestazioni entro 20 gg. lav. 21,2 76,0%
esecuzione dell’allaccio fognario complesso 90% delle prestazioni entro 30 gg lav. 90% delle prestazioni entro 25 gg. lav. 14 100%
esecuzione di lavori complessi  90% delle prestazioni entro 30 gg lav. 90% delle prestazioni entro 20 gg. lav. 47,3 41,8%
tempo massimo per l’appuntamento concordato 90% delle prestazioni entro 7 gg lav. 90% delle prestazioni entro 5 gg. lav. 3,8 82,2%
preavviso minimo per la disdetta dell’appuntamento concordato 95% delle prestazioni entro 24 ore prima dell'inizio della fascia di puntualità concordata 95% delle prestazioni entro 48 ore prima dell'inizio della fascia di puntualità concordata 173,9 87,0%
arrivo sul luogo di chiamata per pronto intervento 90% delle prestazioni entro 180 minuti dalla conversazione telefonica con l'operatore 90% delle prestazioni entro 120 minuti dalla conversazione telefonica con l'operatore 2.105,4 61,5%
risposta a richieste scritte di rettifica di fatturazione 95% delle prestazioni entro 30 gg lav. dal ricevimento della richiesta 95% delle prestazioni entro 20 gg lav. dal ricevimento della richiesta 10,2 97,2%
tempo massimo di attesa agli sportelli 95% delle prestazioni entro 60 minuti 95% delle prestazioni entro 55 minuti 8,1 98,6%
tempo medio di attesa agli sportelli 20 minuti 15 minuti 8,1 100%
accessibilità al servizio telefonico (AS) > 90% per almeno 10 mesi su 12 > 95% per almeno 10 mesi su 12 - 100%
tempo medio di attesa per il servizio telefonico (TMA) ≤ 240 secondi per almeno 10 mesi su 12 ≤ 180 secondi per almeno 10 mesi su 12 110 100%
livello del servizio telefonico (LS) ≥ 80% per almeno 10 mesi su 12 ≥ 85% per almeno 10 mesi su 12 110 89,7%
risposta alla chiamata di pronto intervento (CPI) 90% delle prestazioni entro i 120 secondi 90% delle prestazioni entro i 110 secondi 120,7 85,1%
gestione separata - comunicazione dell'avvenuta attivazione, riattivazione, subentro, cessazione, voltura 90% delle prestazioni entro 10 gg lavorativi dalla data di esecuzione 90% delle prestazioni entro 5 gg lavorativi dalla data di esecuzione 1,6 99,8%

(*) I tempi previsti dagli standard di riferimento dell’Autorità, anche ove non espressamente indicato in tabella, sono da intendersi, caso per caso, in relazione ad un momento definito, ad esempio: a partire dalla data di ricevimento della richiesta, dalla data di accettazione del preventivo, dalla data di stipula del contratto, ecc. Si veda la delibera (655/15/R/Idr), disponibile nel sito di ARERA.
(**) Il tempo medio per gli indicatori della periodicità della fatturazione è riferito al numero medio di fatture emesse.
Il simbolo “/” è usato quando non vi sono prestazioni nell’anno, mentre “-“ indica che il tempo medio non è calcolabile poiché la prestazione è on/off.

TABELLA N. 29 - INDICATORI SOCIALI: PRINCIPALI LIVELLI SPECIFICI E GENERALI DI QUALITÀ CONTRATTUALE IN AMBITO IDRICO (2017) - ACEA ATO 5 - (PARAMETRI ARERA, E PERFORMANCE DI ACEA ATO 5 - DATI STIMATI, IN FASE DI VALIDAZIONE - RENDICONTAZIONE ALL’ARERA PREVISTA PER IL 31/03/2018)

