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Le emissioni in atmosfera

LE EMISSIONI IN ATMOSFERA

Il monitoraggio delle emissioni in atmosfera dovute agli impianti Acea è un aspetto ben presidiato. In particolare, presso gli impianti di termovalorizzazione, viene effettuato tramite cabine SME (sistema di monitoraggio delle emissioni) che campionano e analizzano in continuo i fumi in uscita dai camini, restituendo le misure di numerosi parametri, periodicamente controllate da personale interno e certificate da laboratori esterni qualificati. Anche per il 2017 emerge un quadro più che soddisfacente, con valori dei principali inquinanti sensibilmente al di sotto dei limiti di legge (si veda la tabella n. 64); prosegue comunque, in applicazione del principio di precauzione, l’attenzione e la ricerca verso soluzioni tecnologiche sempre più performanti sotto il profilo della qualità delle emissioni.

Gli impianti di termovalorizzazione, inoltre, sono gestiti secondo le norme UNI EN ISO 1400, lo standard OHSAS 18001:2007 e lo schema europeo EMAS.

TABELLA N. 64 - EMISSIONI IN ATMOSFERA PRODOTTE DAGLI IMPIANTI DI TERMOVALORIZZAZIONE DI SAN VITTORE DEL LAZIO E DI TERNI (2015-2017)

  impianto San Vittore del Lazio (*)impianto Terni (*)
inquinanteu. m.parametro di riferimento  (**)201520162017parametro di riferimento (**)201520162017
HCl mg/Nm3 8 0,185 0,069 0,053 10 3,840 4,221 4,002
NOx mg/Nm3 70 22,105 16,440 18,089 200 139,480 134,445 134,274
SO2 mg/Nm3 40 0,035 0,032 0,014 50 0,170 0,297 0,490
HF mg/Nm3 1 0,030 0,010 0,011 1 0,220 0,924 0,122
CO mg/Nm3 40 1,200 1,065 1,447 25 1,370 0,108 1,018
polveri totali (particolato) mg/Nm3 3 0,020 0,004 0,006 5 0,350 0,753 0,678
IPA (idrocarburi policiclici aromatici) mg/Nm3 0,01 0,00003 0,00001 0,00001 0,01 0,00005 <0,001 0,0001
diossine e furani (PCDD +PCDF) ng/Nm3 0,1 0,0010 0,0044 0,0047 0,1 0,0166 <0,01 0,0173
metalli pesanti (Sb, As, Pb, Cr, Co, Cu, Mn, Ni, V) mg/Nm3 0,5 0,0418 0,0193 0,0262 0,5 0,0501 0,0263 0,1085

(*) Le analisi per IPA, diossine e furani e metalli pesanti e loro composti sono di tipo quadrimestrale in discontinuo. La presenza del simbolo “<” individua valori di concentrazione
pari o inferiori ai limiti di rilevabilità degli strumenti utilizzati dal laboratorio.
(**) I parametri di riferimento, D. Lgs. n. 46/2014, 2000/76/CE e AIA, sono distinti per ciascun impianto di termovalorizzazione.
NB I dati dell’impianto di San Vittore si riferiscono a medie aritmetiche di due linee operative per il biennio 2015-2016 e a tre linee per il 2017.

Come ogni anno, anche nel 2017 presso il termovalorizzatore di San Vittore del Lazio, grazie all’uso di centraline fisse e mobili, si è provveduto al monitoraggio della qualità dell’aria nei punti di maggiore ricaduta degli inquinanti emessi dai camini. Inoltre, viene periodicamente effettuato il monitoraggio della qualità dei terreni e delle acque di falda circostanti l’impianto. In particolare, sono stati svolti studi sul bioaccumulo dei metalli pesanti sulla matrice lichenica presente nei terreni intorno all’impianto. Nel 2017, presso le due centraline fisse, sono state effettuate 4 campagne di monitoraggio, di 15 giorni ciascuna, per la determinazione dei metalli pesanti. I risultati di tutte le campagne di monitoraggio, con centraline fisse o mobili, non hanno evidenziato criticità dei parametri ricercati.

