You are here

Le tariffe

LA TARIFFA PER IL SERVIZIO ELETTRICO

Il mercato italiano della vendita di elettricità è articolato nei seguenti segmenti: il “mercato libero”, nel quale il cliente sceglie direttamente l’operatore di mercato da cui ricevere il rapporto di fornitura, il “servizio di maggior tutela”, dove il cliente riceve il servizio alle condizioni contrattuali e tariffarie stabilite dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente – l’organismo nazionale di regolazione del settore – ed il residuale “servizio di salvaguardia”.

I costi presenti nella bolletta dell’energia coprono quattro voci di spesa: materia energia, composta di una quota fissa e una quota energia, con prezzo differenziato per fasce orarie, trasporto e gestione contatore, composta di una quota fissa, una quota potenza e una quota energia che si riferiscono alle attività per la consegna ai clienti finali dell’energia, oneri di sistema, che coprono costi per attività d’interesse generale del sistema elettrico e vengono sostenuti da tutti i clienti finali del servizio, e le imposte.

Il servizio di maggior tutela è ad oggi il segmento più popolato dalla clientela italiana (domestica e non domestica), con un tasso di adesione del 62,6% (65,4% nell’anno precedente), sebbene registri costanti decrementi a favore del mercato libero. Osservando, invece, i volumi di energia venduti, il rapporto si inverte e i clienti del mercato libero consumano il 77,3% dell’energia complessivamente venduta al mercato finale (76,3% nell’anno precedente).

Per un consumo “standard” sul mercato tutelato – pari a 2.700 kWh/anno, con potenza 3 kW – la spesa annua complessiva per l’elettricità, nel 2017, è stata di circa 518,4 euro (19,2 cent€/kWh), in crescita rispetto all’anno precedente (18,4 cent€/kWh pari a circa 497 euro). Il prezzo finale risente dell’aumento della componente energia e della spesa per trasporto e gestione contatore; è da osservare, inoltre, una sostanziale diminuzione dei costi relativi agli oneri di sistema.

GRAFICO N. 22 – ANDAMENTO DEL PREZZO DELL’ENERGIA ELETTRICA PER UN CONSUMATORE DOMESTICO TIPO (CENT €/kWh) (2016-2017)

GRAFICO N. 22 – ANDAMENTO DEL PREZZO DELL’ENERGIA ELETTRICA PER UN CONSUMATORE DOMESTICO TIPO (CENT €/kWh) (2016-2017)

LA TARIFFA PER IL SERVIZIO IDRICO

L’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente ha disciplinato con la delibera 664/2015, per il periodo 2016-2019, il quadro di regole per un sistema tariffario equo, certo e trasparente nel comparto idrico.

Tale metodo, basato su schemi regolatori, garantisce una gestione efficiente e in equilibrio economico-finanziario, capace di incentivare gli investimenti ed il miglioramento dei servizi, alla luce dei principi full cost recovery (copertura integrale dei costi industriali e ambientali del servizio) e “chi inquina paga”.

Per quanto riguarda le specifiche situazioni si segnala che già nel 2016, con successive delibere, l’Autorità ha approvato gli specifici schemi regolatori per Acea Ato 2, mentre per Acea Ato 5 e Gesesa si è ancora in attesa di approvazione da parte di ARERA.

Per Gesesa, infatti, il relativo Ente di Gestione d’Ambito (EGA) - organismo composto da tutti i Comuni che ricadono nell’Ambito Territoriale Ottimale di riferimento, con compiti decisionali e di programmazione, tra cui la predisposizione tariffaria – ha approvato lo schema regolatorio per il periodo di riferimento a marzo 2017. La situazione di Acea Ato 5 risente, invece, dei contenziosi in essere con la Conferenza dei Sindaci, sia relativi ai mancati riconoscimenti economici per la società sia all’istanza di rescissione della convenzione di gestione promossa dalla Conferenza dei Sindaci. Avverso quest’ultimo provvedimento, il TAR di Latina ha riconosciuto ragione ad Acea Ato 5, con sentenza di dicembre 2017, mentre l’udienza per l’altra vertenza è prevista per marzo 2018.

Un provvedimento di ARERA da segnalare è la delibera 918/2017, che disciplina i criteri di aggiornamento per il biennio 2018-2019 per le componenti di costo ammesse a riconoscimento tariffario, in particolare prevedendo l’introduzione di una componente (OpexQT) da riconoscere, dietro istanza motivata, al miglioramento incrementale di taluni standard di qualità tecnica di servizio – regolata dalla delibera 917/2017 - e quantificando la componente UI3 – prevista dalla delibera 897/2017 – con un meccanismo su scala nazionale per la perequazione dei costi relativi all’erogazione del bonus sociale idrico.

TABELLA N. 31 – TARIFFE IDRICHE MEDIE APPLICATE (2017)

società€/mc
LAZIO/CAMPANIA
Acea Ato 2 SpA  1,49
Acea Ato 5 SpA  2,14
Gesesa SpA  1,18