QUALITÀ CONTRATTUALE AMBITO IDRICO – ACEA ATO 2 
LIVELLI SPECIFICI DI QUALITÀ 
PRESTAZIONISTANDARD ARERA (*)tempo medio effettivo di esecuzione prestazionigrado di rispetto
PERFORMANCE ACEA ATO 5
2017
preventivazione per allaccio idrico con sopralluogo 20 gg. lav.  4 95%
preventivazione per allaccio fognario con sopralluogo 20 gg. lav. 4 91%
esecuzione dell’allaccio idrico con esecuzione di lavoro semplice 15 gg. lav. 12 88%
esecuzione dell’allaccio fognario con esecuzione di lavoro semplice 20 gg. lav. 12 100%
attivazione della fornitura 5 gg. lav. 9 67%
riattivazione, ovvero di subentro nella fornitura senza modifiche alla portata del misuratore 5 gg. lav. 3 95%
riattivazione, ovvero di subentro nella fornitura con modifiche alla portata del misuratore (**) 10 gg. lav. n.a. n.a.
riattivazione della fornitura in seguito a disattivazione per morosità (**) 2 gg. feriali n.a. n.a.
disattivazione della fornitura 7 gg. lav. 5 90%
esecuzione della voltura 5 gg. lav. 1 99%
preventivi per lavori con sopralluogo 20 gg. lav. 5 95%
esecuzione di lavori semplici  10 gg. lav. 9 83%
fascia di puntualità per gli appuntamenti 180 minuti - 76%
intervento per la verifica del misuratore 10 gg. lav. 7 96%
comunicazione dell’esito della verifica del misuratore effettuata in loco 10 gg. lav. 8 91%
comunicazione dell’esito della verifica del misuratore effettuata in laboratorio 30 gg. lav. / /
sostituzione del misuratore malfunzionante 10 gg. lav. 1 100%
intervento per la verifica del livello di pressione 10 gg. lav. 7 96%
comunicazione dell’esito della verifica del livello di pressione 10 gg. lav. 5 79%
emissione della fattura 45 gg. lav 6 99,12%
periodicità di fatturazione
(consumi ≤100mc/anno)
2 bollette/anno n.d. 45%
periodicità di fatturazione
(100 < consumi ≤ 1000 mc/anno)
3 bollette/anno n.d. 96%
periodicità di fatturazione
(1000 < consumi ≤ 3000 mc/anno)
4 bollette/anno n.d. 98%
periodicità di fatturazione
(consumi > 3000 mc/anno)
6 bollette/anno n.d. 75%
termine per il pagamento della bolletta 20 gg. solari 45 10%
risposta a reclami 30 gg. lav. 8 96%
risposta a richieste scritte di informazioni 30 gg. lav. 14 89%
rettifica di fatturazione 60 gg. lav 8 99%
gestione separata - inoltro della richiesta ricevuta dall'utente finale al gestore del servizio di fognatura e/o depurazione 5 gg. lav. / /
gestione separata - inoltro all'utente finale della comunicazione ricevuta dal gestore del servizio di fognatura e/o depurazione 5 gg. lav. / /
esecuzione dell’allaccio idrico complesso 90% delle prestazioni entro 30 gg lav. 10 93%
esecuzione dell’allaccio fognario complesso 90% delle prestazioni entro 30 gg lav. 14 100%
esecuzione di lavori complessi  90% delle prestazioni entro 30 gg lav. 11 98%
tempo massimo per l’appuntamento concordato 90% delle prestazioni entro 7 gg lav. 4 97%
preavviso minimo per la disdetta dell’appuntamento concordato 95% delle prestazioni entro 24 ore prima dell'inizio della fascia di puntualità concordata n.d. 100%
arrivo sul luogo di chiamata per pronto intervento 90% delle prestazioni entro 180 minuti dalla conversazione telefonica con l'operatore 55 100%
risposta a richieste scritte di rettifica di fatturazione 95% delle prestazioni entro 30 gg lav. dal ricevimento della richiesta 16 87%
tempo massimo di attesa agli sportelli 95% delle prestazioni entro 60 minuti 33 97%
tempo medio di attesa agli sportelli 20 minuti n.d. n.d.
accessibilità al servizio telefonico (AS) > 90% per almeno 10 mesi su 12 n.d. 98%
tempo medio di attesa per il servizio telefonico (TMA) ≤ 240 secondi per almeno 10 mesi su 12 68 98%
livello del servizio telefonico (LS) ≥ 80% per almeno 10 mesi su 12 n.d. 88%
risposta alla chiamata di pronto intervento (CPI) 90% delle prestazioni entro i 120 secondi n.d. 22%
gestione separata - comunicazione dell'avvenuta attivazione, riattivazione, subentro, cessazione, voltura 90% delle prestazioni entro 10 gg lavorativi dalla data di esecuzione / /