TABELLA N. 65 – QUOTE DI EMISSIONE CO2 DA PIANO NAZIONALE DI ALLOCAZIONE (PNA) ED EMISSIONI EFFETTIVE PER CENTRALE (2015-2017)

 201520162017
impiantottt
 assegnate da
PNA
effettiveassegnate da
PNA
effettiveassegnate 
daPNA
effettive
Tor di Valle (*) 9.105 23.466 7.969 23.313 6.869 33.507
Montemartini 0 1.971 0 1.297 0 2.278
Termovalorizzatore di Terni (**) 0 120.286 0 112.865 0 113.117

(*) Nel 2017, come per gli anni precedenti, il quadro legislativo di riferimento ha consentito all’impianto di Tor di Valle di beneficiare di quote di emissione a titolo gratuito
(6.869 t) essendo asservito ad una rete di teleriscaldamento.
(**) Include le emissioni di CO2 biogenica (pari a 47.684 t per il 2017).

INDICI DI INTENSITÀ DELLE EMISSIONI DI GAS A EFFETTO SERRA

n. 67) è relativo alle emissioni di anidride carbonica di tipo Scope 2, derivanti dalle perdite sulla rete di distribuzione di energia elettrica, rispetto al totale di energia elettrica distribuita. L’indice migliora ulteriormente, passando da 0,0119 t/MWh del 2016 a 0,0115 t/MWh del 2017, in linea con la decrescita continua delle perdite relative sulla rete (perdite tecniche /energia elettrica distribuita).

Con riferimento alle altre emissioni in atmosfera e in particolare ai macro-inquinanti più rilevanti dovuti ai principali processi produttivi degli impianti, si vedano i dati riassuntivi nella tabella n. 66.

TABELLA N. 66 - LE EMISSIONI TOTALI DI INQUINANTI IN ATMOSFERA PRODOTTE DAI PRINCIPALI IMPIANTI DEL GRUPPO (2015-2017)

emissioni201520162017
(t)
CO 6,75 6,28 6,81
NOx 190,86 171,13 198,2
SOX 0,22 0,28 0,42
polveri (particolato) 0,32 0,55 0,55

NB Le emissioni si riferiscono agli impianti di Acea Ambiente - termovalorizzazione e Acea Produzione.

I monitoraggi eseguiti su impianti a rischio hanno dimostrato l’assenza di emissioni in quantità significative di sostanze responsabili della riduzione della fascia di ozono (per i consumi si veda il Bilancio ambientale, le Risorse utilizzate).

L’AUTOPARCO DEL GRUPPO: CONSUMI E IMPATTI

In coerenza con l’impegno nell’abbattimento delle emissioni in atmosfera, Acea presta attenzione al rinnovamento del parco autoveicoli aziendale. Tuttavia, nel 2017, il nuovo sistema introdotto nella gestione dei processi di intervento sul campo (Workforce Management), ora a regime, ha comportato, al di là della maggiore efficienza degli interventi, un aumento dei consumi di carburante, anche in virtù del maggior numero di veicoli contemporaneamente in circolazione e dei tragitti più lunghi effettuati. Il totale di veicoli del Gruppo nel 2017, incluse le società Aquaser e Acea Ambiente, è pari a circa 2.600 mezzi.

I dati delle emissioni in atmosfera di CO2 dell’autoparco, descritti in tabella n. 67, riflettono la scelta, adottata già da qualche anno, di utilizzare un parco auto alimentato prevalentemente a gasolio: la crescita delle emissioni di anidride carbonica dipende, sostanzialmente, sia dal citato incremento del consumo di carburante, sia dall’inclusione in perimetro dei dati di veicoli in capo ad Acea Ambiente ed Aquaser (per dati puntuali di consumi ed emissioni si vedano la tabella n. 67 e il Bilancio Ambientale). 

TABELLA N. 67 - INDICATORI AMBIENTALI: EMISSIONI DI CO2, INDICI DI INTENSITÀ DELLE EMISSIONI A EFFETTO SERRA ED EMISSIONI DELL’AUTOPARCO (2015-2017)