(*) i tempi previsti dagli standard di riferimento dell’Autorità, anche ove non espressamente indicato in tabella, sono da intendersi, caso per caso, in relazione ad un momento definito, ad esempio: a partire dalla data di ricevimento della richiesta, dalla data di accettazione del preventivo, dalla data di stipula del contratto, ecc. Si veda la delibera (655/15/R/Idr), disponibile nel sito di ARERA.

Il simbolo “/” è usato quando non vi sono prestazioni nell’anno, mentre “-“ indica che il tempo medio non è calcolabile poiché la prestazione è on/off.

(**) In questi due casi lo standard non è applicabile, poiché la società non prevede “riattivazione” bensì la rescissione e l’effettuazione di un nuovo contratto.

TABELLA N. 30 - INDICATORI SOCIALI: PRINCIPALI LIVELLI SPECIFICI E GENERALI DI QUALITÀ CONTRATTUALE IN AMBITO IDRICO (2017) – GESESA - (PARAMETRI ARERA, E PERFORMANCE DI GESESA - DATI STIMATI, IN FASE DI
VALIDAZIONE - RENDICONTAZIONE ALL’ARERA PREVISTA PER IL 31/03/2018)

QUALITÀ CONTRATTUALE AMBITO IDRICO - GESESA
LIVELLI SPECIFICI DI QUALITÀ 
PRESTAZIONISTANDARD ARERA (*)tempo medio effettivo di esecuzione prestazionigrado di rispetto 
  PERFORMANCE GESESA
  2017
preventivazione per allaccio idrico con sopralluogo 20 gg. lav. 20 86,40%
preventivazione per allaccio fognario con sopralluogo 20 gg. lav. / /
esecuzione dell’allaccio idrico con esecuzione di lavoro semplice 15 gg. lav. 15 100%
esecuzione dell’allaccio fognario con esecuzione di lavoro semplice 20 gg. lav. / /
attivazione della fornitura 5 gg. lav. 5 100%
riattivazione, ovvero di subentro nella fornitura senza modifiche alla portata del misuratore 5 gg. lav. 5 98,70%
riattivazione, ovvero di subentro nella fornitura con modifiche alla portata del misuratore 10 gg. lav. / /
riattivazione della fornitura in seguito a disattivazione per morosità 2 gg. feriali / /
disattivazione della fornitura 7 gg. lav. 7 96,30%
esecuzione della voltura 5 gg. lav. 5 99,70%
preventivi per lavori con sopralluogo 20 gg. lav. 3,2 100%
esecuzione di lavori semplici  10 gg. lav. 10 100%
fascia di puntualità per gli appuntamenti 180 minuti 96 81,60%
intervento per la verifica del misuratore 10 gg. lav. 10 100%
comunicazione dell’esito della verifica del misuratore effettuata in loco 10 gg. lav. 10 100%
comunicazione dell’esito della verifica del misuratore effettuata in laboratorio 30 gg. lav. 10 100%
sostituzione del misuratore malfunzionante 10 gg. lav. / /
intervento per la verifica del livello di pressione 10 gg. lav. 10 100%
comunicazione dell’esito della verifica del livello di pressione 10 gg. lav. 10 100%
emissione della fattura 45 gg. lav 10 97,10%
periodicità di fatturazione
(consumi ≤100mc/anno)
2 bollette/anno - 96%
periodicità di fatturazione
(100 < consumi ≤ 1000 mc/anno)
3 bollette/anno - 98,50%
periodicità di fatturazione
(1000 < consumi ≤ 3000 mc/anno)
4 bollette/anno - 85%
periodicità di fatturazione
(consumi > 3000 mc/anno)
6 bollette/anno - 81,40%
termine per il pagamento della bolletta 20 gg. solari 30,4 100%
risposta a reclami 30 gg. lav. 30 96,60%
risposta a richieste scritte di informazioni 30 gg. lav. 30 89,40%
rettifica di fatturazione 60 gg. lav 60 100%
gestione separata - inoltro della richiesta ricevuta dall'utente finale al gestore del servizio di fognatura e/o depurazione 5 gg. lav. / /
gestione separata - inoltro all'utente finale della comunicazione ricevuta dal gestore del servizio di fognatura e/o depurazione 5 gg. lav. / /