EMISSIONI DI CO2
EMISSIONI DI TIPO SCOPE 1
IMPIANTI DI PRODUZIONE DI ENERGIA
  u. m. 2015 2016 2017
emissioni di CO2 dalle centrali termoelettriche di Acea Produzione t 25.440 24.610 33.507
emissioni di CO2 dagli impianti di termovalorizzazione di Acea Ambiente t 220.286 232.865 321.939
DA IMPIANTI DI GESTIONE RIFIUTI, DISTRIBUZIONE DI ENERGIA, RISCALDAMENTO, AUTOPARCO
emissioni di CO2 da impianti di gestione rifiuti t - - 932
emissioni di CO2 da essiccatori impianti idrici t - - 2.026
emissioni di CO2 da riscaldamento t 1.644 1.018 1.008
emissioni di CO2 da autoparco (*) t 3.816 4.891 7.371
emissioni di CO2 da impianti di Areti (da SF6)(**) t 12.540 14.820 14.100
TOTALE EMISSIONI DI TIPO SCOPE 1 t 263.726 278.204 380.883
EMISSIONI DI TIPO SCOPE 2
emissioni di CO2 dal consumo di energia elettrica location based (market based) (***) t 357.979
(nd)
349.718
(422.576)
328.921
(170.051)
EMISSIONI DI TIPO SCOPE 3
emissioni di CO2 derivanti dall’acquisto di beni/servizi, e lavori (****) t 15.464 17.099 20.349
emissioni di CO2 da pendolarismo t 3.800 3.687 3.286
emissioni di CO2 da business travel t 166 197 152
INDICI DI INTENSITÀ DELLE EMISSIONI DI GAS A EFFETTO SERRA
indice di intensità delle emissioni di GHG u. m. 2015 2016 2017
emissioni di CO2 (Scope 1+ Scope 2)/valore aggiunto Gruppo Acea (t/k€) 0,728 0,627 0,677
emissioni di CO2 di Scope 1/produzione lorda(*****) (g/kWh) 324 357,2 434,2
emissioni di CO2 di Scope 2 derivanti dalle perdite sulla rete di distribuzione dell’energia elettrica/GWh distribuiti (******) (t/MWh) 0,0123 0,0119 0,0115

(*) Il dato 2017 ha subito un forte incremento dovuto principalmente all’inclusione nel perimetro di Acea Ambiente e Aquaser.
(**) Sono le tonnellate di CO2 equivalente corrispondenti alle emissioni di SF6 isolante presente nelle apparecchiature AT di Areti (1 t di SF6 equivale a 23.500 t di CO2, GHG Protocol-5th Assessment Report- AR5): 0,60 tonnellate nel 2017 (0,60x23.500=14.00 t). Il dato 2017 non è quindi confrontabile con quello degli anni precedenti, quando si usava il fattore 22.800 del 4th Assessment Report- AR4.
(***) Le emissioni indirette (scope 2) includono le società del perimetro della Dichiarazione non Finanziaria: Acea Ambiente, Acquaser, Acea Produzione, Areti, Acea SpA e le società idriche Acea Ato 2, Acea Ato 5 e Gesesa. Come fattore di emissione per unità di energia elettrica consumata (t CO2/MWh), per il calcolo di tipo location based, si è utilizzato il valore 0,36 calcolato utilizzando dati di energia primaria del bilancio energetico MISE 2013 e i coefficienti di emissione CO2 per singola fonte stabiliti con Decisione UE 2007/589/CE. Dal 2016 si è calcolato il dato delle emissioni di tipo Scope 2 anche col metodo Market Based. I coefficienti Residual Mixes sono rispettivamente per il 2016 e il 2017: 0,435 t/MWh e 0,465 t/MWh.Considerando tutto il Gruppo, cioè anche le altre società idriche Gori, Umbra Acque, Acquedotto del Fiora, Publiacqua, Acque, per la sola quota parte di proprietà Acea, per il triennio 2015-2017 le emissioni di CO2 Location based sono rispettivamente pari a 420.490 t, 409.128 t, 394.660 t mentre per le emissioni Market based, calcolate per il biennio 2016-2017 sono pari a  494.363 t e 235.790 t.
(****) Il dato, stimato, si riferisce ai fornitori di beni, servizi e lavori, e sono incluse le emissioni dei trasporti.
(*****) Dalle emissioni di scope 1 in questo indice sono escluse le emissioni derivanti dalle perdite di SF6 degli impianti di Areti. Per il 2017 si esclude anche la quota di emissioni dovuta agli essiccatori area idrica e degli impianti di compostaggio, per rendere coerente il dato con gli anni precedenti. Il dato 2016 differisce dal pubblicato per consolidamento dei dati. L’incremento notevole del 2017 dipende principalmente da un affinamento della metodologia di calcolo delle emissioni di San Vittore, che è stata utilizzata solo nel 2017.
(******) Le perdite di rete considerate per le emissioni di tipo Scope 2 e per il calcolo dell'indicatore, per il triennio 2015-2017, sono le seguenti: 138.017 t, 128.388 t e 124.479 t (dovute alle perdite tecniche di energia elettrica sulla rete).

NB: i fattori di emissione per le emissioni di tipo Scope 1 sono tratti dai parametri standard -dati ISPRA 2015.

111 Soprattutto impianti di condizionamento che utilizzano come gas refrigerante sostanze soggette al protocollo di Montreal del 1987, in particolare clorofluorocarburi.