LIVELLI GENERALI DI QUALITÀ
PRESTAZIONISTANDARD ARERA(*)tempo medio effettivo di esecuzione prestazionigrado di rispetto
   PERFORMANCE GESESA
   2017
esecuzione dell’allaccio idrico complesso 90% delle prestazioni entro 30 gg lav. / /
esecuzione dell’allaccio fognario complesso 90% delle prestazioni entro 30 gg lav. / /
esecuzione di lavori complessi  90% delle prestazioni entro 30 gg lav. 8,7 100%
tempo massimo per l’appuntamento concordato 90% delle prestazioni entro 7 gg lav. 1,9 97,90%
preavviso minimo per la disdetta dell’appuntamento concordato 95% delle prestazioni entro 24 ore prima dell'inizio della fascia di puntualità concordata 72,7 66,70%
arrivo sul luogo di chiamata per pronto intervento 90% delle prestazioni entro 180 minuti dalla conversazione telefonica con l'operatore 180 66,70%
risposta a richieste scritte di rettifica di fatturazione 95% delle prestazioni entro 30 gg lav. dal ricevimento della richiesta 20,5 88,20%
tempo massimo di attesa agli sportelli 95% delle prestazioni entro 60 minuti 60 95%
tempo medio di attesa agli sportelli 20 minuti 20 95%
accessibilità al servizio telefonico (AS) > 90% per almeno10 mesi su 12 - 100%
tempo medio di attesa per il servizio telefonico (TMA) ≤ 240 secondi per almeno 10 mesi su 12 81 95%
livello del servizio telefonico (LS) ≥ 80% per almeno 10 mesi su 12 - 95%
risposta alla chiamata di pronto intervento (CPI) 90% delle prestazioni entro i 120 secondi - 88%
gestione separata - comunicazione dell'avvenuta attivazione, riattivazione, subentro, cessazione, voltura 90% delle prestazioni entro 10 gg lavorativi dalla data di esecuzione / /

(*) i tempi previsti dagli standard di riferimento dell’Autorità, anche ove non espressamente indicato in tabella, sono da intendersi, caso per caso, in relazione ad un momento definito, ad esempio: a partire dalla data di ricevimento della richiesta, dalla data di accettazione del preventivo, dalla data di stipula del contratto, ecc. Si veda la delibera (655/15/R/Idr), disponibile nel sito di ARERA.
Il simbolo “/” è usato quando non vi sono prestazioni nell’anno, mentre “-“ indica che il tempo medio non è calcolabile poiché la prestazione è on/off.

30 Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del 29 dicembre 2017 della Legge di Bilancio di previsione 2018 (legge 27 dicembre 2017, n. 205), che ha attribuito all’Autorità compiti di regolazione anche nel settore dei rifiuti, l’Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico (AEEGSI) diventa ARERA, Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente. Viene così assegnata all’Autorità la regolazione anche del settore rifiuti, con specifici compiti da esercitare con gli stessi poteri e quadro di principi finora applicati negli altri settori già di competenza dell’Autorità (elettricità, gas, sistema idrico integrato e teleriscaldamento), come fissati dalla propria legge istitutiva, la n. 481 del 1995.
31 Con la delibera 655/2015/R/Idr, entrata in vigore il 1° gennaio 2016.
32 TIQE - Regolazione output-based dei servizi di distribuzione e misura dell’energia elettrica (Allegato A alla delibera 646/15/R/eel e s.m.i.); TIT - Disposizioni per l’erogazione dei servizi di trasmissione e distribuzione, TIME - Disposizioni per l’erogazione del servizio di misura e TIC - Condizioni economiche per l’erogazione del servizio di connessione (Allegati A, B e C alla delibera 654/15/R/eel e s.m.i.).
33 Il cui Allegato A è il Testo integrato della regolazione della qualità dei servizi di vendita di energia elettrica e di gas naturale.
34 Il cui Allegato A è il Testo integrato della fatturazione del servizio di vendita al dettaglio per i clienti di energia elettrica e di gas naturale.
35 Gli “standard specifici di qualità” sono definiti come tempo massimo entro cui chi fornisce il servizio deve effettuare una determinata prestazione e prevedono, in caso di scostamenti, l’erogazione di indennizzi automatici ai clienti; gli “standard generali di qualità” sono definiti come percentuale minima di prestazioni effettuate entro un tempo massimo.
36 L’indennizzo, secondo le disposizioni dell’Autorità, è corrisposto al cliente, portandolo in detrazione in bolletta o procedendo all’emissione di assegno, entro 30 giorni dalla data di esecuzione della prestazione richiesta o, al più tardi, dal triplo del tempo dello standard, esclusi gli indennizzi automatici per il mancato rispetto della fascia di puntualità degli appuntamenti, per i quali il termine decorre dalla data dell’appuntamento.
37 L’importo, attualmente definito dall’Autorità, parte da una base di 35 euro per i clienti in bassa tensione usi domestici; 70 euro per i clienti in bassa tensione usi non domestici e di 140 euro per i clienti in media tensione.
38 Delibera 654/15/R/eel.
39 I dati del 2017 sono la migliore stima disponibile al momento della pubblicazione, i dati certificati saranno resi pubblici dall’Autorità e consultabili sul sito web www.arera.it.
40 Per avere diritto agli indennizzi, i clienti di media tensione devono dimostrare di aver installato nei propri impianti apparecchi di protezione in grado di evitare che eventuali interruzioni provocate da guasti all’interno dei propri impianti di utenza si riverberino sulla rete, arrecando danni ad altri clienti connessi nelle vicinanze. Inoltre, per avere accesso agli indennizzi i clienti devono aver fatto pervenire all’azienda distributrice una dichiarazione di adeguatezza degli impianti rilasciata da soggetti aventi specifici requisiti tecnico-professionali. Laddove i clienti non abbiano i requisiti per aver diritto all’indennizzo, l’importo dell’indennizzo diventa una penale che il Distributore è tenuto a conferire alla Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali.
41 Areti SpA, che gestisce la distribuzione dell’energia a Roma e Formello, in recepimento del progetto di scissione parziale proporzionale della società Acea Illuminazione Pubblica SpA nel dicembre 2016 ne ha assorbito parte delle attività. Pertanto la società Acea Illuminazione Pubblica non è inclusa nel perimetro di rendicontazione del presente documento.
42 Con Delibera della Giunta Comunale di Roma n. 130 del 22 dicembre 2010, in merito all’Adeguamento del Contratto di Servizio tra Roma Capitale ed Acea SpA, successivamente stipulato il 15 marzo 2011, il rapporto contrattuale è rinnovato fino al 31.12.2027.
43 Dalle segnalazioni considerate per il calcolo dei livelli di prestazione sono escluse quelle imputabili a danni causati da terzi.
44 Il calcolo delle penali avviene applicando i seguenti criteri: ogni riparazione effettuata oltre il TMAX è penalizzata; quelle realizzate con tempi inferiori al TMAX ma superiori
al TMRA vengono penalizzate solo se TMR>TMRA. Al momento della pubblicazione del presente documento, il dato puntuale delle segnalazioni, relative al 2017, soggette
al computo penali non è disponibile.
45 Per i dettagli sulle performance dei call center e per i reclami scritti si veda il paragrafo Customer Care.
46 Il dato esclude i solleciti e le segnalazioni ripetute sul medesimo guasto.
47 Acea ha avuto affidata la gestione del servizio acquedottistico nella Capitale sin dal 1937, il sistema di depurazione dal 1985 e dal 2002, con decorrenza 1° gennaio 2003,
anche l’intero sistema fognario. La rete di Roma e Fiumicino viene pertanto definita “rete storica”.
48 Si tratta delle principali società del Gruppo Acea, operative nel settore idrico in Italia, e consolidate nel Bilancio civilistico con metodo integrale (100% Acea SpA); da sole rappresentano oltre il 51% della popolazione servita in ambito idrico da tutte le società del Gruppo: Le società altre società di rilievo, operative, nel settore idrico, in Toscana, Umbria e Campania, partecipate da Acea, sono consolidate con il metodo del patrimonio netto e pertanto non incluse nel perimetro di rendicontazione, fatta eccezione per alcuni dati globali atti a rappresentare la dimensione generale del Gruppo, come di volta in volta precisato nel testo (si vedano anche Le relazioni con l’ambiente
e il Bilancio ambientale, nonché il capitolo, fuori perimetro della DNF ai sensi del D. Lgs. 254/2016, Schede Società idriche e attività estere).
49 La Carta del servizio idrico integrato viene applicata progressivamente nei comuni acquisiti in gestione. Le Carte del servizio di Acea Ato 2, di Acea Ato 5 e di Gesesa sono disponibili on line sul sito www.acea.it. In particolare, Acea Ato 2 ha adottato la nuova Carta del Servizio così come modificata dalle delibere dell’ARERA n.655/2015/R/ idr e della Conferenza dei Sindaci dell’ATO 2 - Lazio Centrale Roma del 27 luglio 2016 n.1/16 “adozione dello schema regolatorio 2016 – 2019”.
50 Si tenga presente che 8 piccoli Comuni montani hanno scelto di gestire il servizio in economia, avvalendosi della facoltà di non aderire al SII per i comuni fino a 1.000 abitanti, prevista dall’art.148 comma 5 del D. Lgs. n.152 del 03/04/2006.
51 In dettaglio: 721 km di acquedotto, 1.176 km di reti di adduzione, 9.442 km di distribuzione.
52 Un GIS - Geographic Information System - è un sistema informativo computerizzato che permette l’acquisizione, la registrazione, l’analisi, la visualizzazione e la restituzione
d’informazioni derivanti da dati geografici, mettendo in relazione diversi elementi, sulla base del loro comune riferimento geografico.
53 Il dato, pur rilevante, è certamente sottostimato perché non tiene conto del risparmio di emissioni indotto dal mancato trasporto delle bottiglie su gomma/rotaia.
54 In dettaglio: circa 573 km di rete di adduzione e 3.756 km di rete di distribuzione di acqua potabile.
55 In dettaglio: circa 119 km di rete di adduzione e 1.151 km di rete di distribuzione di acqua potabile.
56 Ad eccezione di quelli relativi a processi non presenti nell’organizzazione operativa ovvero con livelli più stringenti nella Carta del Servizio.
57 Ad esempio, per le performance del 2016, comunicate nel 2017, il riconoscimento del premio si avrà nelle tariffe del 2018.
58 Con riferimento al 2016, il 20 gennaio 2017 Acea Ato 2 ha trasmesso alla STO i dati sui livelli di qualità contrattuali conseguiti, per ogni indicatore, secondo quanto disciplinato dalla delibera 655/2015, per il riconoscimento della premialità relativa al II° semestre 2016 e, a seguito delle verifiche effettuate, la Segreteria ha riconosciuto ad Acea Ato 2 un premio di circa 23 milioni di euro. Il 20 gennaio 2018, Acea Ato 2 ha trasmesso i dati relativi alle performance 2017 e la Segreteria ha a disposizione 40 giorni per quantificare la premialtà 2017.
59 Nel mese di gennaio 2017 sono pervenuti volumi di chiamate e segnalazioni di guasto sino a 10 volte il volume medio dei giorni più critici degli altri mesi dell’anno.
60 L’emergenza idrica ha reso necessarie manovre continue sulle reti e sugli impianti finalizzate a gestire il deficit della risorsa idrica anche ricorrendo a turnazioni orarie
dell’erogazione.
61 Si ricorda che le performance di qualità contrattuale per il settore idrico sono entrate in vigore a partire da luglio 2016.
62 Vige l’obbligo di comunicazione in bolletta entro il 30 giugno a tutti i clienti finali dei livelli di qualità conseguiti l’anno precedente (art. 78.1 Delibera 655/2015).